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esperto casaclima facile part #6: isolamento del solaio verso terreno

12 risposte

Dopo aver parlato di isolamento del tetto (part #4), e della parete (part #5), oggi possiamo accennare all’isolamento del solaio di pavimento che può essere non solo verso terreno, ma anche sopra un locale non riscaldato o su un vespaio. E senza perdere altro tempo, cominciamo da zero:

le dispersioni verso il basso

Sicuramente non dobbiamo preoccuparci dello sfasamento 🙂 perchè non ci interessa proteggere il solaio dal caldo quindi, per quel che riguarda l’isolamento, si dovrà solo fare attenzione alla trasmittanza termica U.

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Dobbiamo evitare le dispersioni verso il basso. Sia per un fattore economico, che di benessere (il pavimento freddo è sempre sofferto come grande discomfort).
Chi pensa che nel caso di riscaldamento a pavimento l’isolamento non serva si sbaglia: non dobbiamo considerare il pannello dove si posa il tubo come una sorta di solaio già isolato!
Certamente una stratigrafia tiene conto di ogni strato, quindi anche del pannello isolante che riduce la conducibilità termica, ma aver scelto un radiante a pavimento non è allo stesso tempo un solaio correttamente isolato.

 

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Isolare un solaio è più facile rispetto ad un tetto o una parete, ma non è una stratigrafia banale o da studiare con meno attenzione.

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Anche qui è impossibile consigliare un metodo standard: il solaio potrebbe essere

  • sopra ad un locale non riscaldato
  • aderente al terreno
  • sul terreno ma sospeso
  • poggiato su igloo.

altezze minime dei locali

Per quelli che stanno ristrutturando e hanno poca altezza interna sappiano che negli edifici esistenti sottoposti a ristrutturazioni con installazione di pannelli radianti a pavimento o anche a soffitto le altezze minime dei locali di abitazione possono essere derogate, fino a 10 centimetri: in una parola, non abbiamo scuse per non isolare 😉

Lo stesso vale nel caso di un isolamento dall’interno 🙂

sottofondo bistrato e lo “strato alleggerito”

Quando il massetto dove si posa la piastrella o il legno (detto “di supporto” o “di finitura”, circa 5cm di spessore) poggia su uno strato alleggerito (8-15cm di spessore) contenente gli impianti, questo strato di alleggerimento ha una certa valenza di isolamento termico.

La stratigrafia del sottofondo (bistrato) con massetto non aderente sarà: pavimento + collante + massetto + strato separatore + strato di alleggerimento + solaio portante. Lo strato alleggerito è l’unico a isolare un po’, a seconda della miscela con cui è fatto e del suo spessore.

massetto galleggiante

Quando il massetto  non è aderente (si dice desolidarizzato) ma poggia su uno strato d’isolamento termico e/o acustico non solo si ottiene un isolamento dai rumori da calpestio, ma anche un certo isolamento termico.

La stratigrafia del sottofondo (sempre bistrato) con massetto galleggiante sarà: pavimento + collante + massetto + strato separatore + isolamento temo acustico + sottofondo leggero + solaio portante.

massetto radiante

La stratigrafia del sottofondo (sempre bistrato) con massetto radiante sarà: pavimento + collante + massetto sopra al tubo del  pannello radiante isolante temoacustico + strato separatore + sottofondo leggero dove sono annegato gli impianti + solaio portante.

Una piccola nota: il radiante tradizionale (sopra descritto) NON dovrebbe più essere utilizzato se la casa è ben isolata 😉 infatti la sua inerzia (leggi lentezza 😉 ) renderebbe un po’ complicata la sua gestione: meglio un impianto radiante molto dinamico, sottile o magari a secco. 

 

Se state isolando bene la casa e vogliono installarvi un radiante a pavimento tradizionale con massetto di grosso spessore  dite gentilmente – PREFERIREI di NO 😉 come rispondeva Bartleby lo scrivano.

In poche parole si potrebbe dire che il sistema di riscaldamento a pavimento è sì molto confortevole, ma questa sensazione è dovuta al fatto che lui contrasta e pareggia le dispersioni del solaio facendoci percepire una temperatura molto piacevole (ci imbroglia, nasconde tutte le pecche della casa 😉 Se la casa fosse molto isolata la brama di avere un riscaldamento a pavimento non ci sarebbe, e come avrete sentito o letto, una Casa Passiva non ha nemmeno un normale impianto di riscaldamento 🙂

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spessore del pannello di riscaldamento

Lo spessore del pannello di riscaldamento di supporto al tubo è sempre legato al tipo di solaio:

  • più il solaio è disperdente
  • più spesso dovrà essere il pannello isolante sotto il tubo del riscaldamento radiante!

NB: quegli spessori 20, 24 39 e 47mm sono riferiti ad un pannello isolante piano in polistirene espanso sinterizzato con grafite (questo materiale, EPS grigio, ha conducibilità termica molto bassa (0,030 W/mK) quindi isola molto)

Per concludere e chiarire ancora meglio:

  • nel caso II il solaio su ambiente non riscaldato e nel caso III il solaio aderente al terreno c’è una dispersione verso il basso più contenuta, quindi possiamo posare un pannello isolante in polistirene espanso sinterizzato con grafite di spessore 39mm
  • nel caso IV il solaio disperde allegramente verso l’esterno e ha bisogno di un pannello isolante in polistirene espanso sinterizzato con grafite di spessore 47mm

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se possibile, il solaio va sempre isolato

solaio sopra ad un locale non riscaldato

Questo solaio divide ambiente riscaldato da ambiente non riscaldato:

  • un solaio verso un locale non riscaldato disperde di meno
  • il valore di trasmittanza termica U può essere moltiplicato per il fattore di correzione dello scambio termico (non entriamo in “sala formule” ma teniamo presente che il valore della trasmittanza si becca un Bonus pari a 0,50 se il locale è senza spifferi, altrimenti 0,80 se il locale non ha chiusure a tenuta)

Piccola parentesi: perchè questo Bonus? perchè stiamo analizzando la trasmittanza di un elemento edile che separa l’abitazione da un ambiente non climatizzato ma che però non ha proprio la temperatura dell’ambiente esterno 😉

solaio aderente al terreno

La platea di fondazione poggiante su uno strato di magrone è fredda e disperdente anche se sfrutta il beneficio termico del terreno. Molto meglio sarebbe se sotto ci fosse uno strato di isolamento termico per fondazioni 🙂 che permette di ottenere :

• una platea calda
• un’attenuazione del ponte termico del piede della muratura e dei pilastri in elevazione
• un distacco dall’umidità di risalita

solaio poggiato su igloo

i vespai areati e/o ventilati tipo igloo presentano un vero e proprio distacco fisico della struttura dal terreno e perciò si configurano a tutti gli effetti come un solaio freddo 🙁 infatti NON sfruttano i benefici termici assicurati dal sistema struttura orizzontale – suolo. Ho la vaga sensazione che nessuno ve lo abbia mai detto ma questo tipo di solaio NON può sfruttare il positivo contributo del terreno 🙁

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riassumendo:

  • un solaio sopra igloo ventilati (vespaio areato) disperde di più
  • un solaio verso igloo non ventilati disperde di meno
  • entrambe le soluzioni vengono trattate come una stratigrafia verso ambiente non riscaldato ma il valore di trasmittanza termica U del solaio verso igloo non ventilati può essere moltiplicato per il fattore di correzione dello scambio termico 

solaio sul terreno ma sospeso

Il solaio in questo caso è considerato verso l’esterno perchè le temperature all’intradosso sono pari a quelle dell’ambiente esterno. Il solaio è molto disperdente 🙁

la fondazione

Per tradizione il progetto della fondazione nasce ancora oggi freddo con la previsione di posare l’isolamento termico all’estradosso (al di sopra).

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Questa soluzione purtroppo rende necessarie una serie di dettagli esecutivi per attenuare i ponti termici derivanti da tutti gli elementi che sono in diretto contatto con al fondazione non isolata: murature, pilastri, setti, attacchi scala ecc.

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Certamente queste attenzioni sono più sentite nelle zone climatiche fredde D E F dove le temperature esterne e del terreno sono più rigide.

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E infatti, sempre per questo motivo, i limiti di trasmittanza previsti dal legislatore sono diversi:

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Noto spesso che l’ingegnere delle strutture non comunica con il termotecnico incaricato di redigere la Relazione Tecnica (ex Legge 10) dove  vengono riassunte le Caratteristiche termiche e igrometriche dei componenti opachi (muri, pavimenti, soffitti, ponti termici) e poco anche con il progettista 🙁 peccato! perchè una progettazione più integrata permetterebbe all’isolamento termico di avere un ruolo meno marginale 😉



Chi volesse incoraggiare questa mia iniziativa, lo faccia lasciandomi un commento ?


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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12 risposte a “esperto casaclima facile part #6: isolamento del solaio verso terreno”

  1. @ Gabriele

    per nastratura intendevo di fare un rompigoccia per allontanare il gocciolio dalla parete

  2. Avatar Gabriele

    I lavori del vespaio sono stati completati una parte a dicembre dell’anno scorso e una parte quella esposta a nord questa primavera. Cosa intende per nastro provvisorio? Grazie mille

  3. @ gabriele

    visto che i lavori sono recenti immagino che nel vespaio sia anche presente umidità di cantiere quindi ora con le temperature basse esterne l’aria più calda e carica di vapore uscendo condensa…
    ci vorrebbe un nastro provvisorio alle ore 6 per allontanare la goccia della condensa dall’intonaco esterno

  4. Avatar Gabriele

    salve Federico, le scrivo dalla provincia di torino per chiederle un inforazione. Questa primavera ho effettuato i lavori di ristrutturazione in una casa vecchia senza fondazioni facendo fare il vespaio areato con bocchette alte lato sud e base lato nord ed ovest. Sopra al vespaio è stato messo isolante per 20 cm e dopo riscaldamento a pavimento. La cosa strana è che inizialmente da 2 bocchette su 3 del lato sud usciva fumo e condensa e adesso esce solo da una delle 3 bocchette che si trova sotto ad una veranda

  5. @ giorgio

    non va bene:
    1 sulla platea fredda metteremo uno strato separatore che serve per impedire la risalita di umidità dagli strati inferiori e deve essere costituito da almeno un freno al vapore con Sd maggiore di 40 m
    2 gli impianti in zona fredda sono svantaggiati e inoltre passerebbero dal freddo al caldo

  6. Avatar Giorgio

    Grazie mille! E se invece si facesse una soluzione di questo tipo: platea di fondazione, corrugati e tubi idrici, XPS scanalato a coprire i tubi (quindi anziché fare XPS sotto e tubi sopra, fare il contrario), pannello radiante e massetto a basso spessore. Che gliene pare?
    Grazie mille

  7. @ Giorgio

    per scanalature nell’XPS ben fatte deve usare https://amzn.to/3s2OQ4G oppure https://amzn.to/3s2OQ4G

    ma tutto dipende dal tipo di fondazioni previste o dalla platea prevista
    ad esempio, sopra la platea fredda
    isolante sotto carico ed eventuali passaggi di impianti
    strato alleggerito per passaggi di impianti
    pannello radiante scelto
    massetto sottile per bassa inerzia

  8. Avatar Giorgio

    Grazie per la risposta! Non avevo proprio pensato alla possibilità di sostituire il sottofondo di sabbia e cemento che avevo pensato, con l’xps scanalato per accogliere i tubi. A questo punto potrei prevedere qualche cm in più di xps per compensare le scanalature e non compromettere l’isolamento. Non c’è il rischio che l’xps possa andare a fuoco, giusto??
    A suo avviso sopra l’xps, dopo avere messo una qualche barriera o freno al vapore, andrebbe posato direttamente il riscaldamento radiante (a rete o a pannello liscio tipo tacker) o vedrebbe la necessità di passare una livellina per coprire le scanalature?
    Grazie mille

  9. @ giorgio

    se la platea è fredda e disperdente verso il terreno, consiglio di eseguire un taglio termico proprio con XPS per fondazioni, scanalando a caldo l’XPS possiamo fare tracce precise per gli impianti.
    se troppi e complicati possiamo prevedere uno strato alleggerito per annegare tutti gli impianti.
    poi la stratigrafia del radiante a basso spessore perchè sia dinamico e con meno inerzia.

  10. Avatar Giorgio

    Buongiorno,
    Sto realizzando una casa su un unico piano e sto cercando di capire se ha senso mettere 8-10cm di XPS sopra il sottofondo (classico sabbia e cemento, da confermare), dato che sotto ai tubi di acqua e della corrente ci sarebbe direttamente la platea di fondazione. Sopra all’isolante mettere un sistema di riscaldamento radiante con la rete e poi massetto autolivellante a basso spessore (1cm sopra i tubi usando il PaRis slim o knauf 499). A suo avviso converrebbe prevedere un isolamento così spesso (10cm), opterebbe per qualcosa di più sottile, oppure non lo metterebbe proprio per sfruttare la regolazione del terreno?
    Grazie mille

  11. @ davide
    il pannello in idrati di silicato di calcio è perfetto per isolare l’intradosso del solaio e fino a 120mm di spessore non necessita di tassellatura se viene lasciato senza rasatura.
    in questo modo avrà anche una efficienza acustica migliorata: più fonoisolamento

  12. Nel CASO 2, ho la zona giorno con sotto interrato con garage e vari locali ripostiglio. Il solaio ha uno strato di alleggerito e poi massetto.(radiatori)
    Se isolassi con pannelli a base di silicato di calcio sul soffitto del garage, sarebbe equivalente al pannello eps? Pensavo a tale prodotto per caratteristiche anti fiamma e umidita’ .