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cause della muffa - Muffa, attenzione alla Temperatura superficiale interna 1

Muffa, attenzione alla Temperatura superficiale interna

37 risposte

Sarebbe più facile dare la colpa a qualcuno, ma la muffa compare semplicemente perchè non abbiamo dato molta attenzione alla Temperatura superficiale interna.

Tutta colpa delle finestre nuove! Tutta colpa del riscaldamento a pavimento! Tutta colpa di qualcuno, e mai dei nostri comportamenti.

muffa ponte termico-03

La muffa e ancora prima, la condensa superficiale, sono 2 fenomeni che dipendono sempre dalla temperatura superficiale interna dell’intonaco. Ovviamente l’intonaco nell’angolo del soffitto risulta ancora più freddo.

Quando entrambi succedono sul contorno del vetro è invece il distanziale del vetro, quello che separa le due lastre, ad avere una temperatura troppo bassa.

Capire la muffa

Quando muffa e condensa succedono sul telaio del serramento è di solito il materiale metallico il colpevole e l’assenza di un taglio termico tra la parte esterna e la parte interna, ma comunque parliamo sempre di una temperatura troppo bassa.

La muffa si sviluppa in tempi più lunghi, la condensa invece è un fenomeno anche solo momentaneo che avviene quando l’umidità interna è veramente troppo elevata: la temperatura della parete scende fino al punto di rugiada e il vapore contenuto nell’aria condensa.

Il punto di rugiada è la temperatura in cui l’umidità relativa si avvicina al 100%

muffa ponte termico-02

Il rischio di muffa e condensa è quindi legato alla temperatura superficiale interna e al tempo.

Prendiamo a titolo di esempio una casa con pareti di 30cm di spessore in laterizio pieno (su per giù la trasmittanza U della parete sarà 1,80 W/mqK che non è un buon valore, cioè disperde allegramente, invece d’estate protegge abbastanza bene grazie alla sua enorme massa).

Purtroppo nella stagione invernale, con zero°C esterni, avremo l’intonaco interno con temperatura superficiale interna di 15-16°C 😐

Se l’aria interna ha 20 °C di temperatura e umidità relativa del 50% tutto sembra in ordine: temperatura e umidità ideali 🙂
Invece no: l’aria con umidità relativa del 50% in prossimità della superficie della parete 15-16°C, subirà un innalzamento dell’umidità relativa, non siamo più al 50% ma già verso il 70%.
L’umidità assoluta è sempre quella (ci sono circa 9 grammi di vapore sospesi nel metro cubo d’aria), ma l’umidità relativa (ATTENTI: relativa alla temperatura!) è salita al 70%
Ricordate il diagramma di Mollier?
DIAGRAMMA MOLLIER
In questa tabella è più facile leggere i risultati già pronti (i numeri con decimale sono i grammi di vapore sospesi nel metro cubo d’aria):

il valore di formazione della condensa

Anche se la temperatura superficiale interna non scende mai fino al punto di rugiada, la muffa trova anche nelle condense invisibili ad occhio nudo terreno fertile per proliferare.

Vediamo quando condensa una qualsiasi superficie e in quali condizioni :

  • Temperatura ambiente 20°C con il 65% di Umidità Relativa CONDENSA qualsiasi superficie ad una temperatura inferiore a 12.6 °C
  • Temperatura ambiente 20°C con il 50% di U.R. CONDENSA qualsiasi superficie ad una temp. inferiore a 9.6 °C
  • Temperatura ambiente 20°C con il 40% di U.R. CONDENSA qualsiasi superficie ad una temp. inferiore a 6.8 °C
  • Temperatura ambiente 20°C con il 30% di U.R. CONDENSA qualsiasi superficie ad una temp. inferiore a 2.5 °C

Il rischio condensa poi dipende anche dallo strato liminare …vedasi i mobili aderenti alle pareti.

Condizioni ottimali per le spore che si trasformano in muffe:

  • la temperatura ottimale sta tra i 15 e i 30° C, ma anche temperature più basse e più alte sono gradite
  • l’umidità relativa dell’ambiente deve superare il 60%
  • l’umidità deve rimanere alta per soli alcuni giorni perchè si formi la muffa (periodo di incubazione)
  • superfici con ph neutro o acido sono le zone preferite
  • l’aria che contiene materiale organico (proteine, polvere) è ulteriore nutrimento

Le muffe producono sostanze tossiche liberando micro-tossine: sulla nostra salute hanno sia effetti immediati che effetti cronici, patologie che perdurano anche a lungo nel tempo dopo la bonifica degli ambienti.

Il Decreto Legislativo 311/2006, come modificato dal DPR 59/2009 vuole che le verifiche di assenza di condensazione superficiale vadano effettuate con umidità relativa interna 65%.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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37 risposte a “Muffa, attenzione alla Temperatura superficiale interna”

  1. ho pensato subito anch’io che nessuno ha mai dedicato tempo ad equlibrare l’impianto di riscaldamento.
    la stanza più fredda probabilmente ancor prima di arrivare alla temperatura di comfort non riceve più calore perchè il termostato ambiente (non so dove posizionato) segnala di non avere più bisogno di mandata di calore.
    meglio partire dal collettore individuando le testine zona per zona strozzando le zone che risultano troppo calde e troppo in anticipo rispetto alle zone più fredde.
    l’impianto di ventilazione VMC viene spento per tutta la notte, proprio quando le temperature scendono e il livello di umidità interno sale!
    meglio correggere questa abitudine e godersi un ricambio d’aria anche mentre si riposa.
    le zone dove è comparsa la muffa hanno sicuramente temperature molto basse rispetto alle altre strutture. potrebbe misurarle lei stesso con un termometro a distanza come questo: https://amzn.to/2UioJAb
    ponti termici non accuratamente attenuati, certamente, ma se nemmeno l’ambiente arriva ai 20°C, figuriamoci le temperature che raggiungono le strutture!

  2. Avatar Alessandro
    Alessandro

    Buongiorno, ho un appartamento certificato casacalina A a Modena. L’appartamento é del 2017 e da subito ho riscontrato una differenza di temperatura della camera dal letto orientata a nord (se in sala ho 21 gradi in quella stanza c’è ne sono 19), è anche l’unica stanza che per metà è al dí sotto di un terrazzo, la mia è al secondo piano e il riscaldento è a pavimento.
    Da quest’anno in questa stanza sono comparse macchie di muffa nello spigolo più a nord e altre piccoli puntini lungo il trave sotto il terrazzo come dicevo.
    L’impianto di ventilazione con scambiatore funziona per tutta la giornata al di fuori della notte.Segnalato il tutto al costruttore, il quale mi ha consigliato di aprire la finestra per 10-15 minuti al mattino e di alzare la temperatura di quella camera, facendo intervenire un idraulico per far chiudere un po’ Il flusso di acqua nelle altre stanze in modo che in quella più fredda a parità di tempo di apertura valvola riscalmaneto circoli più acqua.
    Le chiedo gentilmente se per lei le soluzioni proposte sono le più corrette.
    Cordialmente Alessandro.
    .

  3. in via teorica, il cappotto esterno è molto più valido.
    l’isolamento sul lato interno diventa valido solo nei casi in cui la casa non venga vissuta in modo continuato: in questi casi l’abitazione con isolamento interno si riscalda molto più velocemente d’inverno.

    un isolamento sul lato interno porta con se il problema estivo di non godere della massa interna delle pareti, dunque se sono molto presente in casa d’estate non potrò cedere facilmente energia in eccesso alla muratura e mantenere una temperatura interna più bassa e costante.

    direi che al momento l’unica cosa interessante è capire che tipo di muratura e spessore abbiamo e che tipo di cappotto interno è stato eseguito (materiali spessori finitura)

  4. Buongiorno, grazie mille per la celere risposta.
    verificheremo il problema muffa, mentre per quanto riguarda l’isolamento termico sappiamo che la tecnica migliore è quella del cappotto esterno in modo da avere massa isolata per l’effetto volano.
    quindi, secondo lei, è meglio tenere cappotto interno (dovrebbe essere 4+4) e aggiungere un 5 esterno per avere un minimo effetto volano oppure sarebbe inutile e quindi sarebbe meglio rimuovere tutto l’isolamento interno e farne uno esterno da 10?
    comunque noi ovviamente, in entrambi i casi, prevediamo di installare la ventilazione forzata.
    ci stiamo preoccupando troppo? purtroppo non sapendo come sono stati fatti i lavori, temiamo problemi futuri.
    Grazie mille!

    Linda

  5. l’applicazione di un sistema a cappotto sul lato esterno non va in contrasto con eventuali isolamenti sul lato interno.
    visto che siete in fase di valutazione potreste approfondire il tema cappotto interno per sapere esattamente che materiale vi troverete in casa.
    se fosse stato fatto per risolvere un problema di muffa, bisognerebbe sapere se è stata fatta anche la bonifica o se è stata solo ricoperta.

  6. Buongiorno,
    scrivo per avere una delucidazione.
    stiamo valutando l’idea di acquistare una casa che è stata costruita con il cappotto interno(senza alcuna intercapedine pare).
    è ancora allo stato di rustico, ma temiamo la possibilità di avere muffa dovuta a possibili ponti termici.
    stiamo valutando quindi un eventuale cappotto esterno.
    creerebbe problemi avere un doppio capotto interno ed esterno?senza nessuna intercapedine?
    Non trovo casi simili.
    potete darmi chiarimenti?
    grazie mille!
    linda

  7. Buonasera, ho molti problemi di muffa in tutta la casa (di nuova costruzione) all’altezza dei pilastri in cemento armato e da termografia risultano esserci diversi ponti termici. Ho richiesto al costruttore la relazione tecnica ex legge10/91 senza riuscire ad ottenerla salvo poi scoprire che non è stata neanche depositata in comune… Secondo lei la violazione dell’art. 8 del Dlgs 192/2005 (normativa di riferimento in base alla data della richiesta del permesso per costruire) cosa comporta? In quale sanzioni possono incorrere comune e costruttore? Il rogito può essere annullabile? Grazie. Cordiali saluti

  8. la vmc non è una macchina antimuffa, ma si comporterebbe come tale se le temperature interne e la gestione del riscaldamento fossero ottimali.
    la consiglio vivamente, specialmente se ben posizionabile e se potesse servire anche un locale attiguo come il bagno

  9. Avatar Leonardo

    Al mattino, nelle due camere da letto della mia abitazione, esposte a nord trovo spesso i pavimenti e i vetri bagnati, pieni di condensa, e successivamente nel corso dei mesi si forma la muffa sull’angolo inferiore del muro.
    Purtroppo non posso far fare un cappotto esterno.
    La VMC risolverebbe il problema definitivamente?

  10. Ringrazio per la risposta celere nonostante il periodo di festività.
    Può consigliarmi qualche prodotto non nocivo per bonificare le pareti dalla muffa?
    Inoltre credo che il problema maggiore sia la temperatura superficiale del pavimento, risolverei installando il riscaldamento a pavimento o mettendo il parquet? Mi perdoni se dico delle eresie…
    In altri suoi interessanti articoli ho letto di cappotti interni di lana di legno e di tinteggiare con latte di calce, potrebbe fare al mio caso? oppure sarebbe meglio un cappotto esterno?
    Ostuni (la città bianca) deve la sua fama proprio alla tinteggiatura in calce, ciò l’ha protetta da molte epidemie nella sua storia, i nostri antenati ne sapevano di più a quanto pare.
    Ringrazio anticipatamente.

  11. nella giustizia ho scarsa fiducia e non saprei se il costruttore si possa rincorrere per scarsa qualità dei materiali impiegati. la presenza di forti ponti termici potrebbe invece essere un argomento più valido.

    i bambini, più degli adulti, mettono a rischio la loro salute attuale e futura crescendo in ambiente con alta concentrazione di spore. la muffa, diciamo, stressa il nostro sistema di difesa.

    la candeggina come uccide i funghi uccide anche noi, meglio prodotti senza cloro per la bonifica dalle muffe.
    ma tutto inutile se non si risolve il problema.
    ho dedicato diversi articoli a come fare ventilazione degli ambienti in modo efficiente (brevi correnti d’aria per il corretto ricambio) e a come gestire l’impianto di riscaldamento per evitare che le superfici interne abbiano temperature basse e a rischio condensa superficiale.
    fatto questo restano i ponti termici più forti da attenuare (unica via è l’isolamento dall’interno, anche con pochi mm) e la scarsa qualità dei due strati più interni (un intonaco interno probabilmente miscelato con cemento, e una pittura murale economica e poco idonea).

    direi che l’intervento minimo di urgenza è la bonifica e la ritinteggiata interna con pittura murale naturale e con pH elevato (antipatico alle muffe) pur rendendomi conto che il periodo non sia dei più adatti per aggiungere altra umidità alle pareti.

  12. Buonasera, vista l’alta competenza nel settore, spiego il mio problema e ringrazio anticipatamente per i consigli.
    Ho acquistato 5 anni fa un’abitazione di nuova costruzione (ottime finestre e muratura esterna composta da laterizio-polistirolo-tufo) e sin dal primo inverno ho avuto problemi di condensa e muffa in camera da letto (esposta a nord), in pratica trovavo il pavimento ogni mattina pieno d’acqua (tanto che avevo sospettato una perdita idraulica). Preciso che l’appartamento è al primo piano, sotto di me (a piano strada) c’è un grande locale sfitto che non viene mai aperto, inoltre ho quasi in tutta casa una pittura non traspirante. Seguendo alcuni consigli, in camera da letto ho effettuato diversi fori di areazione ma la situazione è solo leggermente migliorata. Col tempo il problema condensa si è manifestato in tutta la casa anche se la situazione più tragica rimane quella della camera da letto.
    Non ci sono grossi miglioramenti neanche aprendo per parecchio tempo le finestre, in pratica ogni 15 giorni d’inverno sono costretto a bonificare le mura con candeggina.
    Vi chiedo se ci sono i termini per rivalermi nei confronti del costruttore e soprattutto vi chiedo dei consigli per risolvere la questione in via definitiva perché non ce la faccio soprattutto per i miei due piccoli figli.
    Grazie mille

  13. l’unico modo per non avere muffa senza altri interventi è mantenere bassa l’umidità interna facendo ventilazione corretta.
    certo che in una camera da letto eseguire ventilazione corretta è difficile, ecco l’importanza di una vmc puntuale

  14. Salve, io ho un problema di condensa sul muro perimetrale , in camera da letto per esempio, (esposizione a Nord), trovo spesso i pilastri bagnati e i muri che inevitabilmente vengono colonizzati dalle muffe, lungho la trave di cemento.

  15. le fughe delle piastrelle bagnate indicano che l’umidità presente in ambiente condensa. purtroppo anche d’estate quando siamo in periodo senza rischio muffa la taverna si trova sempre con temperature molto inferiori e l’aria surriscaldata estiva che passa dalle finestre tende a raffreddarsi e a segnare livelli di umidità relativa molto elevati.
    le murature che hanno sofferto infiltrazioni o perdite aggravano ancora la situazione.
    secondo me la prima cosa da fare (e non è facilmente fattibile) è sanare le murature. siamo certi che la rinfodera interna non nascondesse infiltrazioni dell’interrato?
    se la rifodera ha l’intercapedine intaccata dalle muffe significa che c’è acqua e può esservi acqua per 2 motivi: infiltrazioni? condensa del vapore che in stagione invernale incontra la superficie fredda dietro l’isolante?
    se si è certi che la taverna non soffre di infiltrazioni allora si potrebbe pensare di bonificare demolendo la rifodera, togliendo la muffa, rinzaffo nuovo e termointonaco di qualità. anche uno strato minimo di termointonaco si comporterebbe come risanante deumidificante e un po’ termoisolante.

  16. Gentile Federico
    ho una taverna da 60mq con soffitto alto 2,40m, due bocche di lupo da 70cm una opposta all’atra, premesso che l’anno scorso la pompa di recupero acqua della taverna è andata in tilt e mi sono trovato la taverna allagata, che l’idraulico non mi ha collegato il tubo di uscita dell’acqua (lavandino in taverna con pompa che porta all’esterno) allo scarico ma si è fermato un po’ prima ………..no comment, e quindi un po’ di acqua usciva all’esterno e un po’ rientrava nei muri della taverna, i muri sono di cemento armato da 30cm, con isolante addossato di 2dm e con tramezze addossate da 8cm e poi intonaco. Mi trovo ad oggi aver chiaramente rotto le tramezze per far areare un po’ il muro, chiaramente pieno di muffa, e soprattutto il pavimento ha le fughe delle piastrelle tutte bagnate, purtroppo una parete in particolare mi evidenzia ancora la muffa e per adesso ho risolto provvisoriamente con un deumidificatore, ,a vorrei trovare una soluzione definitiva, anche drastica togliendo tramezze e risistemando, ecc….la situazione è un po’ complessa, riesce a darmi qualche consiglio, grazie mille.

  17. sì, a breve termine il cappotto è una spesa enorme al fine di evitare la muffa.
    per risolvere la muffa legga questi articoli https://espertocasaclima.com/category/muffa/

  18. Grazie per la risposta. Visto che si tratta di un costo non indifferente quello del cappotto esterno e sto valutando se fare o meno la spesa, le chiedo dunque se mi converrebbe non fare il cappotto e utilizzare altri metodi per risolvere la muffa ed in caso quali.
    Cordiali saluti

  19. l’effetto più degno di nota di un isolamento esterno è l’innalzamento delle temperature superficiali interne.
    sicuramente non è un motivo per non stare attenti al livello di umidità interna.
    un altro aspetto che incide sul proliferare della muffa è la qualità della tinteggiatura interna che deve essere naturale e con pH elevato.
    la vmc naturalmente aiuta molto in regime invernale.
    leggi anche https://espertocasaclima.com/category/vmc-ventilazione-meccanica-controllata/

  20. Buongiorno e ringrazio in anticipo per l’aiuto. Sono in procinto di ristrutturazione di un palazzo degli anni 40′ fatto di mattoni pieni. Mi è stato proposto un cappotto termico esterno in polistirene di 5cm e di 2cm dove sono le cornici delle finestre. Visto che il mio problema principale e’ la muffa e non tanto il risparmio energetico, le chiedo se il cappotto potrebbe addirittura peggiorarla o comunque non migliorarla andando a isolare troppo e in caso se esistono altri sistemi come ad esempio la ventilazione meccanica per risolvere questo problema.
    Grazie e cordiali saluti

  21. dalla scheda tecnica si legge solamente che VANDEX IC può essere iniettato nei seguenti materiali da costruzione:
    • ogni tipo di malta di allettamento
    • muri in pietra naturale o artificiale con malta minerale di allettamento (capillarità aperta)
    • muri in mattoni
    • murature in arenaria
    • non è adatto per pareti di granito e pietra calcarea senza malta di allettamento.

    sì, consiglierei il nuovo intonaco a tutta altezza e risvolti laterali e a soffitto per correggere il ponte termico

  22. E’ rassicurante sapere di poter contare su persone competenti come lei e comunque attente all’ambiente, davvero grazie per i preziosi consigli, ma la crema della Vandex va bene anche per i muri in cls? nel video ho visto solo muri di mattoni – pietra e muri a secco ? ritornando al silicato di calcio pensavo si’ di togliere il vecchio intonaco almeno sino ad una altezza di 70/80 cm oppure e’ piu’ sicuro toglierlo tutto sino al soffitto? e visto che me la cavo egregiamente nel “fai da te’ ” rintonacare con un prodotto specialistico ….quale ? mi da delle indicazioni sui produttori e/o rivenditori, io abito a 12 km a sud di Bassano del Grappa (VI) – e poi il muro in cls “all’aria” una volta risanato con l’intonaco e’ sufficiente oppure e’ meglio provvedere anche con il silicato?

  23. il pannello in calcio silicato va posato solamente su pareti sane e asciutte

  24. grazie Federico per le utili informazioni, una precisazione lei dice “termoisolante” intende l’intonaco? perche’ in base a delle sue precedenti indicazioni ad altri utenti parlava di pannelli di silicato di calcio…cosa ne pensa se rivesto le pareti interne di questo materiale?

  25. questa crema in microemulsione di silani/silossani che crea una barriera contro l’umidità di risalita fa parte della famiglia dei prodotti che “vetrificando” una struttura con problemi di risalita di umidità bloccano questo processo.
    le barriere chimiche funzionano tanto quanto la struttura si è imbevuta senza interruzioni.
    il sistema Vandex IC prevede anche un’impermeabilizzazione interna ed esterna delle superfici.

    io tendo a consigliare di risanare le murature mettendole in condizione di cedere all’ambiente interno ed esterno l’eccesso di umidità contenuta: quindi un intonaco deumidificante, risanante e ben venga termoisolante.
    esternamente tendo a non impermeabilizzare, ma a drenare le pareti con riporto di terra in modo da evitare la spinta di acqua dal terreno.

  26. ah dimenticavo la taverna e’ sempre riscaldata con termosifone e la temperatura costante di c.ca 20 gradi, la notte quando spegniamo non scende mai sotto i 19 – 18.5

  27. Gentilissimo Federico, mi congratulo per la sua preparazione e mi permetto di esporle il mio problema:
    ho una taverna di c.ca 40 mq, pareti in cls di 25 cm, due completamente controterra, una parzialmente in quanto adiacente allo scivolo che scende in garage e l’ultima quella ad ovest all’aria aperta diciamo…per le due controterra nessun problema ne di umidita’ ne di muffe, quella parzialmente controterra mostrava piccoli problemi di umidita’ da risalita che ho parzialmente risolto applicando esternamente una guaina bituminosa armata da 4mm sfiammandola sino alle fondamenta con in appoggio un tessuto non tessuto, adesso intendo procedere eliminando dalla parete interna l’intonaco (un normale intonaco classico di 30 anni fa’ grezzo + fino) sino a c.ca 50 cm dal pavimento visto che il distacco parziale dello stesso e’ limitato a +/- 10 cm dalle piastrelle, e inserirvi un prodotto specifico chiamato “easycream” prodotto dalla grandisol attraverso i fori da 14 mm come indicato nella scheda di apllicazione e rintonacare con un prodotto specifico per l’umidita’ e magari coibentare anche con ????? mi da la dritta???? il problema maggiore invece e’ evidenziato nella parete fuori terra con umidita’ di risalita (a cui voglio porre rimedio con easycream sino al pavimento leggermente bagnato nell’angolo che si intersa con la parete semininterrata (sud) ma anche ad una muffa sino a c.ca un metro di altezza, non voglio fare un cappotto esterno, pensavo anche in questo caso dopo il trattamento attraverso i fori di togliere l’intonaco e di procedre con una malta specifica….un cappottino interno? se si in che materiale? o quale altra soluzione mi consiglia? pronto ad intervenire secondo le sue preziose indicazioni e senza badare a 100 euro in piu’ o in meno, tenga presente che frequentiamo spesso la taverna sia in inverno che in estate e cuciniamo sempre, dimenticavo l’altezza e’ di c.ca 250 cm e vi sono due finestre nella parete seminterrata!
    confido nelle sue “dritte”

  28. non che non esista il sistema radiante a parete, ma non può essere la soluzione del problema.
    c’è evidente elevata umidità interna e sicuramente pareti non coibentate e troppo fredde.
    la corretta ventilazione dei locali è il primo passo.
    la coibentazione è il secondo passo.
    i nuovi impianti sono l’ultimo passo.
    leggi anche https://espertocasaclima.com/ventilazione/vmc-decentralizzata/aspiratore-o-mini-vmc/

  29. Avatar Fabrizio

    Salve, io ho un problema di condensa su tutti i muri perimetrali dell’appartamento, in camera da letto per esempio, (esposizione a Nord), trovo spesso il pavimento bagnato e i muri che inevitabilmente vengono colonizzati dalle muffe, specie in prossimità degli angoli, delle porte finestre e dietro i mobili, (staccati dal muro anche più di 10cm).

    Lei accenna al fatto di aumentare la temperatura delle pareti, quindi mi chiedevo se l’applicazione sotto l’intonaco di un sistema di riscaldamento radiante + il cappotto interno, possa costituire una soluzione definitiva al problema della condensa e delle muffe.

  30. i fori vanno chiusi. peggiorano la situazione di temperatura interna e di comfort acustico e aumentano le dispersioni per ventilazione. in più la superficie interna circostante il foro scende di temperatura ulteriormente.
    a livello condominiale un cappotto esterno è senz’altro un’operazione conveniente, intelligente e meno costosa.

  31. La ringrazio per la risposta sempre precisa.vivere con “pareti verdi” in casa non è bello,soprattutto quando si è preso casa da poco tempo.
    Si i serramenti sono stati sostituiti 5 anni fa e forse questo ha peggiorato la cosa poiché circola meno aria in casa rispetto ai vecchi serramenti che spifferavano.
    Ora col proprietario della casa e gli altri inquilini discuteremo sul da farsi.
    Un’ultima cosa:i fori fatti in camera per arieggiare sarebbe meglio chiuderli vero?d’inverno entra aria fredda e non è il massimo.provvederemo poi a installare una vmc se possibile per abbassare l’umidità relativa.come sempre grazie.

  32. L’insorgere della muffa, lo sappiamo, è causata dalla superficie troppo fredda e dal contenuto di umidità dell’aria.
    Il fatto che i vecchi inquilini non avessero questo problema è indice che avevano abitudini diverse nel fare ventilazione manuale, e forse vivevano con vecchi infissi.
    Avete installato serramenti nuovi?
    La situazione va risolta, io non posso tirare ad indovinare le cause, che forse sono proprio quelle appena descritte.

    Posso assicurarvi che una coibentazione esterna non causerà nessun peggioramento, anzi è una delle vie da percorrere senz’altro. Abbassare l’umidità interna è comunque necessario! O fate buona ventilazione a mano o installate una vmc decentralizzata.

    In ogni caso si deve abbassare l’umidità relativa e alzare la temperatura superficiale delle pareti.

  33. Buonasera.volevo chiederle un consiglio riguardo ad un problema muffa e condensa che si sta verificando nell’edificio in cui abito da poco più di un anno.
    La palazzina è composta da un piano semi-interrato ad uso box, 2 piani fuori terra e un piano sottotetto abitabile, per un totale di 5 appartamenti.il problema è questo:sulla facciata nord gli appartamenti presentano tutti un problema muffa e tantissima condensa in corrispondenza della connessione parete-solaio,al di sopra dello zoccolino,ed in costante aumento sulla parete.il problema si verifica nelle camere(in cui al mattino c’è l’80% di umidità)dietro il letto e armadio ai due piani fuori terra,mentre nel piano sottotetto in camera,anche dietro un radiatore, e in bagno in cui si vedono le piastrelle “sudare”.Nelle cucine invece non c’è alcun problema a nessun piano.
    La casa è degli anni 60 in mattoni pieni,i serramenti sono stati sostituiti 5 anni fa.il piano sottotetto è stato realizzato sempre 5 anni fa,tetto in legno isolato con poroton.
    Questo problema riguarda solo gli appartamenti a nord,mentre quelli a sud no.Inoltre i proprietari degli appartamenti hanno effettuato nelle camere un foro di ventilazione,sperando di risolvere il problema ma anzi è peggiorato(come prevedibile).
    A mio parere per risolvere il problema bisognerebbe intervenire su temperatura superficiale interna e sulla ventilazione,quindi effettuando un isolamento a cappotto esterno in modo da alzare la Tsi ed installare una ventilazione meccanica almeno a semplice flusso per togliere l’umidità in eccesso.IL problema cosi secondo me si risolverebbe.Un geometra interpellato consigliava di non fare il cappotto perché rischia di peggiorare le cose(cosa secondo me assurda).
    Curiosità:fino a 3 anni fa i vecchi inquilini non avevano avuto nessun problema,mentre ora la situazione sta peggiorando sempre più.
    La ringrazio anticipatamente per la risposta.Solo affidandosi a veri esperti si può trovare la soluzione ideale(lasciando stare fantomatici geometri…..)

  34. Mi viene il sospetto che il muro in calcestruzzo sia stato intonacato con un cattivo intonaco sabbia cemento. Ma invece che demolirlo lo picchietterei per far aderire bene il prossimo.
    Certo sarei indeciso se posare pannelli in calcio silicato oppure un intonaco termocoibente con elevata permeabilità al vapore, non tanto per contare sulla traspirazione del muro (che in questo caso è compromessa dalla consistenza del muro) ma piuttosto per permettere alla “crosta” di diventare regolatore dell’umidità della muratura.

  35. Avatar Daniele
    Daniele

    > Salve, mi chiamo Daniele e chiedo gentilmente un parere.
    >
    > La mia casa confina con l’esterno solo a sud e a nord (villetta a schiera centrale). Il problema che vorrei risolvere o attenuare, si presenta solo nel periodo estivo nella taverna interrata (40mq): sulla parete e sul pavimento verso nord si forma la condensa (senza scrostamento dell’intonaco) provocando la formazione di muffa e acqua. Le due bocche da lupo non consentono una corretta ventilazione essendo entrambe a sud; non posso costruire una bocca da lupo a nord, vorrebbe dire sbucare in garage (è al piano terra).La temperatura della taverna nei periodi estivi è intorno ai 20°C anche quando fuori siamo sui 40°C,forse anche perchè la zona dove abito è famosa per le risorgive.
    > Io e chi vive in zona tamponiamo con un deumidificatore.
    > La mia idea è quella di togliere l’intonaco (materiale che assorbe umidità) dalla parete nord della taverna scoprendo il muro di cemento armato e fare un cappotto interno solo a nord di circa 6cm in calcio silicato (materiale che impedisce il formarsi di muffe) affinchè la temperatura dell’ambiente si alzi quel tanto da impedire il formarsi della condensa. Vorrei intervenire anche sul pavimento ma il soffitto basso della taverna e la cucina nuova che arriva quasi al soffitto mi fanno desistere.
    > Leggendo alcuni suoi articoli mi sono sorti dei dubbi perchè le prestazioni isolanti del calcio silicato si riducono in presenza di umidità (mancherei l’obiettivo di innalzare la temperatura) e tale umidità non può essere ceduta all’esterno in quanto il muro è interrato e protetto esternamente da un intonaco idrorepellente. Forse prima del cappotto è meglio impermeabilizzare anche internamente il muro in modo che non assorba l’umidità del cappotto. Forse è consigliabile fare un cappotto in XPS che non consenta il passaggio dell’umidità. La ditta che mi ha fatto l’isolamento del tetto con cellulosa mi ha proposto un cappotto sulla parete nord in sughero, forse è questo il materiale migliore?
    > Il primo risultato che vorrei ottenere è l’eliminazione della muffa, se riesco ad impedire anche il formarsi della condensa meglio, altrimenti continuerò ad usare il deumidificatore quel tanto che basta per impedire il formarsi di umudità sul pavimento.
    >
    > Ringazio fin da ora per i consigli.

  36. Hai ragione: domani esce questo articolo

  37. Buongiorno
    grazie della formula, molto interessante.
    in ‘teoria’ all’inverso con le temperature rilevate potrei su ottenere (il) un valore di trasmittanza della parete.
    Ha mai provato a far una prova su quanto si discostano i dati misurati dai calcolati ?
    nel caso della U della parete quella risultante dalle varie trasmittanzae della stratigrafia vs quella che potrebbe uscir dalla formula inversa con le temp rilevate