Passiamo dall’involucro edilizio al progetto degli impianti:
C’è un argomento più vasto? Proviamo ad essere brevi ma anche estremamente chiari: prendiamo l’esempio più ricorrente, la riqualificazione di un appartamento – può apparire il progetto più facile del mondo, invece richiede la stessa cura e la stessa preparazione che sarebbe necessaria in una nuova costruzione.
E’ pacifico che la zona climatica influisce sensibilmente sulle scelte progettuali, ma non ci vuole il termotecnico per saperlo – il termotecnico ci vuole per fare delle buone scelte – e soprattutto per farle queste scelte! è ricorrenza rivolgersi al termotecnico solo per gli aspetti burocratici imposti dai regolamenti, mentre le decisioni vere e proprie provengono spesso da un confronto con qualche impiantista o con l’idraulico di fiducia o dalle proprie idee magari solo sentite dire. Anche l’architetto, a volte, si spinge nel mondo che non è il suo seguendo l’istinto delle sue esperienze impiantistiche passate, ma il livello di competenza è limitato e poco innovativo.
Molto di più può fare il termotecnico: in base alle qualità dell’involucro edilizio chi meglio di lui può progettare gli impianti necessari a riscaldare gli ambienti anche durante i giorni invernali più grigi e con apporti solari scarsi senza sovradimensionare inutilmente potenza e corpi scaldanti, oppure suggerire come climatizzare gli ambienti in regime estivo tenendo conto dell’irraggiamento e della protezione dal caldo offerta dalla coibentazione progettata?
Le case non sono tutte uguali, nè le esigenze del committente lo sono, ne tutte le zone italiane: ad ogni progetto il suo progetto di impianti! ecco perchè rivolgersi al termotecnico.
Con un progetto di impianti tagliato su misura per la propria casa è facile comparare preventivi di aziende differenti – al contrario, comparare preventivi diversi che contemplano impianti diversi è inutile e fa perdere tempo prezioso.
L’involucro dell’edificio svolgere il lavoro più gravoso di protezione dal freddo e dal caldo – ma cosa sarebbe oggigiorno una casa ben isolata termicamente e magari anche ben esposta se si installassero impianti inadeguati o magari semplicemente sovradimensionati?
Ai lettori interessati all’impiantistica di una casa efficiente o riqualificata energeticamente sono dedicati articoli specifici dove lo zampino del termotecnico è assolutamente necessario.
Marco De Pinto è termotecnico e progettista certificato Passivhaus Institut, il suo Studio è ad Arco (TN) in Viale Monache 6.
Federico a Padova, Marco in cima al Lago di Garda? sì, siamo abituati a lavorare a distanza, anche a distanza dal committente.
Errore: Modulo di contatto non trovato.
- per un Progetto esecutivo degli impianti meccanici :- Impianto di riscaldamento e raffrescamento – Impianto di ventilazione meccanica controllata ad alta efficenza – Impianto idrosanitario e scarichi – Schema collegamenti idraulici centrale produzione calore; sviluppato mediante planimetrie, sezioni, schemi forometrie necessarie alla realizzazione degli impianti meccanici;
- per un Computo per richiesta offerte idraulici e raffronto analisi computi
- per il calcolo delle dispersioni totali dell’edificio (per trasmissione, per ventilazione) in Watt
- per il calcolo della dispersione di energia durante il periodo invernale in kWh/anno
- per il calcolo delle dispersioni invernali relative ai singoli locali considerando la diversa esposizione all’irraggiamento
- per un confronto in €/anno tra un impianto con caldaia a gasolio, a gas liquido in cisterna, a gas metano, a pellets, a pompa di calore
- per un bilancio energetico invernale dell’edificio tra dispersioni (per trasmissione e ventilazione) e apporti (solari e interni)
- per un bilancio energetico in kWh/anno tra le perdite per trasmissione dei serramenti e gli apporti solari dei serramenti
- per il calcolo del carico termico in funzione alla temperatura media mensile: la potenza di progetto in W/mq
- per il calcolo delle dispersioni riferite alla potenza estiva relative ai singoli locali considerando la diversa esposizione all’irraggiamento (irraggiamento, ventilazione, energia latente per persona, energia sensibile per persona, energia sensibile apparecchi elettrici in Watt)
- per effettuare un Blower Door Test, il Test di tenuta all’aria degli edifici Secondo UNI 13829: un test di tenuta all’aria Tipo ‘’B’’ ( differenza di pressione tra l’interno e l’esterno costante di 50 Pa. – ispezione dell’intera superficie dell’involucro edilizio alla ricerca dei punti non ermetici – calcolo di ricambio d’aria orario a 50 Pa (n50)- ausilio di un handfogger ( macchina del fumo )
- e un test Tipo ‘’A’’ ( depressione decrescente da circa 70 Pa a passi di 5 Pa sino a raggiungere un valore finale di 25 Pa. – calcolo dell’indice di quantità d’aria penetrata in un ora (n50) – ripetizione della stessa sequenza in sovrapressione per valutare anche le dispersioni dovute alle diverse guarnizioni – definizione della perdita totale – Elaborazione dati e reporting delle attività d’indagine
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli