Se consiglio la finitura di pareti a secco in argilla, la prima reazione è questa: “Pannelli in argilla? Ma cosa sta dicendo? Non ne ho mai visti. Nessuno me li ha mai proposti… si è sempre parlato di cartongesso”.
Per finitura di pareti a secco si intende sempre
- o una parete divisoria che non viene fatta con i soliti forati in laterizio o altri blocchi da costruzione
- o il rivestimento di un isolamento interno con pannelli isolanti flessibili in lane minerali o fibre naturali
- o il rivestimento di una zona dedicata al passaggio di molti impianti
Stavo dicendo, la prima reazione è “mai visti Pannelli in argilla”
La seconda reazione è “ma quanto costano?”
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Come insegnano i grandi venditori di professione, mai partire dal prezzo di un prodotto, ma sempre dalla sua bellezza e dalle sue ottime caratteristiche.
Dai, assecondiamo il manuale del venditore dell’anno e seguiamo le sue antiche strategie di vendita. E poi, dato che non lo abbiamo mai visto, andiamo a conoscerlo:
pannelli in argilla, la bellezza
Bisogna ammettere che il pannello in argilla per pareti a secco fa voglia come la cioccolata 🙂
Però non facciamoci incantare dalle belle foto delle Brochure, andiamo un attimo in cantiere a vedere com’è dal vivo questo pannello in argilla:
per il fissaggio si usano viti con testa a rondella
ma è possibile utilizzare le graffe a fondo largo per le sottostrutture in legno
bisogna stare a 15mm dal bordo
sono da tagliare su misura con un seghetto alternativo o una sega circolare manuale
sempre a 15mm dal bordo
disposti verticalmente o orizzontalmente secondo uno schema sfalsato, e, come per i cappotti, gli angoli delle finestre vanno fatti con un unico pannello sagomato con l’angolo 😉
qui sotto potete notare che c’è un tessuto di juta applicato sul retro, infatti il pannello in argilla raggiunge un’elevata resistenza meccanica:
Il pannello in argilla va sempre bagnato per le fasi successive
i giunti e le fessure sono sistemati con collante rasante in argilla
sempre con spatola americana
sempre bagnare prima
l’argilla è terra cruda, la puoi riprendere semplicemente ribagnando
gli impasti vanno lasciati sempre riposare una mezz’oretta
sì, se si riesce si deve spingere e riempire la fessura
quasi fatto
sempre bagnato
gli avanzi, si riusano, basta bagnarli
pannello in argilla, le sue ottime caratteristiche
In tanti altri articoli ho sottolineato l’importanza
- di avere massa nella superficie interna, quindi un’inerzia ottimale
- di avere una superficie molto igroscopica e salubre, quindi sempre ripeto, mai intonaci con miscele cementizie (anche se costano poco)
- di avere un certo spessore (il pannello in argilla più sottile è spesso 16mm)
Non solo il pannello in argilla è un’alternativa ecologica e sostenibile al cartongesso,
- è un buon accumulatore di calore (1.450 kg/m3 di densità e 1.100 J/kgK di calore specifico)
- ha un effetto fonoassorbente grazie alla sua elevata densità
il cartongesso invece cos’è?
Lo dice la parola, gesso racchiuso tra due fogli di carta, a cui possono essere aggiunti additivi in quantità inferiore a 1% (amidi, schiume, disperdenti, fibre di vetro)
Il cartongesso è spesso 12,5mm ed ha una densità di 700 – 950 kg/m3 a seconda della lastra che scegliamo.
differenze tra cartongesso e pannello in argilla
Confrontare cartongesso e pannello in argilla è molto facile e le differenze sono comprensibili anche al più impreparato degli impreparati in materia. Facciamo un riassuntino veloce e poi tiriamo una conclusione:
- il cartongesso non offre molta massa nella superficie interna, nemmeno 12 kg/mq di massa superficiale nel caso migliore, mentre il pannello in argilla quasi 23 kg/mq
- il cartongesso non offre un’inerzia ottimale
- il cartongesso non è così igroscopico
- il cartongesso non è un buon accumulatore di calore (700 – 950 contro i 1.450 kg/m3 di densità e 1.000 contro 1.100 J/kgK di calore specifico)
- il cartongesso non offre un buon effetto fonoassorbente
igroscopicità
A proposito di igroscopicità, il pannello in argilla ha igroscopicità eccezionale (WS III)
- assorbe in un’ora oltre 13 g di vapore per m2 di superficie
- in 6 ore oltre 40 g/m2
- in 12 ore oltre 60 g/m2
tiriamo una conclusione
Che altro dire? l’interno di una casa in argilla è tutta un’altra storia. E se ogni storia è diversa dall’altra, anche il prezzo è decisamente diverso…
- purtroppo il costo €/mq mette fuori gioco l’argilla in tantissimi cantieri.
Alcuni cantieri però, e per fortuna, trovano il loro senso di esistere proprio nella scelta dei materiali, nel piacere di utilizzarli e goderli per tutta la vita della casa.
Il committente che ha deciso che la sua prossima casa avrà un interno in argilla, non si pone il problema del confronto €/mq con il cartongesso del Brico. Lui sta facendo i lavori per questo e solo per questo. Chi costruisce una casa in paglia non la confronta con gli appartamenti in vendita 😉
Insomma non tutti i cantieri vanno avanti perchè trovano un materiale più economico, peggiore, più scarso uno dopo l’altro.
Certo che il prezzo spaventa: siamo sui 30€/mq… e manca la rasatura in argilla 🙁 eh sì, solo per amanti.
mini pippone
Siete anche voi inciampati nella nuova pubblicità lanciata dal Gruppo leader in Italia e in Europa di punti vendita per la distribuzione di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare? “cemens sana in casa sana” che strizza l’occhiolino alla locuzione latina “Mens sana in corpore sano (mente sana in corpo sano)…
occhi aperti! sguardo vigile! e critico 😉
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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