Non sono pochi quelli che si ostinano a isolare il sottotetto con lana di roccia. E questi molti sono anche quelli ossessionati dalla necessità di un freno al vapore.
Questa volta evito il pippone e vado al punto! anzi ai punti! perchè sono 2:
- scelta del materiale isolante
- necessità di un freno al vapore
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Parliamo di lana di roccia a bassa densità, rivestita su un lato da un foglio di carta kraft politenata con funzione di freno vapore (agli amanti dell’ Accademia della Crusca confermo che NON SI DICE freno vapore, ma freno al vapore).
Prodotto concepito per l’isolamento termico ed acustico dell’ultimo solaio in sottotetti non abitabili.
Nota per gli amanti della lana di roccia o della lana di vetro, insomma delle fibre artificiali vetrose (FAV), impavidi, e fiduciosi nella non pericolosità delle fibre di questi materiali:
- saltate il punto 1, e passate al punto 2 (necessità di un freno al vapore) 😉
1) scelta del materiale isolante
Chi sa molto poco di materiali isolanti cade facilmente nella trappola della lana di roccia per l’isolamento termico del solaio del sottotetto.
99 volte su cento la stessa soluzione viene anche suggerita da professionisti o addetti ai lavori, quindi chi ci casca non deve sentirsi né solo e né incompetente!
E’ il produttore stesso che tende la trappola 🙁 proprio perchè scrive in bella vista:
‘La facilità di trasporto e di posa del
prodotto lo rendono particolarmente
adatto per applicazioni “fai da te’”…
Chi la compra non può pensare altro che aver fatto bene:
- facile da trasportare 🙂
- facile da posare 🙂
- adatto al fai da te 🙂
Ma attenzione! non dobbiamo credere alle favole:
- facile da trasportare non è 🙁 (le confezioni non sono sigillate, quindi durante il trasporto in auto privata l’abitacolo rischia di essere contaminato con fibre che si staccano dai 2 lati aperti 😐
- facile da posare non è 🙁 perchè devo usare protezioni integrali e devo attraversare con le confezioni l’abitazione 😐
- adatto al fai da te non è 🙁 perchè raramente un privato può disporre di attrezzatura idonea come un purificatore d’aria da cantiere (ad esempio questo) 😐
ottenere comfort estivo
Chi si è già informato un po’ investendo del tempo nella ricerca dei materiali isolanti, ha già capito che se tutti gli isolanti isolano dal freddo, solo pochi isolano anche dal caldo.
E chi si ricorda che un buon materiale isolante contro il surriscaldamento estivo è un isolante con
- elevata densità
- ed elevato calore specifico
immediatamente capisce la fregatura:
- impossibile ottenere un notevole comfort estivo 🙁 🙁 🙁
- anche con spessori elevati la casa diventerà comunque un forno d’estate:
Basta leggere queste 2 caratteristiche e lo capisce anche un non ingegnere:
- Densità solo 26 kg/m3
- Calore specifico solo 1030 J/(kgk)
fidarsi ciecamente del rivenditore
Che dire? Sempre occhi aperti prima di acquistare qualcosa! Meglio non fidarsi ciecamente del rivenditore… lui deve essere fedele a chi gli dà la biada 😉 difficilmente riuscirà a dirvi “questa biada non è buona” 😉
Lo so anch’io che la nuova generazione di lana minerale non è più considerata cancerogena… lo IARC non ha riconosciuto come cancerogena la lana di roccia: ha inserito le lane minerali nel gruppo 3 “non classificabile come cancerogeno per gli esseri umani”, quindi solo per questa “chiamiamola incertezza” mai e poi mai me la porterei in casa!
Se proprio la vuoi, la trovi anche su Amazon 😐 almeno non ti sporchi la macchina 😉
2) necessità di un freno al vapore
Nella scheda tecnica si legge:
Controllo del vapore: la carta
kraft politenata che ricopre un
lato del feltro svolge la funzione
di freno vapore…
E’ la giornata delle favole questa 🙂
a che cavolo mi serve questa carta kraft con funzione di freno vapore?
In alcune descrizioni del rotolo ho letto addirittura quanto segue:
“Il materasso è già dotato di freno barriera al vapore in carta kraft politenata da lasciare rivolta verso il basso , ovvero tra solaio e lana minerale.” … c’è da chiedersi se sia dotato di freno barriera al vapore, di freno al vapore o di barriera al vapore??? E’ chiaro che chi scrive non sa cosa sta scrivendo 🙁
Avete ancora un po’ di pazienza per capire se esista o no la necessità di un freno al vapore? Chi ha già letto qualcosa sui tetti in legno ha scoperto la necessità di un freno al vapore sul lato caldo dell’isolante.
E’ così infatti! devo gestire la spinta di vapore che dall’ambiente riscaldato va verso l’esterno attraversando l’isolante. Quindi freno il vapore!
Se costruisco una casa in legno, con pareti in legno, anche qui farò attenzione nel gestire la spinta di vapore che dall’ambiente riscaldato va verso l’esterno.
Se costruisco una casa in modo tradizionale non avrò la necessità di un freno al vapore! Perché?
Perché sarà l’intonaco interno a comportarsi come un freno al vapore! La tonaca del muro è il mio freno al vapore 😉
Se decido di isolare il solaio del mio sottotetto salendo attraverso la botola per poggiare l’isolante non ho necessità di un freno al vapore! L’intonaco del soffitto è già il mio freno al vapore 🙂
sbagliare costa caro
Chi si rende conto troppo tardi dell’acquisto sbagliato cosa può fare? Nulla, se non affrontare lo smaltimento di tutto il materiale 🙁
Buone riflessioni a tutti
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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