Anche nelle più avanzate centrali a gas o a carbone il 45 – 60 % di energia è persa come calore – scarto non utilizzato. Negli edifici abbiamo proprio bisogno sia di calore che di energia, o mi sbaglio?
E’ possibile la produzione combinata di calore ed energia elettrica? Sarebbe uno dei modi più efficaci per generare sul posto, con fonti di energia primaria come il gas naturale, contemporaneamente energia elettrica e calore!
Gli impianti di cogenerazione (CHP) stanno raggiungendo un’ altissima efficienza complessiva, fino al 90 % con drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica. La combustione aziona un motore che è collegato ad un generatore elettrico – pensate all’ alternatore delle nostre auto. In questo processo, il rifiuto, cioè il calore, per mezzo di scambiatori di calore, diventa riscaldamento e acqua calda.
Per una casa, o una bifamiliare, esistono sistemi di micro-CHP, detti anche nano-sistemi di cogenerazione che vengono installati in sostituzione di un riscaldatore tradizionale. Il livello di rumorosità impone un locale adatto.
La caldaia eVita di Remeha è una micro-CHP pensile a gas con potenza elettrica di 1 kW. Con il modulo a condensazione integrato ha una capacità di riscaldamento fino a 25 kW.
Così da un lato abbassiamo la bolletta elettrica riscaldando la casa, dall’altro l’energia elettrica in esubero può essere immessa nella rete pubblica.
In Germania gli impianti di cogenerazione sono sovvenzionati con 1.500€.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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