Inutile stagionare bene la legna se la stufa la accendiamo male.
Dopo 7 inverni di utilizzo della stufa, nel 2013 ho scoperto che accendere la legna in modo corretto non solo provoca meno fumo, ma è più facile e le fiamme durano un pizzico più a lungo.
Facciamo un passo indietro mentre la prima pigna comincia a bruciare.
Preparare la stufa pulendo il cassetto e liberando il fondo in modo che l’aria passi dalla griglia è sbagliato. Sono anni che non apro più il cassetto della cenere (non faccio più passare l’aria da lì), l’ho svuotato, pulito e richiuso – per sempre. Addio aria primaria! mi pare che si chiamasse così…
mentre il fuoco comincia a bruciare la seconda pigna! vi ripeto che è sbagliato liberare il fondo dalla cenere per far passare l’aria dalla griglia. Lasciate la cenere e qualche bronza fredda lì dov’è. Preparate la nuova legna e accendete dall’alto.
Mettete almeno tre ciocchi – e non di meno. Qui sopra ne ho messi 8 ma ho esagerato per la foto ;).
Continuate a non pulire il fondo e nel giro di qualche giorno, anche usando la stufa solo nel pomeriggio, si ottiene un bel “letto caldo” di cenere.
A questo punto per voi e la vostra stufa comincia una nuova vita!
C’è meno da pulire, meno da preparare e meno da fare, e la stufa si accenderà come un computer. Il fumo e parolacce saranno solo un ricordo!
Le pigne bruciano già bene.  Questo letto caldo che vi ho appena descritto diventerà ogni giorno un po’ più alto, la cenere continua però a bruciare e ribruciare diminuendo consistentemente il proprio volume. Alla prossima accensione compatterete un po’ la cenere del fondo con una paletta in ferro (occhio che sotto c’è il vulcano!).
L’aria della griglia ovviamente manca, però avete lo sportello aperto! Non occorre  che sia spalancato (è così solo per il servizio fotografico che ho preparato!), basta 1 cm con le deboli prime fiammelle.
Senti già tre sole pigne come scaldano! La natura ci regala proprio ogni cosa che ci serve.
Adesso la legna ha preso! Tutto brucia benissimo. Da sopra, le fiamme accenderanno anche la legna in basso, con calma. E nel frattempo la canna si scalda e anche la legna che brucerà più tardi si scalda.
Non una nuovoletta di fumo! Hè hè… non ci credevate vero?
Ve è la prova il vetro bello pulito. Se prima dovevo occuparmi anche del vetro, da quando faccio la corretta accensione dall’alto l’operazione Scianteklear del vetro è solo una volta l’anno, alla fine della stagione.
Provate questo letto caldo di cenere, arriverete a bruciare anche 1400 kg di faggio da 25 cm svuotando la cenere dal fondo con la palettina non più di 4 volte. Ve lo immaginate? Io in un anno butto nel compost 5-6 sacchetti del pane colmi di cenere. Prima ero lo “spazzacamino” della mia stufa, adesso sono un uomo privilegiato, che può dedicarsi ad altro.
 Ci prenderete la mano e imparerete il momento giusto per chiudere lo sportello senza pericolo che il fuoco diminuisca. Dopo un po’ le fiamme saranno veramente forti: è tempo di chiudere un po’ il tubo dello scarico fumi ma NON l’aria secondaria, da me è una levetta in basso a sinistra, e ci vuole aperta per una fiamma corretta. La mia è una stufa danese, la Scan 22.
 Quando l’interno sarà bello rosso tramonto e senza fiamme, godetevi il caldo migliore! Se volete aggiungere legna potete farlo, senza accensione, anche il mattino seguente! Il letto caldo vi avrà conservato qualche pezzettino ancora rovente: ne ammucchierete insieme qualcuno mentre compattate la cenere e in una mezz’oretta voilà il nuovo fuoco si accenderà .
 Accomodatevi, ora sapete tutto quel che ho imparato io.
E’ l’occasione di mettere in pratica tutto quello che avete imparato! Fuori piove
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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