Progettare una stratigrafia di una casa in legno significa obbligatoriamente evitare qualsiasi rischio di condensa interstiziale. E questo vale per una costruzione a telaio e per una costruzione in x-lam indifferentemente.
A prima vista si potrebbe pensare che costruendo in x-lam il problema di passaggi d’aria incontrollati sia più o meno risolto alla radice: l’ x-lam è un elemento strutturale così pieno e compatto!
Ma l’X-LAM è garantito come tenuta all’aria? Ne siamo sicuri? Se il produttore lo garantisce e lo produce proprio per offrire questa qualità, allora la struttura è un elemento che funge proprio da freno al vapore. In questo caso un telo non serve.
Quando l’X-LAM non garantisce la tenuta all’aria la stratigrafia dovrebbe essere diversa e prevedere lo strato di tenuta (all’ aria per l’ appunto!). La maggior parte dei costruttori propone una stratigrafia parete come questa (non mi addentro nella questione degli spessori, se vi interessa ho scritto sugli spessori del pannello in x-lam in questo articolo):
- cartongesso
- coibente
- freno al vapore (che garantisce anche la tenuta all’aria)
- X-Lam
- sistema a cappotto
- strato di tenuta al vento ( la rasatura, l’intonaco, se non si tratta di una facciata ventilata )
Ma come si possono conoscere le qualità dei pannelli in x-lam se non si è esperti del settore? E nemmeno io penso di esserlo…
I pannelli in X-lam multistrato, a seconda dello spessore, garantiscono una tenuta all’aria maggiore o minore (sia da certificato di laboratorio, da richiedere sempre, sia da test blowerdoor in opera).
Questa caratteristica è una qualità importantissima in un edificio in legno costruito a regola d’arte, e mette al riparo dal rischio di condensa interstiziale nei punti di non tenuta.
Dunque, non siamo esperti del settore – ma allora, come committente, posso permettermi di lasciare una parete in x-lam senza una protezione sul lato interno proprio perchè mi piace vedere il legno e godere in pieno del materiale che ho scelto per la mia nuova casa? Ed io, come consulente, che risposta devo dare a chi si rivolge a me per delucidazioni sul tema della migrazione del vapore e della tenuta garantita dall’ x-lam?
Dipende sempre dalla qualità del pannello, che dipende a sua volta dal tipo di produzione:
per esempio un pannello in legno massello di grande formato composto da lamelle incrociate e incollate X-Lam, o Cross Laminated Timber (CLT), per pareti, solai e coperture può avere Superfici di qualità diverse:
- qualità Non a vista (NSI)
- qualità a vista industriale (ISI)
- qualità a vista residenziale (WSI)
La resistenza alla diffusione varia solitamente dai 25 ai 50 secondo la norma EN 12524.
In genere si possono considerare come strato ermetico solo pannelli x-lam a 3 strati della qualità ISI o WSI e pannelli con 5 o più strati.
Non dimentichiamo di verificare se l’incollaggio ha impiegato colla PUR senza formaldeide, secondo la norma EN 301 per componenti costruttivi portanti e non portanti, per interni e esterni.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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