consulenza per efficienza energetica

isolamento interno - Migliorare l' inerzia di un tetto coibentato dall' interno 1

Migliorare l’ inerzia di un tetto coibentato dall’ interno

34 risposte

Se siete qui a leggere conoscerete i miei precedenti articoli:

Tengo il comfort come stella polare nella progettazione dell’isolamento.

Ora affrontiamo questa situazione:

Devo intervenire dall’interno. Ignoriamo per il momento i problemi relativi alla gestione dell’umidità e alla correzione dei ponti termici per ragionare piuttosto su come potrei ancora migliorare l’inerzia termica.

Questa è la stratigrafia del tetto con lo spessore della coibentazione posato dall’interno (intervento da dentro):

tetto-in-tavelle-isolato-dall-interno

Sì, sto ragionando sui tamponamenti interni!

abbiamo  coibentato con fibra di canapa (più leggera, flessibile e manovrabile per lavorare da sotto):

coibentazione-in-fibra-di-canapa

ma ho compreso di aver molta meno inerzia termica interna di prima: come possiamo migliorare l’inerzia ?

Se non facessi attenzione a quest’aspetto, il mio progetto potrebbe concludersi con un tamponamento in cartongesso, ma non potevo fare altro per cercare di ottenere più massa interna e più inerzia?  Certo che sì:

  • la capacità termica areica del cartongesso è pari a 13 (kJ/mqK)
  • la capacità termica areica del fibrogesso è pari a 20 (kJ/mqK), quasi il doppio!
  • la capacità termica areica di un pannello di argilla è 51 (kJ/mqK), quasi 5 volte!

argilla-per-migliorare-inerzia-termica

Allora non fermiamoci alla progettazione così così. Teniamo ogni dettaglio utile in grande considerazione e scartiamo i materiali che non ci aiutano!

 Coibentando da dentro

  • ho ridotto di ben 6 volte la capacità termica areica interna del mio tetto
  • ho perso gran parte della capacità di assorbire energia, proprio quella capacità utilissima d’estate per mantenere temperature più basse!

Quindi cerchiamo in tutti i modi di progettare come recuperarne in parte!

Repetita iuvant: più involucro e meno impianti!

Il tetto, ottimo d’estate (e ottimo d’inverno), ha bisogno di tanta inerzia termica.

Se vuoi informarti e approfondire meglio l’argomento potresti leggere questi testi, quello sull’umidità e tenuta all’aria è veloce e molto chiaro anche se non si è esperti del settore:
         

lettura senza banner pubblicitari grazie alla generosità dei lettori – dona anche Tu!

isolamento interno - Migliorare l' inerzia di un tetto coibentato dall' interno 2+ involucro - impianti copyright

federico_sampaoli_espertocasaclimacom  ipha_member   articolo ideato, scritto e diretto da Federico Sampaoli, impegnato a favore delle persone, del comfort e dell’open information, titolare e caporedattore di espertocasaclima.com – blog di formazione e comunicazione online dal 2009.

Se vuoi conoscere il mio profilo LinkedIn

Entra anche Tu nella lista dei sostenitori del Blog espertoCasaClima :

Visita il profilo di federico su Pinterest.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

Qui sotto puoi lasciare un commento” – non devi registrarti e il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato, approfittane!  riceverai presto una risposta!

acquistando da QUI il prezzo per te non aumenterà, ma Amazon riconoscerà una piccola cifra a sostegno di espertocasaclima.com che intende rimanere libero da insopportabili Pop-up

oppure sostieni l’informazione libera e imparziale di espertocasaclima con un un Buono Regalo Amazon digitale (via e-mail o SMS)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

34 risposte a “Migliorare l’ inerzia di un tetto coibentato dall’ interno”

  1. molti spunti di riflessione per i non addetti che voglio capire

    questo è il mio intento!

    l’estradosso del solaio sottotetto va bene ispezionato per verificare che non ci siano crepe o fori per passaggi impiantistici che portano aria calda e umida dall’ambiente sottostante riscaldato abitabile verso il sottotetto non riscaldato non abitabile.
    poi si può intervenire in modo molto economico isolando la soletta con materiali di ogni tipo e di ogni consistenza.
    visto che si desidera ottenere una vera protezione dal caldo e quindi evitare il veloce surriscaldamento dei locali sottostanti, sconsiglio lane minerali e consiglio di impiegare fiocchi di cellulosa, o fibra di legno, o perlite.
    per una verifica dello sfasamento ottenibile è meglio decidere confrontando le prestazioni della stratigrafia completa di solaio e intonaco + spessore isolante scelto.

  2. Avatar Raffaello
    Raffaello

    Salve. Complimenti per il suo blog, molti spunti di riflessione per i non addetti che voglio capire.
    In un edificio plurifamiliare, degli anni 70, vorrei proporre di isolare un sottotetto di 160 mq (non abitabile h colmo 150) in zona climatica E 2399 g.
    Il tetto è composto (dall’esterno all’interno):
    Doppia guaina ardesiata
    Lana roccia Rokwool 6 cm
    Guaina bituminosa
    Tavelle di 5/6 cm
    Travi in c.a. tipo varese con tiranti con interasse di circa 90 cm senza appoggio al colmo.
    I tiranti distano dall’extradosso della soletta di ca. 25/30 cm e sul piano della soletta ci sono le canaline dell’impianto elettrico.
    Con l’intento di contenere l’isolamento invernale e il confort estivo gradirei sapere se la posa di un materassino in lana di roccia h 20/25 cm o altro possa centrare l’obbiettivo.
    In alternativa utilizzare lo spazio tra le travi varese con inserimento di pannelli isolanti sagomati a tutto spessore in fibra di legno potrebbe essere una alternativa valida anche se forse più complicata e onerosa nella realizzazione.
    Ringrazio e cordialmente La saluto.

  3. senza parlare di salubrità o di bio sconsiglio di insufflare lana di vetro perchè le caratteristiche di quel materiale non offrono prestazioni estive valide.
    la lana di vetro protegge poco dal surriscaldamento estivo.

  4. Avatar Marco Zannoni
    Marco Zannoni

    buonasera, dovrei effettuare un insuflaggio per un sottotetto, lei mi consiglia la cellulosa o la lana di vetro tipo isover? come spessori quanto sarebbe un ottimo isolamento.
    grazie per la disoonibilita

  5. direi che questa lastra di gesso rivestito dello spessore di 12,5 mm a cuore densificato e rinforzato con fibre di legno sta a metà strada da il cartongesso e il fibrogesso.
    infatti le sue caratteristiche sono a metà strada tra questi due materiali.

    spero abbiano proposto anche un freno al vapore idoneo al controllo della migrazione del vapore prima di chiudere il pacchetto con le lastre!

  6. Buongiorno dott. Sampaoli,
    come tamponamento finale di un rifacimento del tetto coibentato dall’interno con 12+12 cm di fibra di legno, ci hanno proposto di utilizzare anziche fibrogesso o cartongesso, questo prodotto (http://www.siniat.it/prodotti/ladura/pregyladura-ba13/?overview=1). cosa ne pensa?
    cordialità
    andrea

  7. sarà un pacchetto traspirante solo in un verso, verso l’interno, e solo in stagione estiva.
    ci vuole un’ottima posa di telo igrovariabile sul lato caldo per scongiurare troppo passaggio di vapore.

    naturalmente sarebbe molto meglio lavorare sul lato esterno. per mille motivi. non si può?

    12 centimetri di coibente sono quasi sicuramente non sufficienti. si deve calcolare

  8. Salve. Prima di tutto complimenti per il suo blog, l’ho trovato illuminante!
    Sono in procinto di isolare il mio sottotetto di 50 mq (abitabile) in zona climatica E.
    Il mio tetto è composto (dall’esterno all’interno):
    Coppi in cemento
    Guaina bituminosa
    Tavelle di 5 cm
    Travi orditi ogni 72 cm
    Vorrei coibentare con fibra di canapa e fibra di legno (10 cm fibra di canapa tra le travi e 2 di fibra di legno 50 kg/m3 continui) poi freno al vapore e assito.
    Cosa ne pensa?
    Devo lasciare un intercapedine di aria tra le tavelle e la fibra di canapa.
    Grazie mille

  9. l’umidità nell’ambiente deve comunque e sempre non superare il 60 65% perchè qualsiasi materiale molto aperto non può farsi carico dell’eccesso di umidità interna senza avere mai l’occasione di ricederlo all’ambiente ed asciugare.

  10. Avatar Mario euzzor
    Mario euzzor

    Ok grazie , la consideri comunquue una soluzione accettabile che metta al riparo da muffe ed umido oppure sempre restando sulla soluzione pannelli + controffitto pensi ci sia qualcosa di meglio (pannelli di argilla ) ?
    Ciao

  11. per calcolare sfasamento e attenuazione e capire quanta protezione dal caldo si può ottenere bisognerebbe calcolare la stratigrafia completa.
    i pannelli minerali vanno solitamente incollati e rasati (per fare la pelle) come descritto nelle schede tecniche e di posa del materiale scelto.
    poi si può preparare un controsoffitto in fibrogesso (meglio del cartongesso per le sue proprietà di massa).

  12. Avatar Mario euzzor
    Mario euzzor

    Ciao Federico , tralascio i complimenti per il tuo blog e passo al punto.
    Appartamento in condominio locato in Firenze di 130 m2 al 3° ed ultimo piano con tetto a lastrico solare.
    Devo decidere per l’ acqusto e ”tittubo” per il fatto di essere sottotetto, mi spaventa in maniera particolare il caldo e non vorrei il condizionatore.
    Tetto condominiale per cui unica soluzione l ’ ”amata” coibentazione interna con controsofitto
    Cosa ne pensi di 10 cm di pannello minerale poroso attivo a base di calce aerea naturale e diossido di silicio , PH 9,5 mu 5 , lambda 0,040 e controsiffitto in cartongesso ?
    Dalle specifiche non necessita di barriera vapore.
    Mi basterebbe abbassare di qualche grado la temperatura interna d’ estate

  13. è più facile usare i fiocchi di cellulosa sull’estradosso solaio sottotetto

  14. Avatar Giovanni G
    Giovanni G

    Salve dott. Sampaoli sono andato a controllare nel sottotetto e ho fatto questa foto
    se invece di inserire della fibra di legno nella controsoffitatura nel mio appartamento incollo direttamente sui laterizi del tetto i pannelli di fibra di legno e magari anche intorno le travi è una buona soluzione e così facendo posso evitare anche la fibra di cellulosa ?

  15. lo strato coibente è sempre più efficace all’esterno

  16. Avatar Giovanni G
    Giovanni G

    quindi tra la controsoffittatura con fibra di legno e la posa di fiocchi di cellulosa lei mi sconsiglia la controsoffittatura ? sarebbe superfluo fare entrambe le cose ?

  17. nel mondo si vende di tutto, anche armi.

  18. preferibilmente meglio salire (senza dire a niente a nessun condomino) (lavoro da far di notte o a ferragosto) nel sottotetto per posare fiocchi di cellulosa che offrono con poco peso un’invidiabile conduttività termica (0,039?W/(mK)) ed enorme capacità termica massica 2110? J/(kgK)

  19. Avatar Giovanni G
    Giovanni G

    pochi minuti fa sono passato da un negozio di cartongesso a chiedere per la fibra di legno e me l’ha sconsigliata vivamente sarà perchè lui vende lana di roccia e quindi mi ha detto che quest’ultima è il migliore isolate in questi casi per isolare il solaio dell’appartamento con la controsoffittatura .

  20. Avatar Giovanni G
    Giovanni G

    Salve Dott.Sampaoli , abito all’ultimo piano di una palazzina zona climatica E , sopra di me il sottotetto .
    Stavo pensando di fare un controsoffitto con del materiale isolante non potento isolare dall’estermo vorrei farlo internamente.Nel bagno e nella cucina dove principalemtne si formano vapori. Quali accorgimenti posso usare? Fare la controsoffittatura con pannelli di argilla invece che di cartongesso , oppure normale controsoffittatura di cartongesso con all’interno fibra di legno (serve fredno al vapore ) ?
    Grazie in anticipo . Giovanni

  21. La coibentazione migliore è quella che dalla platea di fondazione al tetto non si interrompe mai: questo è il modo migliore di ragionare.
    Se invece progettiamo ogni parte della casa singolarmente, dimentichiamo l’importanza di progettare senza ponti termici.

  22. Buongiorno Federico,
    Quando in alcune costruzioni,per motivi di altezza interna o per estetica,viene realizzato sopra l’ultimo appartamento un solaio piano e poi un tetto inclinato,venendosi quindi a creare il classico sottotetto “triangolare”, è più utile isolare il solaio piano e lasciare il tetto inclinato solo con le tegole, isolare il tetto inclinato e non isolare il solaio piano oppure fare metà e metà?
    La ringrazio come sempre per l’attenzione.

  23. non occorre un solaio interpiano. la coibentazione del tetto e delle pareti verticali senza interruzioni è garanzia di un involucro perfetto.
    Già che lo sfasamento del tetto è stato calcolato adeguatamente non resterebbe che aggiungere un po’ di massa: https://espertocasaclima.com/tetto/migliorare-linerzia-di-un-tetto-coibentato-dallinterno/
    internamente naturalmente! anche solamente un secondo strato di fibrogesso aumenta il comfort interno sensibilmente.

  24. Avatar Lucio Posenato
    Lucio Posenato

    Grazie dott. Sanpaoli per la tempestiva risposta datami. Ad onor del vero devo dire che la ditta che (forse) mi costruirà la casa mi ha fornito ampie delucidazioni riguardo la stratigrafia delle pareti. Mi rendo anche conto che, come dice Lei, gli spessori e la qualità dei materiali proposti danno assolute garanzie di efficacia, sia come isolamento termico, che come sfasamento. Sempre con l’intento di migliorare lo sfasamento del tetto, secondo Lei, sarebbe più performante (ed anche , credo, più costoso) richiedere un tetto isolato all’esterno, oppure introdurre un solaio interpiano isolato e lasciare il tetto “freddo”. Grazie.

  25. Molti costruttori, notissimi e meno noti, offrono questo abbinamento di materiali. E’ senz’altro una coibentazione da sogno rispetto a tutto quello che si vede progettare in giro per l’italia.
    Con lo spessore che Vi hanno proposto per il tetto siete sicuramente garantito per le ore di sfasamento e per la trasmittanza ancora di più.
    Purtroppo molte aziende costruttrici in legno per es a telaio come la Vostra sono un po’ avare nella esatta descrizione della stratigrafia, per cui non è facile analizzarla per ulteriori calcoli o ragionamenti… che forse sono anche superflui.
    Già tutto è stato calcolato, testato, ragionato.
    Resta incomprensibile la diffidenza alla pubblicazione… che dovrebbe essere un vanto da “urlare” ai quattro venti!
    Per migliorare ancora il pacchetto non resterebbe che aggiungere un po’ di massa: https://espertocasaclima.com/tetto/migliorare-linerzia-di-un-tetto-coibentato-dallinterno/

  26. Avatar Lucio Posenato
    Lucio Posenato

    Gentile dott. Sampaoli, costruirò una villetta singola in zona climatica E. La ditta di prefabbricazione di legno (a telaio) mi fornisce un tetto finito internamente a fibrogesso, senza solaio interpiano, con coibentazione in materasso di cellulosa (densità fino ad 80kg/m3) di 240mm tra tarvi secondarie, più altri 100mm prima del fibrogesso. Cellulosa anche nelle pareti esterne(300mm), cappottate con 50mm di sughero bruno. Le chiedo se non sarebbe meglio utilizzare nel tetto la fibra di legno a più alta densità, oppure, visto lo spessore, può andare bene anche la cellulosa? Grazie.

  27. penso che vista la presenza di guaina bituminosa all’esterno, la fibra di legno posata all’interno deve poter smaltire l’umidità eventualmente accumulata in regime invernale d’estate. Perciò consiglio un manto igrovariabile prima di chiudere il pacchetto con fibrogesso.
    il manto igrovariabile aumenta la sua forza di freno al vapore d’inverno e reagisce al contrario d’estate.

  28. Avatar Lorenzo
    Lorenzo

    Salve, innanzitutto complimenti per il blog.
    Ancora un parere sul tormento di tutte le ristrutturazioni: creazione di ambiente sottotetto e coibentazione da mettere all’interno (visto che il tetto è stato ‘rivisto’ da poco).
    Attualmente il tetto ha manto di marsigliesi, guaina bituminosa, massetto, tavelloni laterizio, travicelli legno e orditura principale. Si propone fibra di legno 80mm (tipo pavaflex) interposta tra i travicelli, pannellino fibra di legno pressata 20mm e chiusura in pannelli fibrogesso.
    Al di là delle prestazioni di trasmittanza ho paura per la traspirabilità vista la presenza della guaina… che ne pensa?

  29. Il sottotetto isolato con fiocchi di cellulosa è un’ottima scelta anche contro il caldo.
    Il tetto a vista (non so se sia in legno o legno e tavelle) deve essere coibentato pensando alla protezione dal caldo

  30. Salve , abito in zona e, sto costruendo una villetta a un piano, sto optando per dividere la casa in due, zona giorno con tetto a vista e zona notte con soletta non portante con tetto non isolato e come isolamento sulla soletta fiocchi di cellulose barriera al vapore. Per il tetto a vista opterei per una soluzione meno dispendiosa ma leggendo il suo blog la cosa migliore e la fibra di legno.. Secondo la sua esperienza andrebbe bene ? Complimenti

  31. il tetto in laterocemento funge anche da freno al vapore, non credo sia necessario applicare un ulteriore freno.
    Pannelli coibenti con supporto tegole integrato mi pare che esistano solo di materiali figli del petrolio.
    Leggi anche https://espertocasaclima.com/isolamento/coibentazione-del-tetto-contro-il-caldo-e-optional/

  32. Avatar gerardo
    gerardo

    Grazie per info, ancora una domanda: sarebbe corretto collocare sotto pannello freno vapore con sd9 , essendo sd pannello isolante 12 o 15, o dovrei considerare un valore > o = della sd pannello..??
    Ritornando a prima quale tipo di pannello con supporto tegole integrato mi consiglierebbe per rendere piu efficace la tenuta al caldo..??

  33. Il produttore del pannello propone solitamente varie sigle dove è indicato l’uso: ad es sotto platea, sotto tegola, sotto massetto ecc.
    Ricordate che l’xps è poco prestante contro il caldo.

  34. Avatar gerardo
    gerardo

    Buon giorno, per isolare un tetto in laterocemento voglio usare un pannello in xps con supporto tegola integrato, il paese è in zona c a 300 metri sul livello del mare, quale classe, in termini di resistenza a compressione devo considerare?? di solito è indicata in Kpa..grazie..