Il serramento negli ultimi anni è diventato un elemento con prestazioni veramente elevate, oggi è possibile scegliere per tutta la casa finestre con valori U molto bassi, per esempio Uw = 0,85 W/m2K.
Capita che in fase progettuale tutte le buone intenzioni ed i sogni ci portino verso scelte veramente buone: vogliamo solo finestre con Uw = 0,85 W/m2K — poi – davanti ai preventivi, con i lavori in corso, i primi avanzamenti lavoro da pagare e gli imprevisti di cui tenere conto – anche un piccolo risparmio su una certa fornitura diventa una benedizione del cielo.
I 20 mila euro per i serramenti nuovi, che prima non erano mai stati messi in discussione, adesso sembrano una spesona! Bisogna limare:
Ma se scegliessimo la serie che garantiva Uw = 1,25 W/m2K – che cosa vuoi che cambi in fondo?
Ovviamente se la casa è in Sicilia la scelta influirà poco, ma se siamo in zona climatica dove la temperatura di progetto è -10° C, allora la decisione di installare finestre più semplici si riperquoterà sul progetto intero e sulle nostre tasche:
Volevamo una casa che a mantenerla in futuro ci costasse niente! volevamo una casa che si riscaldasse con un fiammifero! volevamo una casa passiva che funzionasse esclusivamente con l’aria di mandata della ventilazione meccanica controllata e adesso decidiamo per delle finestre più economiche…
Il termotecnico ci aveva avvisati: finirà che aumenta il carico termico!
- Le finestre più economiche disperdono di più e quindi anche la quantità di calore, per unità di tempo, che devo fornire alla casa sarà di più. La potenza che devo fornire è aumentata!
- In base al carico termico (che indica la potenza (Watt) da fornire all’impianto) il termotecnico deve dimensionare gli impianti
Ok, le finestre sono più scadenti, ma possiamo già sapere il consumo energetico in più su base annua?
Parliamo di 40mq di finestre e la zona climatica è F con 3001 gradi giorno di Trento, (cose da corso Ceph).
La differenza tra la trasmittanza Uw delle finestre top e quelle scelte successivamente vale Uw = 0,40 W/m2K
- Per conoscere il fabbisogno per riscaldamento in più (kWh/m2a) dovuto alla maggiore dispersione dobbiamo calcolare così:
40 m2 * 0,40 W/m2K * 72 kKh/a = 1152 kWh/a
- Per conoscere il carico termico in più (Watt) dovuto alla maggiore dispersione dobbiamo calcolare così:
(20°C – (-10°C)) * 40 m2 * 0,40 W/m2K = 480 Watt
Se la pompa di calore che si occupa di fornire il riscaldamento ha un CLA pari a 3 si può già calcolare il consumo elettrico in più:
1152 kWh/a / 3 = 384 kWh/a
- Per conoscere (dato un prezzo dell’elettricità pari a 0,30 euro/kWh ) la spesa per il consumo elettrico in più all’anno dobbiamo calcolare così:
384 kWh/a * 0,30 euro/kWh = 115 euro / anno
Le finestre sono un elemento dell’edificio che lentamente invecchia e si rovina, specialmente se si utilizzano malamente e non si esegue nessuna manutenzione. Bisogna ammettere che comunque una ventina d’anni restano lì e fanno il loro dovere egregiamente. Pensate che in una casa con ventilazione meccanica controllata le finestre non vengono “tartassate” come abitualmente e una volta installate restano lì, chiuse, in attesa della mezza stagione o del giorno delle grandi pulizie: la loro vita media si allunga (come la nostra) e allora consideriamole in un arco di 30 anni.
Se ci riferiamo a 30 anni di vita per le finestre forse valeva ben la pena scegliere le finestre con prestazioni migliori anzichè essere felici di aver risparmiato 3.000 euro il giorno dell’ordinazione al serramentista! Oppure no?
A quale Valore Attuale corrispondono i costi in più per la sola corrente elettrica? Devo tenere conto che da quest’anno in poi dovrò spendere un’ottantina di euro per 30anni. Allora, a che capitale di oggi corrispondono questi 115 euro di corrente per trent’anni?
- Per conoscere a quale valore attuale corrispondono i 115 euro di corrente in più ogni anno (consideriamo un tasso del 2% e un periodo di 30 anni) dobbiamo calcolare così (per chi era ammalato il giorno che a matematica spiegavano le potenze):
115 euro / anno * (1-(1+0,02)^-30) / 0,02 = 2.576 euro
Per tirare le somme si può affermare che pensando di risparmiare 3.000 euro in relatà si sono risparmiati 400 euro abbondanti, senza tenere però conto che:
- il termotecnico ha dovuto proporre un impianto maggiorato
- il termotecnico ha dovuto probabilmente aggiungere qualche corpo scaldante
- gli ambienti interni in prossimità delle vetrate offrono un comfort compromesso a causa della maggiore asimmetria della temperatura radiativa
- e probabilmente l’edificio non si può più certificare come PassivHaus.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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