Quando la voglia di fai da te esplode e se non cominci ti prudono le mani o non riesci più a star seduto può succedere di cominciare un isolamento interno con fantastici materiali:
- sughero
- struttura in legno
- finitura in perline.
Lo so anch’io quanto è bello fare qualcosa con le mani e se addirittura è un lavoro utile all’isolamento termico perchè aspettare? Quando lavori con le mani e con materiali profumati il tempo vola e la notte si dorme benissimo 🙂
Andiamo a vedere insieme questi screenshot e commentiamo insieme questo isolamento interno 😉
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La parete disperdente da isolare sul lato interno è al grezzo, non omogenea nei materiali (laterizio cemento ecc) e non perfettamente planare: per risolvere in fretta il progetto prevede un telaio in abete 5×5 dal soffitto
al pavimento
le zone basse della parete hanno una lisciata di malta cementizia sopra al laterizio forato
con viti da legno il telaio in abete è presto completato
e ben ancorato al solaio
con gli stessi montanti e traversi si prepara il contorno della vecchia finestra già installata nel laterizio
l’isolamento interno è in sughero spessore 50mm, inutile parlare di trasmittanze della parete visto che ogni parete (ogni stato di fatto) è diverso e ogni zona climatica richiede un progetto diverso.
2 parole sul sughero come isolante:
Il sughero espanso viene dalla quercia da sughero, ridotto in granuli e tostato in forno dove la temperatura e le sostanze cerose contenute nel sughero fanno da legante naturale.
naturale al 100%
Ecco perchè è sempre preferibile al sughero biondo 😉 anche se ho letto che se il sughero bruno all’olfatto segnala odore di bruciato è indice di possibili sostanze volatili cancerose 😐
Il granulo in forno, aumenta il proprio volume del 30% migliorando ancora la propria capacità isolante 🙂
Chi è preoccupato processo di produzione troppo energivoro (la tostatura si fa a 380°C) sappia che il 90% dell’energia necessaria alla sua produzione viene ottenuta da biomassa (bruciando la polvere di sughero di recupero) 🙂
Il pannello è, ovviamente, completamente riciclabile 🙂
E’ un bel materiale non c’è dubbio:
i pannelli sono tagliati a misura per riempire tutti i vuoti della struttura in abete
dietro al telaio, e quindi dietro all’isolamento termico in sughero, c’è un’intercapedine d’aria (laterizio grezzo + aria + isolamento termico in sughero)
questo non va bene 😐
Questa intercapedine vuota tra sughero e muratura disperdente è sì comoda per farci passare anche qualche impianto, ma in realtà il contenuto di vapore dell’ambiente riscaldato che raggiunge quell’intercapedine condenserà sulla superficie fredda interna della parete disperdente…
dove c’è il laterizio nudo il vapore si distribuirà nel laterizio, dove c’è la lisciata di malta cementizia condenserà fino a gocciolare 🙁
il fatto è che bisogna sempre prevedere e fare i conti con la spinta del vapore: quando la stagione cambia e riscaldiamo l’ambiente, il vapore contenuto nell’ambiente spinge per uscire! e potete stare tranquilli che un modo lo troverà di certo 😉
ad esempio, se non da qualche fessura, dalla scatoletta elettrica per l’interruttore o la presa 😉
Il rivestimento in perline sul lato interno dell’isolamento in sughero si occuperà di nascondere la stratigrafia ma non ha doti di freno al vapore e tenuta all’aria 🙁
certamente si occuperà, in parte, di regolare l’umidità interna, in quanto materiale igroscopico 🙂
posa delle perline con viti a vista (davanti al sughero)
non essendo ancora eseguito l’imbotte del foro della porta finestra si può esattamente vedere la stratigrafia con l’intercapedine vuota:
rischio condensa intorno alla finestra
Ponte termico del contorno finestra completamente ignorato:
chiusura del tamponamento sempre in perlina che nasconderà la zona fredda e a rischio condensa 🙁
il rischio condensa
Il risultato appare ottimo: un rivestimento in legno sul lato interno è sempre un piacere per gli occhi e l’olfatto, anche la sensazione di caldo è subito percepita e apprezzata 🙂
Il vero peccato è il rischio condensa 😐 quindi, se non volete dopo tanto lavoro (anche se divertente) tornare sui vostri passi… meglio affinare il progetto 😉
ottimo pannello per un cappotto esterno, il sughero 😉
E’ un bel materiale il sughero, ma non è proprio il più adatto materiale per un isolamento interno.
Sarebbe invece un ottimo pannello per un cappotto esterno visto che sarebbe addirittura capace di isolare e proteggere un edificio anche senza rasatura e finitura esterna!
Non tutti sarebbero disposti ad abitare dentro ad un “biscottone tostato” come finitura esteriore, ma il sughero sarebbe all’altezza 😉 infatti, prima di venire a casa nostra ha protetto per decenni il proprio genitore… la quercia da sughero (Quercus suber).
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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