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Sottotetto, lana di roccia, freno al vapore e altre favole

7 risposte

Non sono pochi quelli che si ostinano a isolare il sottotetto con lana di roccia. E questi molti sono anche quelli ossessionati dalla necessità di un freno al vapore.

Questa volta evito il pippone e vado al punto! anzi ai punti! perchè sono 2:

  1. scelta del materiale isolante
  2. necessità di un freno al vapore

Non hai tempo di leggere l’articolo? vai al VIDEO

Parliamo di lana di roccia a bassa densità, rivestita su un lato da un foglio di carta kraft politenata con funzione di freno vapore (agli amanti dell’ Accademia della Crusca confermo che NON SI DICE freno vapore, ma freno al vapore).

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Prodotto concepito per l’isolamento termico ed acustico dell’ultimo solaio in sottotetti non abitabili.

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Nota per gli amanti della lana di roccia o della lana di vetro, insomma delle fibre artificiali vetrose (FAV), impavidi,  e fiduciosi nella non pericolosità delle fibre di questi materiali:

  • saltate il punto 1, e passate al punto 2 (necessità di un freno al vapore) 😉

1) scelta del materiale isolante

Chi sa molto poco di materiali isolanti cade facilmente nella trappola della lana di roccia per l’isolamento termico del solaio del sottotetto.

99 volte su cento la stessa soluzione viene anche suggerita da professionisti o addetti ai lavori, quindi chi ci casca non deve sentirsi né solo e né incompetente!

E’ il produttore stesso che tende la trappola 🙁 proprio perchè scrive in bella vista:

‘La facilità di trasporto e di posa del
prodotto lo rendono particolarmente
adatto per applicazioni “fai da te’”…

Chi la compra non può pensare altro che aver fatto bene:

  • facile da trasportare 🙂
  • facile da posare 🙂
  • adatto al fai da te 🙂

Ma attenzione! non dobbiamo credere alle favole:

  • facile da trasportare non è 🙁 (le confezioni non sono sigillate, quindi durante il trasporto in auto privata l’abitacolo rischia di essere contaminato con fibre che si staccano dai 2 lati aperti 😐
  • facile da posare non è 🙁 perchè devo usare protezioni integrali e devo attraversare con le confezioni l’abitazione 😐
  • adatto al fai da te non è 🙁 perchè raramente un privato può disporre di attrezzatura idonea come un  purificatore d’aria da cantiere (ad esempio questo) 😐

ottenere comfort estivo

Chi si è già informato un po’ investendo del tempo nella ricerca dei materiali isolanti, ha già capito che se tutti gli isolanti isolano dal freddo, solo pochi isolano anche dal caldo.

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E chi si ricorda che un buon materiale isolante contro il surriscaldamento estivo è un isolante con

  • elevata densità
  • ed elevato calore specifico

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immediatamente capisce la fregatura:

  • impossibile ottenere un notevole comfort estivo 🙁 🙁 🙁
  • anche con spessori elevati la casa diventerà comunque un forno d’estate:

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Basta leggere queste 2 caratteristiche e lo capisce anche un non ingegnere:

  • Densità solo 26 kg/m3
  • Calore specifico solo 1030 J/(kgk)

fidarsi ciecamente del rivenditore

Che dire? Sempre occhi aperti prima di acquistare qualcosa! Meglio non fidarsi ciecamente del rivenditore… lui deve essere fedele a chi gli dà la biada 😉 difficilmente riuscirà a dirvi “questa biada non è buona” 😉

Lo so anch’io che la nuova generazione di lana minerale non è più considerata cancerogena… lo IARC non ha riconosciuto come cancerogena la lana di roccia: ha inserito le lane minerali nel gruppo 3 “non classificabile come cancerogeno per gli esseri umani”, quindi solo per questa “chiamiamola incertezza” mai e poi mai me la porterei in casa!

Se proprio la vuoi, la trovi anche su Amazon 😐 almeno non ti sporchi la macchina 😉

2) necessità di un freno al vapore

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Nella scheda tecnica si legge:

Controllo del vapore: la carta
kraft politenata che ricopre un
lato del feltro svolge la funzione
di freno vapore…

E’ la giornata delle favole questa 🙂

a che cavolo mi serve questa carta kraft con funzione di freno vapore?

In alcune descrizioni del rotolo ho letto addirittura quanto segue:

“Il materasso è già dotato di freno barriera al vapore in carta kraft politenata da lasciare rivolta verso il basso , ovvero tra solaio e lana minerale.” … c’è da chiedersi se sia dotato di freno barriera al vapore, di freno al vapore o di barriera al vapore??? E’ chiaro che chi scrive non sa cosa sta scrivendo 🙁

Avete ancora un po’ di pazienza per capire se esista o no la necessità di un freno al vapore? Chi ha già letto qualcosa sui tetti in legno ha scoperto la necessità di un freno al vapore sul lato caldo dell’isolante.

E’ così infatti! devo gestire la spinta di vapore che dall’ambiente riscaldato va verso l’esterno attraversando l’isolante. Quindi freno il vapore!

Se costruisco una casa in legno, con pareti in legno, anche qui farò attenzione nel gestire la spinta di vapore che dall’ambiente riscaldato va verso l’esterno.

Se costruisco una casa in modo tradizionale non avrò la necessità di un freno al vapore! Perché?

Perché sarà l’intonaco interno a comportarsi come un freno al vapore! La tonaca del muro è il mio freno al vapore 😉

Se decido di isolare il solaio del mio sottotetto salendo attraverso la botola per poggiare l’isolante non ho necessità di un freno al vapore! L’intonaco del soffitto è già il mio freno al vapore 🙂

sbagliare costa caro

Chi si rende conto troppo tardi dell’acquisto sbagliato  cosa può fare? Nulla, se non affrontare lo smaltimento di tutto il materiale 🙁

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Buone riflessioni a tutti


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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7 risposte a “Sottotetto, lana di roccia, freno al vapore e altre favole”

  1. @ eros

    immagino la situazione.
    se vuole prendersi ancora del rischio e non usare un freno al vapore specifico, può puntare sui pannelli in canapa.
    la decisione va però presa dopo aver esattamente capito come sono fatte e impermeabilizzate le falde

  2. Buonasera,complimenti per i suoi consigli!Sono un Hobbista,15 anni fa avevo “rivestito” in intradosso la mia mansarda con materiale termoriflettente over foil tra un travetto e l’altro con camera di 4 cm e infine perline di 2 cm.Negli ultimi tempi ho notato condensa,causata principalmente da utilizzo asciugatrice e poco ricambio aria da parte di mia moglie.Ho aperto il tutto e trovato il perlinato sotto tegola bagnato in molti punti.Ho smontato tutto…vorrei perlinare nuovamente per ragioni estetiche,ma non saprei che isolante inserire tra i travetti,la mia paura e’ di creare punti chiusi con stagno di condensa e rovinare il perlinato sotto tegola.Cosa consiglia?grazie mille
    Cordiali saluti,Eros da Milano provincia

  3. @ luigi

    conviene stendere un freno al vapore sul pavimento del sottotetto se questo solaio presenta crepe o fessure, nel senso che l’aria calda dell’ambiente riscaldato riesce a fuggire nel sottotetto.
    Il fattore di resistenza alla diffusione del vapore del poliuretano è ?= 30-150

  4. Salve. Riferendomi alla frase sopra riportata cioè che la soletta o solaio è già un freno al vapore,descrivo la mia situazione. Casa in montagna,piccolo Borgo a 1100 m. Sto ricoprendo di pannelli di poliuretano il pavimento della mansarda (che è solo deposito), non riscaldata, fredda perché il tetto non isolato termicamente,con travi e assi maschiate fatto alla veloce ,fine anni 80. Al piano di sotto due camere da letto,contigue e riscaldate. Assenza di cappotto esterno per tutta la casa. Il solaio è costituito da travi fatte a sez. Trapezio con le pietre incementate in mezzo. Visto che sono ancora in tempo,conviene stendere barriera di vapore sul pavimento mansarda, prima di sovrapporre 4 strati di pannelli da 2cm l uno? Naturalmente i pannelli sono messi sfasati e graduati per coprire le giunte sottostanti. Grazie

  5. @ francesco
    può fare questo intervento.
    immagino che sotto ci sia un sottotetto non abitabile. questo si surriscalderà perchè il poliuretano non è un campione in sfasamento termico estivo

  6. Avatar Francesco Bonato
    Francesco Bonato

    Buongiorno
    Sto pensando di ristrutturare casa. Per il tetto pensavo si far togliere i coppi e mettere dei pannelli sandwich in alluminio&poliuretano, grecati dove andranno i pannelli solari, sagomati in finto coppo per il restante.
    Il tetto, in muratura, attualmente senza guaina sotto ai coppi,(vedo delle travi in cemento, le tavelle in laterizio e la gettatina di cemento sopra tra tavelle e coppi di 5/6 cm circa)
    Premesso che non ho competenza in materia, volevo, se possibile un consiglio.

    Grazie
    Francesco

  7. Aspettavo da tempi un articolo simile, anche se ero già arrivato a queste conclusioni tramite gli altri articoli del suo blog. Se mi sono stoppato all’ultimo dall’acquistare questi rotoloni è solo grazie a lei.

    In precedenza mi ha salvato dall’acquisto di un Deumidificatore con l’articolo del punto di rugiada interno ed esterno.

    Adesso sto cercando di isolare il solaio del sottotetto con pannelli in fibra di legno ad alta densità (zona climatica D). Le zone più difficili da coprire le coprirò con sughero in granuli.

    Rispetto ai rotoloni avrò sicuramente
    – più spesa (almeno il triplo)
    – più tempo d’installamento

    Ma al tempo stesso avrò
    – non solo isolamento invernale ma anche estivo (che sarà sempre di più una necessità, l’investimento si ripagherà tutto l’anno e non solo d’inverno)
    – ambiente più salubre e gestione passiva anche dell’umidità
    – solaio calpestabile e quindi valore aggiunto alla casa

    Secondo me il gioco vale la candela.

    Non riesco solamente a capire come e se è possibile portare in detrazione l’acquisto dei materiali trattandosi di un lavoro fai da te. Ma questo non mi fermerà dall’effettuare il lavoro.