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Alternative all’ isolamento igroscopico, isolamento interno a secco

10 risposte

Nel precedente articolo “Isolamento interno igroscopico, igroregolatore dell’ambiente” (https://wp.me/p9uw8S-6GQ) abbiamo scoperto il comportamento di un pannello isolante igroscopico per interni, ma adesso vediamo un isolamento interno a secco 🙂

l’isolamento interno a secco

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Se vi hanno proposto un isolamento interno con cartongesso e barriera al vapore interna, drizzate le orecchie e fermatevi immediatamente. Una barriera al vapore non permette nessuna gestione dell’umidità, che potrebbe essere anche contenuta nel pacchetto dietro alla barriera 😐

Barriere al vapore difettose permetterebbero al vapore di passare senza che nessuno se ne accorga fino all’insorgere dei fenomeni di condensa e muffa e odori.

Certamente possiamo progettare una buona soluzione anche a secco e anche gestendo il vapore nel modo corretto. Ne riparleremo 😉

e se devo isolare moltissimo, per soddisfare una certa trasmittanza U?

Con il Re degli isolanti, e non parlo dei pannelli sotto vuoto o dell’Aerogel, ma dei semplici pannelli con Conducibilità Termica Dichiarata intorno ai 0,22 [W/mK] in schiuma rigida PIR con rivestimento gas impermeabile e freno al vapore integrato con il cartongesso, posso certamente raggiungere trasmittanze impensabili con altri materiali, e certamente posso risparmiare qualche centimetro di ingombro interno, però un intervento di isolamento termico sul lato interno non finisce buttando là 2 numeri:

  • non devo dimenticare la tenuta all’aria di questa superficie isolante interna ad altissime prestazioni
  • devo ben valutare ogni singolo passaggio di impianti per le corrette sigillature tra lato caldo e lato freddo
  • devo progettare l’attenuazione del ponte termico dove il magico pannello sandwich finisce o si interrompe (contorno finestra, nodo parete-soffitto, nodo parete-tramezza interna ecc
  • devo poter spiegare al committente che il materiale che ci portiamo in casa donerà all’ambiente un clima ottimo e confortevole

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non è una critica al materiale isolante!

il poliuretano espanso PIR è un isolante fantastico! potente, può servire!

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avendo un freno al vapore integrato nel cartongesso, è giusto usare nastri intonacabili per dare continuità al freno al vapore là dove si taglia il pannello:

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infatti la stratigrafia si comporterà così con il vapore:

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alla fine del pannello resta sempre una fessura vuota, e non deve rimanere vuota:

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Il poliuretano espanso PIR è un isolante fantastico, ma devo usarlo solo se mi serve e non perchè ho smesso di pensare.

Se non dobbiamo per forza ottenere la trasmittanza U così bassa come quella ad esempio imposta dal Superbonus, è sempre meglio usare un’isolante igroscopico.

Un un’isolante igroscopico non solo riesce a gestire l’eventuale condensa che potrebbe formarsi su una superficie più fredda delle altre, riesce anche a svolgere la funzione di igroregolatore dell’ambiente in modo naturale.

come è regolato il BONUS CASA al 50% e l’isolamento interno?

Nei casi di isolamento sul lato interno dove sto usando il BONUS ristrutturazione al 50% devo rispettare delle trasmittanze minime per legge, infatti sono agevolabili gli interventi sulle STRUTTURE OPACHE VERTICALI delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno, verso vani non riscaldati o contro terra, che rispettino i requisiti di trasmittanza termica U [W/(m2K)] richiesti.

Appendice B (Allegato 1, Capitolo 4):
Deroghe: in caso di interventi di riqualificazione energetica dell’involucro opaco che prevedano l’isolamento termico dall’interno o l’isolamento termico in intercapedine, indipendentemente dall’entità della superficie coinvolta, i valori delle trasmittanze di cui alle tabelle da 1 a 4 dell’Appendice B, sono incrementati del 30%.


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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10 risposte a “Alternative all’ isolamento igroscopico, isolamento interno a secco”

  1. @ osvaldo

    anche il fatto che ci sia un solaio interpiano in tavolato su travi in legno di larice non facilita l’isolamento interno.
    l’idea dell’OSB che svolge la funzione di freno al vapore io la scarterei:
    non è un freno al vapore adatto all’isolamento interno
    non è un materiale da mettersi dentro la stanza (è più colla che legno)

    inoltre queste nastrature sulla linea del solaio in legno le cui travi vanno dal caldo al freddo con rischio condensa non è da fare.

    il sughero è un bell’isolante ma non adatto qui per l’isolamento interno.
    ai lati bisognerebbe anche progettare il risvolto dell’isolante sui divisori per attenuare il ponte termico.

    per rendere un po’ più efficiente e confortevole il contributo della stufa a legna tutte le murature andrebbero leggermente isolate sul lato interno per diminuire un po’ l’enorme inerzia

  2. Buonasera. Ho intenzione di procedere all’isolamento (a secco) dall’interno di una sola parete (esposta a nord) di una stanza di una casa di vacanza, utilizzata molto saltuariamente nel periodo invernale (zona climatica F, gradi giorno 3800), per rendere un po’ più efficiente e confortevole il contributo della stufa a legna presente.
    La muratura, centenaria, è spessa 60/80 cm e costituita da pietra naturale a vista legata a calce, intonacata (all’interno) a calce e finita con pittura a calce naturale.
    Vorrei utilizzare dei pannelli di sughero di 2 cm. di spessore già in mio possesso (avanzati da un precedente lavoro di coibentazione del tetto), posati in una intelaiatura di listelli di legno, e ricoperta con pannelli OSB-3 da 9 mm, che verrebbero poi nastrati nelle giunzioni e finiti con un intonachino a calce (è fattibile, con una rete portaintonaco?).
    Nella parete non sono presenti scatole di derivazione elettrica ed i solai superiore ed inferiore sono tutti in tavolato su travi in legno di larice.
    Il mio dubbio è se sia consigliabile o no interporre una barriera o un freno al vapore tra la muratura ed il sughero o tra l’OSB ed il sughero, tenendo conto che i pannelli in OSB per loro natura dovrebbero costituire una barriera al vapore e che il sughero non è un isolante igroscopico.
    Grazie per un parere.

  3. @ gianpaolo

    sì capito. il calcio silicato può essere anche di spessori maggiori ma meglio passare ad altri materiali.
    nel caso del solaio ex novo, sì, si può fare una progettazione maniacale dei dettagli esecutivi per garantire la buona salute del legno strutturale, evitando assolutamente barriere al vapore.

  4. Avatar gianpaolo
    gianpaolo

    Il problema si chiama DM requisisti minimi 26/6/2015 …seppur con uno “sconto” del 30% impossibile rispettarlo con 2-3 cm di calcio silicato.

    Non ho specificato che il solaio in legno viene realizzato ex novo: potrebbe essere una soluzione, in fase di costruzione del nuovo solaio, posizionare una fascia dello stesso freno al vapore (o meglio una barriera?) tra il tavolato ed il muro esistente per poi raccordarlo con quello della controparete?

  5. @ gianpaolo

    meglio isolare, sempre! però nel suo caso farei delle simulazioni con pannelli igroscopici da incollare e rasare senza lavorare a secco.
    operazione da farsi tra fine marzo e giugno possibilmente 😉

  6. Avatar gianpaolo
    gianpaolo

    Dunque, cosa fare? Meglio non isolare affatto?

  7. @ gianpaolo

    oh oh oh ! il solaio interpiano in legno non va molto d’accordo con la sua soluzione che prevede il freno al vapore!!!!!!!!!!!
    ATTENZIONE:
    la sigillatura del freno al vapore sulla linea del solaio in legno è quasi impossibile da eseguire (se non smontando il tavolato) e lo spessore dell’isolante che lei ha previsto non è poca cosa!!!
    quindi c’è alto rischio di condensa interstiziale per il legno che si infila nelle vecchie murature fredde.
    e quando il legno inizia a soffrire, non si torna indietro.
    la aspetto sulla mia poltrona 😉

  8. Avatar Gianpaolo
    Gianpaolo

    Grazie.
    Purtroppo per i ponti termici dei solai posso fare sostanzialmente nulla in quanto ho il solaio soprastante in legno (travi e tavolato) ..si potrebbe mettere il pannello cuneo in calcio silicato ma non sarebbe affatto bello

  9. @ gianpaolo

    è una stratigrafia perfetta perchè ha già previsto eventuali passaggi di impianti elettrici nello strato più caldo e senza bucare il freno al vapore.
    non le resta che progettare come attenuare i ponti termici dei solai e dei divisori interni

  10. Avatar Gianpaolo
    Gianpaolo

    Buonasera.

    Per un isolamento termico dall’interno di una casa in muratura portante degli anni 30 nelle Marche, sto pensando questa soluzione qua (dall’esterno all’interno):

    – muratura esistente 43 cm
    – intonaco esistente 2 cm
    – fibra di legno 150/160 kg/mc spessore 4 cm
    – membrana igrovariabile
    – intelaiatura metallica con interposta fibra di canapa 35-50 kg/mc spessore 5 cm
    – lastra in gesso fibra spessore 1.25 cm

    Cosa ne pensa?