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isolamento contro il caldo - La ricetta segreta per proteggerti dal caldo estivo! 1

La ricetta segreta per proteggerti dal caldo estivo!

22 risposte

Se non disponiamo di un software che calcola la stratigrafia per noi e sputa fuori lo sfasamento in ore, ma disponiamo solo delle schede tecniche dei materiali isolanti, quali valori dobbiamo guardare per ottenere il massimo sfasamento termico possibile? Ecco la ricetta segreta per proteggerti dal caldo estivo! 🙂

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come scegliere i materiali isolanti contro il caldo estivo

Pubblico ancora una volta questo articolo perchè mi sembra che non tutti capiscano come scegliere i materiali isolanti per proteggersi dal caldo estivo, e cosa dire al proprio progettista quando si parla di aspetti così importanti:

il caldo estivo!

Se hai in mano solo delle schede tecniche di materiali, non preoccuparti, ti spiego io cosa cercare!

isolamento contro il caldo - La ricetta segreta per proteggerti dal caldo estivo! 2

Per ottenere il massimo sfasamento, ovvero per far sì che il calore ci metta più tempo a passare, devi scegliere materiali che abbiano:

  1. tanta densità… più è pesante, meglio è (cerca kg/mc)
  2. un bel calore specifico alto, espresso in J/kgK (o capacità termica massica) che ci indica quanto calore è necessario fornire per modificare la temperatura di un’unità di massa di una certa sostanza ;)(è come se volessimo scoprire se il materiale sia goloso di calore e ne volesse sempre di più!)

cosa c’è scritto sulle schede tecniche

Le schede tecniche sono il libretto d’istruzioni dei materiali. Ecco i valori da controllare:

  1. alto Calore specifico (J/kgK) vuol dire che resiste meglio al calore
  2. alta Densità (kg/m³) vuol dire che sarà più bravo a resistere al calore

Immagina le ottime prestazioni che può offrire un pannello in fibra di legno, ad alta densità (150 kg/m³) con calore specifico di 2400 J/kgK. Uno scudo che protegge la tua casa dal sole 🙂

isolamento contro il caldo - La ricetta segreta per proteggerti dal caldo estivo! 3

Invece, un pannello di EPS, che è molto più leggero (30 kg/m³) e ha un calore specifico più basso (1400 J/kgK), sarà come un ombrellino sottile che non farà granché contro il caldo 🙁

la ricetta segreta per proteggerti dal caldo estivo

Ed eccoci finalmente al trucco finale per non sbagliare tutto l’isolante che devi acquistare: la capacità termica volumica 😉

Per proteggerti bene dal caldo, serve un materiale con alta capacità termica volumica. Questa si calcola facilmente moltiplicando il calore specifico per la densità del materiale:

facciamo insieme il calcolo

Prima di tutto trasformiamo i 2.400 J/kgK in 0,666 Wh/kgK, dividendo per 3600… il valore diventa in Watt ora.

  1. Fibra di legno: 0,666 Wh/kgK * 150 kg/m³ = 100 Wh/m³
  2. EPS: 0,389 Wh/kgK * 30 kg/m³ = 12 Wh/m³

Questi Wh ci stanno raccontando quanto calore deve ricevere il materiale che ho messo nella stratigrafia per salire di 1° Kelvin. Quanti Wh devo fornire !!!

Effetto Wow! La fibra di legno è quasi 10 volte più potente dell’EPS per proteggerti dal caldo. Quindi, se devi costruire un tetto o una parete che sia molto resistente al calore, scegli la fibra di legno 🙂


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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22 risposte a “La ricetta segreta per proteggerti dal caldo estivo!”

  1. @ ste

    prima di progettare è indispensabile conoscere il carico permanente che la struttura del tetto può sopportare.
    oppure prevedere dei rinforzi nel sottotetto.
    ma tutto prende un senso se si conosce la destinazione d’uso reale futura, o dei sogni

  2. @ Federico Sampaoli
    Ho pensato al pannello da 110/140kg/m3 ma siamo stati cauti nella simulazione non sapendo quanto il tetto, non essendo recente, possa supportare come pesi (Il tetto considerando l’inclinazione sarà 110mq su base quadrata e poggia oltre che sulle pareti perimetrali su 3 travi da 20-25cm di diametro con i travetti che scendono sulle falde ogni 50 cm da 10cm x 7cm) fossi sicuro che non c’è problema di peso metterei sicuramente i pannelli da 110kg m3
    Sicuramente gli oscurante per le VELUX sono in programma.
    Per eliminare l’apporto solare in estate.

  3. @ ste

    60kg/mc significa pannello morbido: dunque ottenere sfasamento adeguato significa aumentare molto lo spessore.
    meglio pannelli rigidi ad alta densità 😉
    dopo aver progettato un ottimo sfasamento servirà sempre la ventilazione notturna e l’ombreggiamento dei Velux (non esistono ambienti senza scambio termico che rimangono a temperatura stabile)

    in inverno invece, qualsiasi isolante aiuta sempre. sempre che ci sia una fonte di riscaldamento! o almeno il sole che entra dai Vleux.

    sfruttare il link amazon a sostegno del BLOG significa aprire il link (affiliato) e fare l’acquisto entro 24h mi pare, senza chiudere la pagina, ma anche saltando su altre pagine dalla prima aperta con il link. ad esempio: https://amzn.to/3yRkm94

    e grazie!

  4. Ma parlando in parole povere per spiegarlo a mio padre, se nella sua casa attuale dove ha un tetto con solo 16 pannelli fotovoltaici posti sulla falda est, cementegole poste direttamente sui travetti e un rivestimento interno di compensato di 4mm, con 4 Velux 55×98 per fare entrare la luce ora si ritrova 37/38° (con tutto chiuso, mentre 30/32° facendo ventilare con le velux aperte) se dovesse mettere una fibra di legno da 60kg/m3 per 10cm di spessore e poi richiudere con i pannelli in compensato avrebbe dei benefici quantificabili in qualche grado meno in estate e qualche grado più in inverno (6/7°) ?
    P.S. per darle un po di supporto ho visto che si può sfruttare il link amazon, ma io ho modi di capire se ho fatto la procedura corretta per fornirle la percentuale? Grazie e scusi il disturbo. Rinnovo i complimenti per questo lavoro. Appena possibile cercherò di donare qualcosa.

  5. @ massimiliano

    certo che migliora! non che il materiale cambi di caratteristica, ma ne dispongo di più.

    se uma tavola di legno non regge il peso, ne metto una sopra all’altra 😉

  6. Avatar Massimiliano Zaganelli
    Massimiliano Zaganelli

    Buongiorno Sig. Sampaoli,
    ho confrontato la capacità termica volumica di una fibra di legno e di un materiale sfuso come la perlite ed il risultato è di 80Wh/m3 contro 27Wh/m3

    Lo spessore di materiale, può migliorare questo dato ?

    Grazie Mille

    Massimiliano

  7. @ ste

    sembra che proporre la soluzione più scadente, economica, e anche sbagliata rispetto al clima, sia l’idea vincente per fare il lavoro 🙁

  8. Grazie per queste spiegazioni, con chiunque si parli di isolamento consiglia solo EPS non considerando che io mi voglio proteggere dal caldo estivo e non dal freddo, dato che di freddo a Como non ne fa più manco d’inverno

  9. @ giuseppe

    sostieni questo canale di informazione libero & imparziale: https://espertocasaclima.com/#support

    se siamo in zona climatica F possiamo lavorare anche solamente con pannello flessibile, se in doppio strato meglio usare sempre lo stesso spessore per evitare sfridi.
    mai posare una barriera al vapore!
    se esiste rischio di qualche infiltrazione meglio scegliere la canapa e nelle zone dove è scomodo tagliare meglio versare un sacco di perlite sfusa.

  10. Avatar giuseppe gilletti
    giuseppe gilletti

    La casa si trova in Piemonte 500 m s.l.m. zona climatica F.
    Grazie alla sua consulenza sono giunto a conclusione:
    1) telo barriera vapore
    2) pannello fibra legno 40mm densita’ 60kg/mc in modo da compensare dislivelli soletta-tubi impianto elettrico
    3) pannello fibra legno 100 mm densita’ 160kg/mc sfalsato rispetto al pannello
    sottostante
    4)telo impermeabile che avvolge tutto il manto isolante
    La ringrazio nuovamente

  11. @ giuseppe

    per un fondo irregolare può usare sia pannelli rigidi che materiale sfuso. se ovunque è irregolare allora solo materiale sfuso, e potrà sempre appoggiare delle tavole per rendere pedonabile alcune zone.
    non so in che zona climatica sia la sua casa

  12. Avatar giuseppe gilletti
    giuseppe gilletti

    Grazie per la risposta,ma quando intendo difficoltosa la posa dei pannelli in fibra di legno intendevo nel far aderire i pannelli al piano del solaio,essendo quest’ultimo molto irregolare a differenza del poliuretano che aderisce perfettamente seppur con prestazioni inferiori alla fibra.
    Sarebbe meglio livellare prima la superficie del solaio?
    La ringrazio,Giuseppe

  13. @ giuseppe

    se è difficoltosa la posa della fibra di legno, che va semplicemente appoggiata sul pavimento del sottotetto allora cos’è la posa del poliuretano a spruzzo con protezione integrale e maschera facciale integrale???
    e poi ci rendiamo conto che una decisione irreversibile quella del poliuretano a spruzzo?

  14. Avatar giuseppe gilletti
    giuseppe gilletti

    buongiorno ingegnere,
    volendo coibentare il solaio di un sottotetto non perfettamente livellato (passaggio tubi luce del piano sottostante)pratico sarebbe l’uso del poliuretano a spruzzo,ma non mi convincono le sue prestazioni per lo sfasamento termico,anche con spessore di 120mm.Meglio le caratteristiche della fibra di legno,ma piu’ difficoltosa la posa.Cosa mi consiglia di utilizzare? La ringrazio

  15. Avatar Marco de Pinto
    Marco de Pinto

    Buon giorno Sig. Gianluigi
    Per calcolare lo sfasamento termico a mano è possibile come con il software ma non è questa la sede di calcolo. Le può semplicemente trovare sulle normative UNI. Lo sfasamento è importante ma va coniugato con altri fattori del fabbricato per trovare la migliore ricetta di comfort per la vostra abitazione.

  16. Avatar Marco de Pinto
    Marco de Pinto

    Buon giorno Sig. Giovanni Mazzola,
    bisogna sempre comprendere quale siano gli obiettivi del cliente in primis , tenendo conto degli aspetti normativi. Il fotovoltaico è obbligatorio per le nuove costruzione ma non per tutte le ristrutturazioni (Vedi DLgs 28).
    La pompa di calore è un’apparecchiatura che principalmente assorbe energia gratuita dall’aria o dall’acqua e circa un terzo dalla rete elettrica. La pompa di calore assorbe tanta più energia elettrica tanto maggiore è il fabbisogno del fabbricato. Il fotovoltaico purtroppo potrà solo somministrare energia elettrica alla pompa di calore solo nel momento in cui vi è il sole e il resto del tempo sarà un regalo all’ente distributore. E’ certamente possibile ristrutturare utilizzando una pompa di calore il fatto di non prevedere il cappotto ovviamente aumenterà i consumi ma tutti queste scelte e valori economici possono essere scritti prima su carta ancora prima di scegliere e costruire. Ma ricordo che il cappotto è detraibile al 90% e se la banca come in Trentino potesse anticipare la detrazione fiscale completamente sarebbe un ottimo passo.

  17. Avatar Giovanni Mazzola
    Giovanni Mazzola

    Buongiorno ing. Sampaoli, mi chiedo come mai rivolgendomi ad architetti e idraulici tutti parlano solo di pdc e fotovoltaico alcuno ancora di impianti a gas. È davvero possibile ristrutturare solo con pdc e fv dicendo che se produci energia gratis puoi evitare di pensare al cappotto.?Grazie attendo una sua risposta.

  18. Avatar gianluigi
    gianluigi

    “Progettare il massimo sfasamento termico senza software”
    Per la mia domanda così strana ho preso semplicemente spunto dal suo post, ma vedo che lei, ho non ha capito la mia domanda o forse io non mi sono spiegato bene.
    Ripeto, una volta ricavati i valori di diffusività termica e capacità termica volumica e quindi il valore in Wh/mc come faccio ad avere lo sfasamento termico (espresso in ore)?
    Si riesce senza un software o serve altro?
    Ho fatto l’esempio della sola fibra per avere un calcolo semplificato senza dover sommare altri materiali che naturalmente ci saranno e che partecipano, ma volevo capire quanto la scelta del singolo materiale partecipa allo sfasamento (in ore)
    Grazie

  19. farò una piccola ricerca perchè non ricordo se esista un metodo sulla punta delle dita.
    nel frattempo mi offro suo volontario:
    se parliamo di fibra di legno alta densità tipo 150kg/mc e calore specifico elevato 2400 J/kgK (di meglio non esiste), le ore di sfasamento per cm di spessore non si possono sommare in modo elementare.
    ecco l’esempio:
    spessore 4cm = sfasamento 1 ora scarsa
    spessore 8cm = sfasamento 3 ore scarse
    spessore 16cm = sfasamento 8 ore abbondanti
    spessore 20cm = sfasamento 11 ore abbondanti
    spessore 24cm = sfasamento 14 ore scarse

    perciò le suggerisco sempre di inserire anche il tavolato o doppio tavolato o solaio in latero cemento per avere un’idea vera della protezione dal surriscaldamento

  20. Avatar gianluigi
    gianluigi

    ok, ma come calcolarlo senza programma?
    c’è un modo empirico per sapere che ad esempio 1cm di fibra di legno genera circa 20 minuti di sfasamento?
    con i dati in possesso quale formula si può usare?
    grazie

  21. per calcolare lo sfasamento o altro dato, per esempio la trasmittanza termica, devo per forza inserire la stratigrafia intera senza lasciare fuori gli strati che non rappresentano lo strato isolante.

  22. Avatar gianluigi
    gianluigi

    posso fare un calcolo di sfasamento termico approssimativo e semplice utilizzando la capacità termica o la diffusività termica?
    grazie