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isolamento esterno a cappotto - Perchè un isolamento esterno se nessuno mi obbliga? 1

Perchè un isolamento esterno se nessuno mi obbliga?

10 risposte

Per lavoro o per amore parlo con tanta gente di case.

ombreggiatura-naturale

Escludendo gli appassionati, devo ammettere che incontro molte persone che nutrono perplessità nei confronti di un moderno involucro dell’edificio.

 involucro-moderno-2

Immagino che sia perchè non conoscono bene i vantaggi che una buona coibentazione comporta:

involucro-moderno

Un buon isolamento assicura una distribuzione ottimale della temperatura anche con temperature esterne molto basse e vento forte, limitando la formazione di correnti d’aria: l’ambiente è accogliente e piacevole anche con l’uso del riscaldamento in modo molto più moderato di prima. Le pareti sul lato interno sono quasi calde come l’aria dell’ambiente, questo è il segreto!
Nelle case prive di isolamento, le pareti e i vetri delle finestre sono freddi e la differenza di temperatura può toccare i 10° e oltre nei punti critici.

"Si sente il freddo che entra" mi dicono alcuni.

L’energia termica migra sempre dall’elemento a temperatura superiore verso quello a temperatura inferiore e mai al contrario:

  • in inverno il calore si disperde verso l’esterno
  • in estate invece il calore dall’esterno entra all’interno
  • il freddo non entra mai in casa!

esperto-casaclima

Dico sempre di essere generosi nello spessore dell’isolamento, perché il prezzo del materiale isolante influisce in misura minima sui costi totali dell’intervento. Gli esperti raccomandano 16–20 cm , ma ai fini di un corretto isolamento è importante che la casa sia ermetica, cioè che tutti i raccordi siano a tenuta d’aria.

Muffa? Quale muffa? In una casa ben coibentata non si formano né condensamuffe: proprio perchè la temperatura superficiale interna delle pareti è di poco inferiore a quella dell’ambiente.

Solo se fate installare delle nuove finestre e se la facciata della vostra casa è scarsamente coibentata o neanche un po’, dovrete fare ventilazione più spesso di prima e solo in modo corretto.

ventilazione-meccanica-controllata

Comunque un impianto di ventilazione meccanica controllata può rendere la casa ben più confortevole. Permette di godere costantemente di una buona qualità dell’aria (giorno e notte), perché costantemente immette nell’ambiente aria fresca (riscaldata dal calore recuperato dall’aria in uscita) ed espelle l’aria viziata con tutti gli odori, le sostanze nocive e i vapori che contiene. Così, non è nemmeno necessario aprire le finestre (ma potete farlo)!

Se credete nella vostra casa… investite nell’isolamento! Vi può proteggere anche dal caldo!

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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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10 risposte a “Perchè un isolamento esterno se nessuno mi obbliga?”

  1. Il controtelaio da restauro è indicato per chi non vuole sporcare o rischiare di danneggiare l’intonaco intorno al vecchio serramento. Ma meglio posare i nuovi serramenti senza “antiche” costrizioni.
    Il letargo estivo voleva indicare la situazione in cui si trova l’uomo in estate tappato in casa per godere di temperature più basse di quelle esterne.

    Della protezione dal caldo scriverò presto 2 nuovi articoli.

  2. Innanzitutto grazie per le sue risposte. Sto meditando ancora sul da farsi. Mi è rimasta un po’ enigmatica la sua frase di chiusura: a che si riferisce con “tutto il possibile per migliorare il letargo estivo”? Ho letto da qualche parte che l’isolamento a cappotto può addirittura peggiorare il surriscaldamento estivo della casa in quanto impedisce ai muri di raffreddarsi verso l’esterno,durante la notte, quando la temperatura dell’aria è minore di quella della parete e quindi il flusso del calore si può invertire. Che ne pensa? Ho letto alcuni suoi articoli sulla posa dei serramenti ma non ho visto riferimenti alla sostituzione con l’utilizzo del cosiddetto controtelaio da restauro (per gli infissi in pvc) cioè quello sagomato ad L che va a rivestire il telaio del vecchio infisso. Che ne pensa? Può rappresentare una valida soluzione o è sconsigliabile? Grazie per il suo bel sito e per la sua cortesia.

  3. Prima di tutto scusate la frettolosa sciocchezza: “La vostra esperienza vi dice già che il muro in mattoni non riesce a dare uno sfasamento accettabile”.

    50 cm danno già 15h di sfasamento. Però dovete accettare che giorno dopo giorno quei 50cm di mattone tendono ad accumulare sempre più temperatura e l’estate spesso non dà tregua. Il muro sale di temperatura.
    In più le finestre di giorno lasciano entrare i 35 o 37° o più gradi e chi abita e cucina o solo è presente apporta altra energia!
    Ho fatto una simulazione alla svelta:

    mattoni 50cm
    eps 10cm
    18h sfasamento, 35°esterni 28°interni = 28,3° temperatura superficiale interna, capacità di 1mq di assorbire energia per ogni ° in più di temperatura interna ed esterna allo stesso momento = 0,234 kWh/m2K

    mattoni 50cm
    fibra di legno 10cm
    21,3h sfasamento, 35°esterni 28°interni = 28,3° temperatura superficiale interna, capacità di 1mq di assorbire energia per ogni ° in più di temperatura interna ed esterna allo stesso momento = 0,243 kWh/m2K

    mattoni 50cm
    nessun cappotto esterno
    15,2h sfasamento, 35°esterni 28°interni = 29,3° temperatura superficiale interna, capacità di 1mq di assorbire energia per ogni ° in più di temperatura interna ed esterna allo stesso momento = 0,233 kWh/m2K

    COSA DIRE?
    senza cappotto la temperatura superficiale interna tende a salire più facilmente
    con la fibra di legno (anzi che eps) la muratura ha più possibilità di assorbire energia
    ovviamente la simulazione è già a livelli estremi: 28° interni che salgono di un grado!!!
    il segreto qual’è? prolungare il più possibile la situazione di inizio estate dove le murature tendono ancora ai 20°, e se protette dal cappotto, restano a tale temperatura qualche settimana in più per poi affrontare la torrida estate!
    Quindi: finestre chiuse per lasciare l’aria calda fuori. Ventilazione notturna. Cappotto esterno a protezione “primaverile”della muratura. Poi tutto il possibile per migliorare il “letargo estivo”!
    Non c’è altra via alla lotta ai condizionatori!

  4. Attualmente vecchie finestre in legno e persiane esterne in legno. Pensavo di sostituire le finestre con altre in pvc con vetro 4+4-16-6 bassoemissivo (o qualcosa del genere che possa essere efficace anche contro i rumori della strada tipo saint gobain silence).
    Su ogni piano (2 piani di altezza netta interna 3m):
    – parete a ovest (lunghezza 7,5m): solo una portafinestra 100×260 cm;
    – parete a sud (lunghezza 7,5m): una portafinestra 100×260 cm e una finestra 100×180 cm.
    Finestre d’estate tenute aperte la notte (nonostante questo la temperatura ambiente interna di notte supera i 30°C) e di giorno aperte (con le persiane esterne chiuse) nelle ore in cui la parete non è direttamente colpita dal sole.
    Grazie, cordiali saluti.

  5. Finestre esposte al sole?
    Tipo di schermatura?
    Qualità finestre?
    Numero di finestre?
    D0estate tenute aperte solo di notte? mai di notte? ore aperte durante il giorno?

  6. Eccomi di nuovo qua. Non volendo approfittare troppo della sua disponibilità ho provato a simulare la mia parete con qualche programma che ho trovato in rete tra cui anche uno dell’ing. Ursini Casalena che ha mensionato anche lei in un articolo.
    Ho trovato (sempre che non abbia commesso errori) che la mia parete, così com’è, offre già uno sfasamento di circa 15 ore, che diventano circa 17 ore con un cappotto in EPS da 10 cm e circa 21 ore con cappotto 10 cm di fibra di legno.
    L’attenuazione vale 0,10 senza cappotto e circa 0,02 nei due casi con il cappotto.
    Un programma mi indica anche la temperatura superficiale interna della parete (esposta ad ovest con i parametri per la mia località, con colore della superficie esterna della parete medio (su una scelta fra chiaro, medio e scuro)) nelle varie ore della giornata e ciò che mi ha colpito è che mi indica che, per il muro senza isolante, la temperatura varia tra 32° e 35°C e negli altri due casi con il cappotto, tra 32° e 33°C.
    In sintesi mi pare di capire che, nel mio caso, lo sfasamento è già buono perché superiore alle 12 ore mentre invece il cappotto esterno non migliora quasi affatto la situazione della temperatura superficiale interna della parete e quindi dell’ambiente interno.
    A questo punto mi domando se il cappotto (in EPS o fibra di legno che sia) possa rappresentare effettivamente una soluzione per il mio caso oppure possa essere meglio un isolamento con gli isolanti termoriflettenti, che sembra agiscano anche sull’irraggiamento, oppure debbo ricorrere ad un impianto di raffrescamento come può essere quello a parete (che in inverno mi fa anche da riscaldamento). Ne ho visto un tipo in cui le serpentine sono inserite in pannelli di argilla.
    Spero di non essermi dilungato troppo.
    Cordiali saluti

  7. La vostra esperienza vi dice già che il muro in mattoni non riesce a dare uno sfasamento accettabile, dunque bisogna delegare al coibente.
    la VMC può aiutare: https://espertocasaclima.com/ventilazione/e-possibile-raffrescare-con-la-ventilazione-meccanica-controllata/
    La fibra di legno teme davvero l’umidità o è un mito? Vi ho dedicato questo articolo: https://espertocasaclima.com/isolamento/la-fibra-di-legno-teme-lumidita/
    Qualunque sia il coibente, lo sfasamento deve essere calcolato in base allo spessore scelto.
    Se non fosse da calcolare sarebbe troppo facile…

  8. La ringrazio per la sua pronta risposta. Quello che mi domandavo e che le ripropongo come quesito è: lasciando al cappotto in eps la funzione di ridurre il flusso di calore entrante, la funzione di sfasamento non posso farla svolgere al muro in mattoni pieni di 50 cm che comunque ha un’enorme massa?
    Anche questo flusso ridotto può innalzare la temperatura del muro in modo così significativo da non essere sufficiente la ventilazione notturna della stanza per sottrargli questo calore? Un impianto VMC può portare un contributo a questo raffrescamento notturno?
    Per il cappotto esterno in fibra di legno sono un po’ titubante perchè qui, soprattutto d’estate, c’è molta umidità e non so se questa va molto d’accordo con il cappotto in fibra di legno.
    La ringrazio per la sua attenzione e invio cordiali saluti.

  9. Accetto i complimenti che sono lo stimolo a proseguire la mia avventura.
    Avete azzeccato. Se siete disponibile ad accollarvi le spese di un cappotto esterno dovete a tutti i costi scegliere un materiale coibente ottimo d’inverno come d’estate.
    L’eps d’estate ha scarse prestazioni. La fibra di legno ha ottime prestazioni. E questo a prescindere dalla preferenza per materiali figli o non figli del petrolio.
    So che non è facile trovare posatori che abbiano esperienza anche oltre il cappotto in eps, ma in caso chiedetemi.
    L’eps con grafite pubblicizza grandi capacità “di scacciare” il sole, ma con la sua debole massa non credo riesca a raggiungere la fibra di legno.
    A nord e a est siete già protetto: è già qualcosa.
    Ricordate che la facciata ovest è la più critica in l’estate, non quella sud. Leggi https://espertocasaclima.com/isolamento/le-foglie-verdi-rosse-dautunno-a-terra-dinverno/
    Se andrete a scegliere spessori e materiale posso farVi calcoli di trasmittanza e, ancor più importante, ore di sfasamento.

  10. Seguo da tempo e con molto interesse questo weblog e le faccio i miei complimenti! Come alcune volte viene ricordato qui in Italia non c’è solo il problema dell’isolarsi dal freddo ma anche, e a volte di più, dal caldo. Abito in una località di mare, nelle Marche. La mia casa fa parte di un isolato, ha la parete ad est e a nord in continuità con le altre case ed ha esposta solamente la parete a sud e quella ad ovest. La casa si trova ad angolo fra due strade quindi d’estate non ha vegetazione o altro che possa ombreggiarla, quindi è esposta al sole per tutto il giorno. La casa è di quelle di una volta: in muratura a mattoni pieni con muri di 50 cm e non c’è nessun tipo di isolamento quindi è caldissima d’estate e fredda d’inverno.

    Come può ben capire il problema d’estate è che i muri assorbono il calore del sole tutto il giorno e di notte è come essere dentro un forno.

    La mia domanda è: secondo lei posso trarre beneficio per questa situazione dal fare un cappotto esterno in eps?
    So che l’eps non dà sfasamento ma credo che nel mio caso lo sfasamento possa essere comunque fornito dalla muratura piena, o sbaglio? Credo che però il cappotto non possa fare nulla contro la parte di calore assorbita dai muri per irraggiamento. Mi può dare qualche consiglio? Grazie, a presto.