consulenza per efficienza energetica

costruire in paglia - Materiali isolanti introvabili, facciamo un tetto isolato con la paglia 1

Materiali isolanti introvabili, facciamo un tetto isolato con la paglia

31 risposte

Un tempo i magazzini edili tenevano disponibili solo quei materiali che io nemmeno cercavo, oggi nemmeno quelli.

WANTED: EPS bianco o grigio

Il più ricercato di questi ultimi 2 mesi è stato naturalmente l’EPS in ogni sua forma, bianco o grigio non importa. Ho ricevuto così tante chiamate che ho dovuto cominciare a rispondere così: questo è uno Studio di consulenza, non un magazzino di isolanti. Intanto in molti sono andati ad acquistare pannelli isolanti in EPS all’estero (anche in Grecia) e poi questi molti hanno iniziato a scrivermi per capire come verificare qualità e conformità di questi isolanti, ovviamente per non perdere il Superbonus 110%.

conformità degli isolanti, rispetto dei CAM

In base alle attuali regole comunitarie e nazionali per gli isolanti, si deve guardare solo a quelli marchiati CE (questo per essere sicuri di avere una norma di prodotto armonizzata o un ETA (European Technical Assessment) e una DoP (dichiarazione di prestazione) con prestazioni relative al requisito “risparmio energetico e ritenzione del calore”. Ma poi c’è la caccia alla certificazione che garantisce il rispetto dei CAM, e qui il gioco si fa duro, e solo i duri riescono a trovare anche un EPD valido.

l’offerta non soddisfa la domanda

Sì, siamo passati dal problema della mancanza di spesa all’aumento della domanda così potente che l’offerta non riesce a tenere il passo. E cosa potrebbe succedere di peggio? i prezzi dell’energia stanno aumentando vertiginosamente.

Durante il covid-19 tutti i governi hanno pensato a come stimolare i consumi mentre in tutta autonomia la domanda di prodotti elettronici volava – risultato: la carenza di microchip sta colpendo la produzione industriale che non ha saputo organizzarsi e prevedere.

gli aumenti dei prezzi nelle ristrutturazioni e nuove costruzioni

Nel mondo delle costruzioni gli aumenti del prezzo di rame, ferro, acciaio, PVC e legname di conifere stanno sconvolgendo i costi degli interventi di ristrutturazione e di nuova costruzione.

Il decreto sul fondo di compensazione per il caro materiali nei bandi pubblici ha escluso il legno strutturale (nel 2021 a quota +250%). E cosa potrebbe succedere di peggio?  per il rilevamento del costo dei materiali da costruzione il Ministero riporta percentuali non riscontrabili nella realtà. Alcuni esempi:

  • tubazioni in acciaio nero senza saldatura + 23%, mentre le imprese registrano +73%
  • tubazione in polietilene ad alta densità +20% contro +47%
  • tubazione in PVC rigido + 21% contro +65%
  • corrugato per impianti elettrici +21% contro +98%
  • fili di rame +32% contro +55%
  • tubi di rame per impianti idrosanitari +16% contro +55%

materiali isolanti naturali introvabili

Mentre là fuori infuriava la burrasca dei prezzi e della mancanza di materiali isolanti io pensavo di esserne immune: la fibra di legno certamente non la sta utilizzando nessuno! Come sempre nessuno la userà nelle sue stratigrafie… invece… E cosa potrebbe succedere di peggio? vuoi fibra di legno? aspetta 4-5 mesi 🙁 🙁 vuoi sughero? aspetta 4 mesi 🙁

Purtroppo un tetto con ottime prestazioni estive 🙂 non lo puoi costruire con altri materiali isolanti, allora che fare?

materiali isolanti naturali disponibili

Se c’è chi è andato in Grecia per trovare l’EPS, noi riusciremo ad andare in campagna e trovare balle di paglia della misura che ci serve.

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La paglia è un sottoprodotto del raccolto dei cereali (segale, grano, avena o orzo), quindi, come va di moda oggi definirlo, è materiale sostenibile. L’isolamento in paglia può essere lavorato come balle o pannelli molto compressi.

Ha lunga tradizione: i primi edifici fatti in balle di paglia furono realizzati in Nebraska e la più antica casa con balle di paglia autoportante del mondo (nella piccola città di Alliance nel Nebraska) è del 1903 e questo la dice lunga sulla durabilità della paglia.

paglia per isolamento tetto

Ma io sto pensando di usare paglia nella stratigrafia del tetto e non come materiale da costruzione proprio per le sue proprietà di isolamento termico estivo, oltre che invernale s’intende.

Ora non pensate che ci basti un carico di paglia per fare il lavoro: ingegnerizzare la posa delle balle di paglia significa descrivere un metodo di costruzione per un lavoro sicuro. Quindi il progetto prevede anche tanti altri materiali accessori:

  • legno
  • ferramenta
  • nastri e membrane

Per il legno c’è subito da ricordare che il rincaro della materia prima legnosa e dei semilavorati sta creando grandi difficoltà. Improvvisamente abbiamo scoperto che dipendiamo troppo dalla materia prima straniera perchè abbiamo dimenticato da anni il legname nazionale. Chi lo sa? forse questa è la volta buona per tornare a rafforzare la nostra filiera foresta legno imprese.

Per la ferramenta c’è da dire che come sempre i magazzini edili tengono poco nulla di articoli un po’ speciali quindi non resta che ordinare direttamente al produttore con consegna in cantiere oppure per quantità piccole verificare cosa si trova on-line. Non sottovalutate l’acquisto online, non avete la più pallida idea di quanti prodotti introvabili nei magazzini siano disponibili con un click 😉

Per i nastri e le membrane, idem come per la ferramenta: meglio ordinare direttamente al produttore con consegna in cantiere oppure cercare on-line. Tazntissimi prodotti introvabili nei magazzini sono disponibili con un click 😉

come progettare un isolamento in paglia

La paglia sarà dunque un riempimento di isolante e possibilmente per la maggior parte della superficie disperdente la paglia rimarrà confezionata in balla per garantire una certa densità, che potrà essere anche ridotta nella lunghezza alla bisogna (ma è un lavoro perditempo quindi possibilmente da evitare).

In due parole dobbiamo costruire sulle falde del tetto delle librerie Billy di IKEA e riempirle di isolante, le librerie poggeranno sulla schiena naturalmente 😉 il concetto è questo:

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possiamo fare delle prove ma in ogni caso la dimensione della balla che riusciamo a trovare detterà le regole in fatto di spessore della stratigrafia e casseri in legno necessari:

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circa le possibili soluzioni per realizzare i casseri dove sistemare la paglia dobbiamo ricordare che se l’OSB può essere una soluzione pratica e con doti strutturali notevoli, per gli elementi verticali, non è così adatto come chiusura orizzontale perchè si comporta come un freno al vapore. Il pannello OSB, come ogni strato, ha un suo fattore di resistenza al passaggio del vapore equivalente (quindi ha un certo valore sd in base al suo spessore). Ecco a cosa serve una verifica igrometrica 😉

progettazione

La progettazione quindi non si limita a definire gli strati, come nel caso di un tetto normale, ma deve occuparsi anche della prefabbricazione di elementi scatolari (contenitori della paglia) o di nervature adatte al montaggio.

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Ci potrebbero tornare utili elementi in legno microlamellare che sono sfogliati di legno di conifera e abete rosso spessi 3mm incollati, ma per non usare tanto materiale legno e per limitare anche il peso senza perdere doti strutturali penserei alle travi in legno a I con interasse balla di paglia: travi ad anima sottile si chiamano.

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E lo strato di ventilazione potrebbe prevedere il fissaggio del controlistello nell’ala delle travi a I:

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costruire in paglia - Materiali isolanti introvabili, facciamo un tetto isolato con la paglia 8Se le ali della I creano un impedimento alla balla di paglia molto squadrata e con elevata densità, possiamo risolvere in anticipo:

con il materiale isolante già applicato in fabbrica sull’anima sottile possiamo ottenere la consueta sezione rettangolare bell’e pronta.

La soluzione va pensata con cura, non si può improvvisare mentre si lavora in copertura.

Qui la buona idea vale più dell’esperienza.

l’umidità

Il vapore contenuto, o che attraversa una stratigrafia, deve essere libero di uscire senza impedimenti. Ecco perchè sotto il manto di copertura ci sarà anche uno strato di ventilazione – il tetto ventilato. La paglia è permeabile alla diffusione ovviamente, il che è particolarmente vantaggioso.

Le balle di paglia sono ben pressate e il contenuto di umidità è al massimo del 15%. Se ben conservate, il rischio di muffe e infestazioni di parassiti è molto contenuto pur non contenendo additivi chimici.

le proprietà isolanti della paglia

Le proprietà di isolamento della paglia migliorano se gli steli sono perpendicolari al trasferimento di calore.

Come la fibra di legno anche la paglia garantisce 2.100 joule/kilo*Kelvin (quella di riso 1.900): quindi un’ottima capacità di accumulo di calore. Pensate che la lana di roccia garantisce solo la metà di questo valore ed è per questo che un tetto isolato con lana minerale funziona bene d’inverno ma non in estate!

Ottima capacità di accumulo di calore = ottima protezione dal surriscaldamento estivo.

Parliamo sempre di materiali naturali, buon isolamento termico e poi ci dimentichiamo che dal contadino troviamo la paglia? E non dimentichiamo le sue proprietà fonoassorbenti.

la paglia è compatibile con l’ambientale?

Se la paglia non è sostenibile, facile da smaltire e innocua per la natura e le persone allora chi? Il confezionamento e la produzione dell’isolamento in paglia necessita di poca energia primaria e in più assorbe CO2 durante la crescita.

Gli sfridi possono essere compostati o riutilizzati o usati in impianti per la produzione di biometano evitando di gettarli come macerie edili in discarica. Io la terrei per gli animali. Le galline ci farebbero l’uovo.

infiammabilità della paglia

Vogliamo parlare di infiammabilità? La paglia è classificata come B2 ed è quindi considerata normalmente infiammabile.

In Germania, la paglia soddisfa tutti i requisiti delle autorità edilizie ed è approvata come materiale isolante, ma come mai? Pur essendo normalmente infiammabile, la forte compressione priva la fiamma dell’ossigeno necessario alla combustione – un po’ come incendiare un vocabolario, non è affatto facile.


I forti aumenti dei prezzi delle materie prime non danno segni di resa, anzi mostrano rincari record. Con aumenti dei materiali in continua crescita riusciranno tutte le spinte incentivanti, bonus e superbonus vari, a nascondere il problema dei prezzi dei materiali da costruzione? il settore edile scoppierà come una bolla di sapone?

L’esaurimento delle scorte e i tempi di consegna lunghissimi sono diventati la normalità. Eppure i giornali titolano “l’edilizia vola”.

Prepariamo il paracadute o buttiamoci: la paglia è morbida 😉

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Ma Tu, te la sentiresti di cominciare l’avventura della tua casa isolata in paglia?


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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31 risposte a “Materiali isolanti introvabili, facciamo un tetto isolato con la paglia”

  1. @ annalisa

    condivido in pieno il desiderio per intervenire con materiali naturali, ma non c’è solo la paglia.
    che è fantastica, lo ammetto, ma allo stesso tempo più complicata da cantierizzare.
    non conosco la casa, ma per ragionare sulle soluzioni è fondamentale capire di cosa hanno bisogno le pareti e di cosa il tetto, poi il resto.
    per non allontanarsi troppo dalla paglia, c’è la canapa, e anche la fibra di legno. tutti materiali potenti anche contro il caldo estivo.
    io aiuto tutti

  2. Avatar Annalisa

    Salve, abbiamo letto i suoi articoli e li troviamo molto interessanti.
    Presto dovremo affrontare il restauro della nostra vecchia casa in campagna, zona Treviso, e ci piacerebbe restaurare il tetto e l’isolamento delle pareti con materiali naturali. Non abbiamo a disposizione grandi budget quindi vorremmo capire bene quali sono i passi migliori da fare e su che materiali orientarci. L’uso della paglia ci piacerebbe molto, ma qui in zona non conosciamo nessuno che sappia consigliarci sull’argomento o che ci possa aiutare a installare questo tipo di materiale. Lei potrebbe aiutarci?
    Grazie

  3. @ pietrina

    ho risposto alla sua richiesta. controlli anche nello spam !

  4. Avatar pietrina latino
    pietrina latino

    Sono strabiliata da poter fare un tetto con le balle di paglia.Vorrei sapere se e’ possibile poterlo fare su un tetto in cemento armato. Avrei bisogno di una consulenza grazie attendo pietrina

  5. @ roberto

    bisognerebbe fare il calcolo preciso per conoscere le ore di sfasamento ottenibili, ma le posso anticipare che con 25cm di fiocchi avrà risolto solo il problema invernale e non quello estivo.
    deve tenere conto che i fiocchi di cellulosa sono ottimi contro il caldo, ma con l’insufflaggio la densità resta molto bassa.
    per non fare calcoli, preveda almeno il doppio o 40cm che comunque non costeranno mai il doppio 😉

  6. Avatar Roberto Braschi
    Roberto Braschi

    Si confermo che in estate il primo piano si riscalda molto velocemente. La zona climatica è D mentre il pavimento della soffitta è costituito di tavelloni il cui spessore dovrebbe aggirarsi sugli 8 cm, dalla botola misuro circa 10 cm tra soffitto della stanza abitata e il pavimento soffitta. (Il tetto soprastante non è isolato, ma costituito soltanto da una guaina impermeabilizzante, tegole e massetto).

  7. @ roberto

    prima di decidere, anche se non conosco la sua zona climatica e se il piano sottostante si surriscalda facilmente d’estate, bisognerebbe conoscere la tipologia e lo spessore del solaio che divide sottratto da ambiente abitato.

  8. Buongiorno ing. sono riuscito a trovare una ditta che è in grado di realizzare un insuflaggio di cellulosa per il pavimento del mio sottotetto. Per uno spessore di 25 cm (mi hanno garantito che non dovrebbe cascarmi il soffitto addosso) verrebbe a costare 50 €/m2. Il lavoro a prima vista mi sembrerebbe abbastanza banale poichè si accede al centro del tetto tramite botola, si stende il tubo lungo delle scale e poi si tratta di stare a perdere un pò di tempo a distribuire la mitica cellulosa in tutte le parti della soffitta, la macchina che pompa la cellulosa dovrebbe stare fuori casa. Ci potrebbe stare come prezzo 50€/m2 per la vostra esperienza?

  9. @ carlo

    ottimo fondo la canna palustre per l’intonaco!

    ho visto che per tradizione in Portogallo (forse manca la canna palustre per via del clima) le pareti a secco venivano costruite con tavole quasi accostate messe in piedi e orizzontalmente venivano inchiodati tanti listelli portaintonaco (secondo me con passo anche di 3-4cm e oltre).
    hanno funzionato per decenni… e noi senza “rete” ci sentiamo persi 😉

  10. Dimenticavo di menzionare che nella stratigrafia della parete, tra la paglia e l’intonaco esterno, c’è uno strato di canna palustre da 1 cm.

  11. @ carlo

    se lo spessore della paglia è 36 cm possiamo calcolare il valore Sd così 2,00 * 0,36 = 0,72

    e comunque sll’esterno per preservare la muratura e garantire più durabilità all’intonaco, è sempre preferibile utilizzare calce idraulica naturale.
    la calce idraulica naturale NHL 3,5 è più morbida e penso più adatta che la NHL 5

  12. L’edificio è nelle colline delle campagne vicino Jesi (AN).
    Lo spessore della paglia è 36 cm. nelle parti non strutturali e 32 cm. nelle parti strutturali, in quanto in queste ultime sul lato interno c’è uno strato di legno da 4 cm.

  13. @ carlo

    beato chi può lavorare e costruire con la paglia!
    dunque,

    l’intonaco interno, che in questo caso è in argilla è anche lo strato di tenuta all’aria, quindi la mia unica preoccupazione sarebbero le scatolette elettriche o altri passaggi impiantistici che è sempre meglio non posizionare sulle pareti perimetrali

    la parete in paglia,
    non è descritta nello spessore e quindi è impossibile definire il valore Sd (cioè la resistenza al passaggio del vapore) che si ottiene moltiplicando il valore µ per lo spessore del materiale,
    e né il contadino vicino avrà fornito una scheda tecnica…

    ritengo accettabile riferirsi alla paglia con una Resistenza alla diffusione del vapore acqueo ? pari a 2,00
    e immaginando uno spessore di 45cm …
    possiamo calcolare il valore Sd così 2,00 * 0,45 = 0,90

    direi che siamo salvi 🙂
    il valore Sd 0,90 dello strato in paglia e più alto del valore SD pari a 0,675 dell’ intonaco esterno in calce idraulica naturale con spessore 4,5 cm

    in che zona sorge l’edificio?

  14. Dobbiamo fare un intonaco esterno in calce idraulica naturale con spessore 4,5 cm. ed un mu pari a 15. La coibentazione interna è in paglia e l’intonaco interno è in argilla. Utilizzando la formula da lei esposta verrebbe un valore SD pari a 0,675. Non è troppo elevato ?

  15. @ fabrizio

    il primo passo da fare prima di fantasticare su soluzioni di isolamento termico del solaio sottotetto è scoprire il carico permanente che può sopportare il solaio esistente in kg/mq

    solo in questo modo si può proseguire e valutare diverse stratigrafie.

    un massetto alleggerito potrebbe appesantire troppo e poi sarebbe un’operazione bagnata, quindi è da preferire un materiale sfuso per un riempimento e fare una quota.
    ma come detto, prima scoprire il carico permanente

  16. Avatar FABRIZIO
    FABRIZIO

    Salve Sampaoli, devo isolare un vecchio sottotetto accessibile di 80 mq (altezza 1,5 mt al colmo) che ha un solaio in tabelloni inseriti in longherine di spessore “inesistente” (10-15 cm). Sto pensando ad un “fai da te” con balle di paglia. Ma ci sono tubazioni per cui penso di dover livellare il solaio con un massetto.
    Vengo a due domande:
    1) ha senso usare per il massetto (circa 15 cm) argilla espansa per pavimenti a secco PAVILeca (?=0,09 W/mK, 400 kg/m³, J/kgK 1000)? Oppure suggerisce qualcosa di meglio e più economico?
    2) come posso “trattare” le balle di paglia da appoggiare sul massetto per evitarne deterioramento ed aggressione parassiti? Immergerle in calce idrata liquidissima e farle asciugare prima della posa? Od in che altro modo?
    Le sarei grato se potesse suggerirmi articoli o bibliografia in merito.
    Grazie

  17. @ roberto

    troppa ignoranza nel settore, come se la scelta dei materiali fosse un’opinione.

  18. Avatar Roberto

    Lo spessore delle travi in cemento è 22.2 cm la larghezza sarà 12 cm all’incirca non l’ho misurato.
    La cosa più semplice diventa a questo punto andare sull’insuflaggio di cellulosa. L’unico dubbio da sciogliere è sullo strato tollerabile dal solaio. Proverò ad informarmi da qualche esperto anche se ho un po’ paura a fare questa domanda, speriamo bene. Grazie mille ing per adesso.

  19. Avatar Roberto

    Le travi hanno una profondità utile da riempire di 22.2 cm saranno larghe circa 12 cm non saprei di preciso.
    Comunque mi pare di capire che la cellulosa può essere una buona soluzione, l’unica valutazione rimasta da fare è capire quanto spessore può reggere il solaio alla luce del 10 Kg/m2. Grazie mille ing. Purtroppo nella mia zona non ho trovato nessuno che crede nei materiali di origine naturale purtroppo credo ci sia troppa ignoranza nel settore, come se la scelta dei materiali fosse un’opinione.

  20. @ roberto

    nel sottotetto riusciamo a far salire i pannelli, ma non lastre di OSB per esempio, quindi bisognerebbe tassellare i pannelli (difficile) o ripiegare su listelli in abete da ancorare alle travi (la cui profondità non mi detto)

    ATTENZIONE io parlavo di 10kg/mq e non m3

    un tentativo va fatto! anche perchè insufflare è più facile che posare pannelli all’intradosso delle falde + freni al vapore ecc

  21. Avatar Roberto

    L’accesso alla soffitta è garantito da una botola di 50 x 66 cm con una diagonale di 77 cm.
    Comunque 10 kg/m3 non sono molti, mi pare la lana di vetro sia 20 kg/m3 ed i soffitti non sono crollati :).
    Sicuramente un altro stato di 10 cm di cellulosa non dovrebbe gravare troppo. Una valutazione dei carichi un geometra può essere in grado di farla? Ho un po’ paura a chiedere, che sono tutti impegnati di questi tempi… Ma un tentativo potrei farlo, male che vada mi mandano a quel paese.

  22. @ roberto

    nulla è facile nella vita. è comune che il solaio del sottotetto non possa essere caricato, purtroppo.
    quindi sarebbe anche inutile chiamare un tecnico per farsi calcolare il carico permanente ammissibile.

    circa le falde, quel passo 75cm non aiuta la posa di pannelli e poi bisogna tenere conto delle misure reali dell’accesso al sottotetto per immaginare i materiali da salire…

    la lana di vetro anche se in doppio strato raggiunge i 100mm di spessore non può far nulla contro il surriscaldamento estivo.
    aggiungere l’insufflaggio di fiocchi di cellulosa comporterebbe un peso di circa 10kg/mq… ma con risultati eccezionali

  23. Avatar Roberto

    Si effettivamente potrebbe essere più semplice in quel punto solo che ascoltando i tecnici ho messo 2 strati incrociati di materassini di lana di vetro imbustata da 5 cm ciascuno. Per l’inverno devo dire che funzionano, ma per l’estate non mi pare proprio. Dato che al di sotto della lana di vetro si trovano delle travi di cemento e delle tavelle molto sottili non calpestabili, avrei paura a caricare con troppo peso i soffitti delle stanze sottostanti. Magari potrebbe essere una buona idea insufflare cellulosa al di sotto della lana di vetro per riempire le cavità. Oppure rivestire dall’ interno le falde del tetto.
    Il tetto è esattamente composto da tegole appoggiate su una guaina impermeabilizzante e un massetto di cemento armato, il tutto viene sorretto da travi in cemento distanti circa 75 cm.
    Le stanze sottostanti la soffitta sono alte 2.70 MT e non posso abbassarmi ulteriormente.
    Le pareti dalla casa sono composte da pietra misto a masselli d’Arno, spessore 40 cm.
    Non ho il cappotto, l’ unica cosa è che ho riempito gli sguanci dei muri sotto le finestre per evitare ponti termici.
    Le finestre sono nuove, fortunatamente ho l aria condizionata, mi piacerebbe appunto avere meno caldo che mi arriva da sopra.

  24. @ roberto

    è proprio così: per isolare il tetto dall’interno i tecnici tutti consigliano EPS, Xps, lana di vetro ecc.. Nemmeno io me lo spiego – non tutti vogliono fare lavori da tre soldi che d’estate ti fanno pentire di averli spesi.

    se le falde del tetto presentano travi in cemento e tavelloni in laterizio probabilmente all’esterno c’è una cappa di 4-5cm e una guaina impermeabilizzante sotto al manto di copertura. dico così, ma in realtà non conosco lo stato di fatto…
    dunque l’idea è di salire nel sottotetto e lavorare sulle falde all’intradosso.

    non sarebbe più facile (ed efficace) isolare il solaio piano del sottotetto?
    e le pareti? sono già isolate?

  25. Avatar Roberto

    Buonasera, osservando i campi coltivati a grano ho avuto la sensazione che forse la paglia potrebbe essere la via giusta per poter isolare il tetto in un periodo folle causa crisi materie prime e superbonus. Ho ristrutturato casa lo scorso anno, le finestre mi sono arrivate con un anno di ritardo. Non ho usufruito del superbonus ma mi sono accontentato dei bonus ordinari. In estate in città le temperature estive vanno alle stelle e l unico intervento che mi è rimasto da fare è isolare il tetto dall’interno. I tecnici di zona tutti consigliano EPS, Xps, lana di vetro ecc.. forse per la facilità di posa forse per i costi… Non saprei. Che voi sappiate esistono ditte che producono pannelli di paglia compressa adatti ad isolare le falde del tetto dall’interno? Vorrei trovare una soluzione ad incastro sfruttando le gole delle travi di cemento che sorreggono il tetto, più magari studiare un modo per rifinire l isolamento di tali travi.

  26. Sprecata non direi. Sicuramente non usata per questi scopi.

  27. In Pianura Padana ogni anno si producono migliaia di tonnellate di paglia da diverse coltivazioni. E’ davvero una risorsa preziosa sprecata

  28. @ vincenzo

    quindi non stiamo optando per una finestra in paglia 😉
    come posso risponderle sulla scelta PVC o Legno Alluminio? è una questione di capitale. se posso spendere di più ben venga un serramento Legno Alluminio.
    inutile ripetere che la vera differenza la fa la posa:
    – i materiali che si utilizzeranno nella posa
    – il dettaglio esecutivo del foro serramento sui 4 lati

  29. @ matteo

    no, non si possono posare isolanti con collanti e temperature troppo rigide. basta leggere la scheda tecnica per vedere le temperature di utilizzo: solitamente tra i +5°C e i 25°C

    idem per la rasatura armata sul lato esterno del cappotto

  30. Avatar Matteo Binaschi
    Matteo Binaschi

    Bella la paglia! E davvero tutti i prezzi e i tempi in rialzo. Ma, mi chiedo, fare il cappotto con eps a dicembre/gennaio si può? Non fa troppo freddo?

  31. Avatar Vincenzo

    Buona sera Sig.Sampaoli vorrei un consiglio ho intenzione di sostituire gli infissi e dopo una ricerca sono orientato per l’azienda Internorm ma sono indeciso per la scelta del materiale PVC o Legno Alluminio lei cosa mi consiglia ?
    In attesa di una risposta la ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
    Cordiali Saluti