Quando si parla di isolamento interno e rinforzo strutturale delle murature quasi sicuramente si ha a che fare con una vecchia casa dove le pareti sono state costruite in pietra, oppure in mattoni e sassi oppure in pietra listata con mattoni.
Non è che una volta si progettava a casaccio: bisognava usare quello che c’era, e soprattutto nelle vicinanze.
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Oggi vi porto “a fare lezione” in Cappadocia (Cappadoza in dialetto marsicano), è un comune italiano di 579 abitanti della provincia dell’Aquila in Abruzzo. Se non hai mai sentito parlare di questo borgo di montagna in mezzo ai boschi di faggio e castagno ti consiglio di vedere almeno questo breve video panoramico, anche per essere sicuri di non essere in Turchia:
Poi, per i consigli di dove e cosa mangiare, lascio spazio nei commenti a chi conosce quelle zone bellissime, spero libere dai soffiatori e spazza strade del comune 😉 arnesi maledetti!
il bidello sale in cattedra 😉
Non sono ingegnere delle strutture quindi se faccio una consulenza per la scelta dei materiali per l’isolamento interno devo ascoltare, e con rispetto, quello che vuole fare lo strutturista.
rinforzo strutturale
Anche se oggi ci sono molte soluzioni certificate, e più ecocompatibili di altre, per intervenire su vecchi edifici, il consolidamento con calcestruzzo e interposta rete elettrosaldata è proposto quasi sempre 🙁
Una sola volta mi è capitato un cantiere dove la rete elettrosaldata in acciaio era sostituita dalle reti in fibra di vetro per sistemi CRM, che tra l’altro non sono soggette a corrosione 😉
cosa è il calcestruzzo?
Con l’abbreviazione CLS si intende una miscela di calcestruzzo in cemento, quindi il legante è la calce idrata (idrossido di calcio) e il cemento.
cosa dice il bidello
Visto che il borgo è stato costruito dai nostri avi, nei tempi dove il cemento non esisteva, per mettere a posto una casa in pietra eviterei il cemento.
Se mi conoscete, almeno un po’, sapete che evito qualsiasi miscela cementizia anche per un semplice intonaco interno 🙂
Inoltre le travi annegate nella parete fredda soffrirebbero ancora di più della presenza del cemento nella parte più fredda della stratigrafia:
malta strutturale a base di calce idraulica naturale
Preferisco evitare una miscela di calcestruzzo in cemento e lavorare con una malta strutturale a base di calce idraulica naturale apposita per il rinforzo strutturale di murature:
- perchè? perché è isolante e traspirante 😉
Scegliendo questa soluzione per il rinforzo non abbiamo una miscela di calcestruzzo in cemento, ma calce naturale e argilla espansa 🙂
il clima esterno
Ragioniamo un attimo: siamo a oltre 1000 metri di altitudine, siamo in zona climatica F, abbiamo pareti esterne disperdenti in pietra o misto pietra sassi mattoni.
Già per il romanticismo stesso e il rispetto dei luoghi una miscela di calcestruzzo in cemento andrebbe sostituita con una malta strutturale a base di calce idraulica naturale …
parete in pietra con grande spessore
Ma se i nostri avi costruivano spesse pareti in pietra, questi enormi spessori non sono isolanti? Come facevano ad abitare quelle case i nostri nonni?
Dimentichiamo che in ogni casa c’era un focolare, e il fuoco non si accendeva per guardare un film la sera sorseggiando un bicchiere di vino, il fuoco cucinava & scaldava – e sì, la pietra, con la sua inerzia esagerata accumulava anche parte del calore. Comunque normalmente si scaldava solo una stanza, e si dormiva al freddo.
quanto disperdono le pareti in pietra
Se non ne siete tanto convinti, o anche voi siete alle prese con edifici di questo genere e volete capire meglio quanto disperdono le pareti in pietra, oppure in mattoni e sassi oppure in pietra listata con mattoni, eccovi 3 esempi:
il clima interno
Non solo è preoccupante quanto disperdono le pareti in pietra in zona climatica F (F come freddo), anche all’arrivo della bella stagione, purtroppo, l’inerzia della parete gioca a nostro svantaggio perchè sale di temperatura molto lentamente. Durante il giorno avremo temperature molto piacevoli fuori di casa e poco confort in casa con muri ancora freddi.
Solo in estate inoltrata le temperature superficiali interne si saranno alzate, e in settembre ne vivremo un po’ di rendita.
A questa situazione aggiungiamoci ora anche un ulteriore strato di calcestruzzo in cemento, ed è subito chiaro che il comfort interno resterà molto scarso:
- non solo continua a mancare l’isolamento termico, manca anche una superficie igroscopica proprio perchè abbiamo usato un betoncino cementizio che non è né isolante e né traspirante 🙁
isolamento interno
Poter realizzare questo consolidamento con un intonaco armato leggero in 2 strati di malta a spessore non significa certo aver fatto un isolamento interno, ma stare in un ambiente con un rivestimento interno con una miscela a base di argilla espansa e calce è senza dubbio:
- una condizione con temperatura superficiale interna più piacevole
- un ottimo fondo su cui ragionare per ulteriori strati isolanti interni e di finitura
la conducibilità termica
Ecco come cambia la conducibilità termica di un intonaco armato leggero rispetto ad un betoncino cementizio (né isolante, né traspirante):
- conducibilità termica 0,36 W/mK)
- conducibilità termica 0,90 W/mK
Un betoncino cementizio disperde 2-3 volte più velocemente il calore 🙁 è non sarà mai un ottimo fondo per ulteriore isolante interno.
Ricordiamoci che la Conducibilità termica misura la capacità di un materiale di condurre il calore, quindi meglio scegliere materiali con bassa conducibilità 🙂
Ovviamente la malta leggera non si può definire uno strato di isolamento termico, ma migliora un po’ la situazione di partenza:
- Temperatura superficiale interna con 0°C esterni e 20°C interni: 15,1°C contro 13,8°C
- Trasmittanza U [W/m2K]: 1,88 contro 2,38
- Energia primaria risparmiata, cioè non dispersa: 4.142 kWh/anno su 100mq di superficie (circa 400€ di gas)
in clima caldo cosa cambierebbe
Bella domanda! Per mia esperienza, devo dire che se guardo solo l’energia risparmiata ovviamente un isolamento interno di una muratura in pietra in clima mite non offre cifre interessanti, ma ricordatevi sempre una cosa fondamentale: il comfort, stare bene.
Una muratura fredda, non solo non è piacevole anche in un clima caldo, soffre del pericolo di condense superficiali estive, quello che chiamo (io sono il bidello salito in cattedra) l’effetto cantina.
Che magari torna comodo a fine luglio, una miracolosa riserva di freddo, ma “per lei” si sta male tutto l’anno. A meno che non si torni all’era del focolare 🙂
proposte di isolamento interno
Se l’argomento vi interessa, ne parleremo. Fatemelo sapere 🙂 Approfondiremo
…da Cappadocia è tutto, per ora, cedo a voi la parola 🙂
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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