Premesso che l’energia elettrica proviene quasi tutta da fonti fossili e nucleari, (risorse che l’Italia importa), e premesso che gli impianti fotovoltaici sui nostri tetti hanno la loro maggiore produzione di giorno e in estate (quando ci serve poca energia) è intelligente elettrificarsi il più possibile?
Gli ultimi dati dei miei monitoraggi di casa parlano chiaro:
- consumo medio giornaliero estivo (maggio-settembre) kW/h 4,3
- consumo medio giornaliero invernale (ottobre-aprile) kW/h 8
il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria ACS sono invece completamente a carico di una caldaia a condensazione con ACS istantanea senza accumuli:
- consumo medio giornaliero estivo (maggio-settembre) 0,1 mc metano
- consumo medio giornaliero invernale (ottobre-aprile) 5,1 mc metano
Se la domanda di energia termica ha sempre il suo picco in inverno e anche volessi rivoluzionare il mio impianto per coprirlo con l’elettricità, non riuscirei a farmi bastare il fotovoltaico.
Ho letto che in Italia, nei 3 mesi invernali, tutte le rinnovabili insieme coprono 1/4 del fabbisogno elettrico nazionale. Quindi, per soddisfare tutta la domanda di calore con la sola elettricità, si dovrebbe aumentare considerevolmente il fotovoltaico, che poi d’estate offrirebbe energia senza domanda.
Il sogno di ogni proprietario di nuova costruzione è alimentare il più possibile la pompa di calore PdC con il proprio fotovoltaico: ed ecco che inseguendo questo sogno si punta a sovradimensionare il FV fino a non ottenere ritorni economici.
La pompa di calore PdC, a parte la sua fastidiosa rumorosità, ha un comportamento molto efficiente se le temperature non sono rigide: per non avere brutte sorprese informiamoci sul suo coefficiente di prestazione Stagionale SCOP invece che limitarci a leggere il COP. La Pdc, in ogni caso, permette di utilizzare l’energia elettrica… per tutti i nostri bisogni (riscaldamento e acqua calda).
A differenza del fotovoltaico, il solare termico è invece molto interessante perchè offre direttamente energia termica: ma facciamo tre conti:
- il mio consumo estivo per produrre ACS è 0,1 mc/giorno metano,
- quindi ogni estate brucio circa 12€ di metano per continuare ad avere acqua calda sanitaria
dovrei andare sul tetto ad installare un impianto solare termico e poi scendere dal tetto per installare un accumulo ed occupare almeno 1 mq di ambiente interno? E quanto è costato un metro quadrato della nostra abitazione? 1500€? 2500€? 3500€? 4500€?
Certo che rinunciando a priori al fotovoltaico e al solare termico come possiamo partecipare alla innovazione di tutte queste tecnologie?
E’ un po’ come dire – io non compro nè un’auto elettrica, nè un’auto ibrida, continuo a preferire un’economica auto a benzina. Forse non è un comportamento lungimirante e rispettoso di un buon futuro.
Ecco, non vi ho dato nessuna perla di saggezza per i vostri nuovi o vecchi impianti, nè vi ho insegnato a decidere con più consapevolezza. A volte i problemi non hanno soluzioni ben precise ed è intelligente parlarne in lungo e in largo.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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