Si sa, sono favorevole all’installazione di un impianto di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore.
L’aria è il primo alimento dell’uomo: migliorare la qualità di quella interna è un dovere per chi, come me, si occupa di “progettare la coibentazione“. Progettare l’isolamento termico significa anche progettare la tenuta all’aria dell’edificio, ma l’ermeticità che si ottiene è un pregio sotto l’aspetto consumi di energia, ma è un difetto sotto l’aspetto qualità dell’aria interna.
Abbiamo contenuto le dispersioni? l’isolamento, la serramentistica, i passaggi d’aria incontrollati… Ora dobbiamo curare l’aspetto “ricambio dell’aria interna“.
La ventilazione confortevole, o VMC, con recupero di calore è quello che fa per noi: è la soluzione al problema della casa sigillata! Ovviamente la ventilazione potrebbe essere fatta manualmente con le finestre, ma non ci sarebbe il recupero del calore e nemmeno il filtraggio, e spesso non la si fa per mancanza di tempo o aria esterna scadente o troppo fredda. Le volte che si fa.. magari anche in modo non corretto!
Se consiglio sempre la VMC per la qualità dell’aria interna, perchè parlo si sporcizia o pulizia?
Proprio perchè temo l’accumulo di sporco negli apparecchi. Le migliori tubazioni per la distribuzione dell’aria sono quelle che non ci sono: nel senso che la resa dell’impianto cala se i canali diventano troppo lunghi (progettare compatto è buon progettare!).
Sono d’accordo con la brevità delle linee anche per la fattibilità della pulizia interna della tubazione.
La qualità e il tipo di tubazione, liscio o corrugato, è un’altra delle mie preoccupazioni.
In conclusione, considerare un impianto di vmc decentralizzato a volte è la soluzione a tutti questi problemi!
Con una sola, drastica, decisione soddisfo in pieno la buona regola “il miglior tubo è quello che non c’è”. La vmc decentralizzata, o puntuale, non è efficiente come un vero impianto con le sue linee di distribuzione, non lava così efficacemente l’aria in tutte le zone, però non ha tubazioni! Nessun tubo da pulire! Mica poco!
Forse la preoccupazione della pulizia delle tubazioni è esagerata o dettata solo da pigrizia, in fondo le tubazioni destinate ad accumulare sporco non sono quelle di immissione (quelle che ci portano l’aria fresca in casa) ma quelle di espulsione! E’ la polvere che creiamo in casa muovendoci nei vestiti, e nelle cose che alla fine prende la direzione del tubo di uscita: e si deposita, aderisce in parte alla tubazione, in parte finisce al filtro.
Infatti il tubo che porta l’aria nuova (e pre-riscaldata) anche dopo molti anni risulta pulito quasi come nuovo:
Il filtro a monte svolge egregiamente il suo compito!
A proposito di filtri, se state scegliendo un impianto piuttosto che un altro, spendete qualche minuto per informarvi su quali filtri (e di che grado) siano disponibili per il tal impianto vmc: non tutte le marche offrono una scelta completa… e rimarreste assai delusi appena Vi fosse chiara la potenzialità dei diversi tipi di filtri.
La norma DIN 1946, parte 6, paragrafo 6, stabilisce che gli impianti che funzionano con l’aria ambiente devono essere sottoposti a manutenzione a intervalli regolari secondo le indicazioni del produttore e comunque non meno di una volta ogni 2 anni.
Conformemente alla norma VDI 6022 deve essere eseguita un’ispezione igienica ogni 3 anni.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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