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isolamento interno - Pannello isolante igroscopico per interni 1

Pannello isolante igroscopico per interni

6 risposte

Nel precedente articolo “Isolamento interno igroscopico, igroregolatore dell’ambiente” (https://wp.me/p9uw8S-6GQ) abbiamo parlato degli effetti miracolosi di questa scelta e del principio di funzionamento, oggi descriviamo il pannello isolante igroscopico per interni vero e proprio.

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materiale isolante igroscopico

L’igroscopicità di un materiale non dipende dal suo potere isolante, sia chiaro, ma dalla sua naturale capacità di assorbire e rilasciare umidità, cioè vapore!

e la posa?

La buona riuscita del lavoro dipende anche da come incolliamo il pannello alla parete fredda:

isolamento interno - Pannello isolante igroscopico per interni 2

Il collante va steso su tutta la superficie del pannello con spatola dentata:

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Si può anche preparare la parete col collante:

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isolamento interno - Pannello isolante igroscopico per interni 5

O entrambe le soluzioni:

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e la sua capacità isolante? è forte?

Il pregio di un isolante igroscopico è fondamentalmente quello di non perdere la sua capacità isolante e di non rovinarsi durante i cicli di assorbimento-rilascio 😉

Ho sottolineato che la sua capacità isolante non decade, ma non sognamoci di avere valori di Conducibilità Termica Dichiarata bassissimi come altri isolanti sintetici. Accontentiamoci 🙂

scoprire la capacità igroscopica di un materiale

Nella scheda tecnica si può capire se l’isolante sia certificato sulla sua capacità di assorbimento in acqua in relazione alla densità e in base a queste informazioni possiamo fare la verifica del carico igrometrico sostenibile dalla stratigrafia dove abbiamo previsto quel materiale.

Un pannello isolante igroscopico, capillare, traspirante ed alcalino (ph 10,3) come quelli in calcio silicato riporterà nella scheda tecnica valori come questi:

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dal punto di vista igrometrico

E’ il pannello isolante igroscopico che riesce a gestire nella sua massa un certo carico di umidità senza i tipici problemi delle condense interstiziali proprio perché è il materiale stesso a gestire i grammi di acqua che sono migrati dall’ambiente riscaldato al materiale isolante (il carico igrometrico) diffondendolo al suo interno, capillarmente per esempio.

un’ottima capacità igroscopica

Se il materiale è capace di gestire tutta questa acqua di condensa dimostra di avere un’ottima capacità igroscopica. Ovviamente in una zona climatica mite il materiale non è messo a dura prova come lo sarebbe  in zona climatica fredda dove la spinta di pressione verso l’esterno è molto più forte viste le grandi differenze di temperatura esterno-interno.

in zona climatica E e F

In zona climatica E e F dobbiamo tenere gli occhi ben aperti se ci inventiamo un isolamento interno e non vogliamo creare al committente ulteriori problemi 😉

Una stessa identica stratigrafia in zona climatica A B C o  anche D magari nemmeno condensa.

capacità igrometrica del pannello in calcio silicato

Il pannello isolante in calcio silicato della scheda tecnica che ho indicato sopra, ha una capacità di assorbimento capillare pari al 270% del suo peso e la sua densità è ben 225 kg/mc

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facciamo una verifica della capacità igrometrica di un pannello in calcio silicato spessore 4cm:

225 kg/mc * 0,04m = 9 * 270% = 24,3 kg/mq

24.300 grammi di vapore per metro quadro di superficie sarebbe la capacità di assorbimento del pannello isolante, certamente ampiamente superiore alla condensa accumulabile dalla stratigrafia durante il periodo invernale con l’eventuale formazione di condensa.

i limiti normativi

Ricordiamo che i limiti normativi, cioè il limite di condensa riassorbibile nella stagione estiva resta sempre fissato in 500 grammi di vapore per mq.

Poi la norma non considera il carico igrometrico massimo gestibile dal materiale che scegliamo.

un paracadute perfetto in ogni situazione

Si potrebbe dire che un pannello isolante per interni, igroscopico, diventa un paracadute perfetto in ogni situazione perchè si fa lui carico della gestione di eventuale condensa superficiale diffondendola nel suo spessore e rilasciandola appena l’ambiente interno ha un’umidità assoluta più bassa.

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Lo stesso comportamento ce lo hanno gli intonaci a calce, gli intonaci in argilla e anche alcuni termointonaci.

Ecco perchè fare molta attenzione all’intonaco descritto in capitolato: quasi sempre, per stupire positivamente con il prezzo il committente, è descritto un intonaco cementizio o legato con cemento. Col cemento facciamo i ponti, non le camere da letto 😉

Idem per la pittura degli ambienti interni. Occhi ben aperti ai prezzi bassi 😉


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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6 risposte a “Pannello isolante igroscopico per interni”

  1. @ andrea

    i serramenti e le loro prestazioni seguono le imposizioni dei limiti di trasmittanza dettate dalla zona climatica di appartenenza.
    io ritengo che sia assurdo non installare un triplo vetro nell’anno del signore 2024 visto che starà lì almeno 20anni e il prezzo dell’energia non calerà anno dopo anno

  2. Buongiorno,
    I tramezzi non saranno in gasbeton ma con laterizi classici da 8cm per i muri divisori mentre da 12cm per i bagni che dovranno accogliere la cassetta dell’acqua. Per cui quindi, pur avendo i deumidificatori, un intonaco a base calce può essere utile a suo avviso, giusto?

    Altra cosa, il serramentista mi propone infissi in legno alluminio con vetri mono camera con Ug=1 mentre il telaio Uf= 2,06. Uw=1,48w/m2k. Sono troppo disperdenti a suo avviso e dovrei cercare altro? Sono in zona climatica D
    Grazie tante

  3. @ andrea

    sì la stratigrafia gasbeton prevede quel materiale per Rasatura armata eseguita su superfici interne e dopo stagionatura può anche chiedere finiture a civile base calce.
    intonaco cementizio per i tramezzi in gasbeton?

  4. Salve,
    sto realizzando casa (nuova) in zona climatica D e vorrei prevedere riscaldamento e rinfrescamento a pavimento. Per far funzionare l’impianto in estate metteremo anche i deumidificatori (purtroppo i macchinari per la vmc costano tanto…mannaggia!). Mi chiedevo, dal momento che dovremo mettere dei deumidificatori, è ugualmente indispensabile/utile prevedere degli intonaci in calce? Il mio architetto nel computo ha previsto intonaco cementizio (per i tramezzi), mentre rasante (incollarasa) per i blocchi perimetrali di tamponamento (sempre per la parte interna) dato che sono in calcestruzzo aerato autoclavato. O a suo avviso, vista la presenza dei deumidificatori, si può anche risparmiare qualcosa ed usare intonaci tradizionali? Grazie tante

  5. @ lalla

    non conosco la forma del fabbricato ma capisco che se esternamente la casa è perfetta un isolamento interno può essere la soluzione.
    direi che il fai da te è sempre una magnifica idea, anche perchè appena stivato il materiale all’asciutto si può procedere con calma, a step, stanza per stanza senza mettere a soqquadro tutta la casa.
    visto il tam tam delle classi energetiche e della direttiva case green io cercherei di fare tutto il lavoro come se volessi rispettare comunque i Requisiti minimi previsti dalla legge attuale anche se nessuno entra in casa mia a chiedere cosa e come sto facendo 😉
    probabilmente siete in zona climatica E, quindi potreste immaginare di raggiungere questi obiettivi:
    Limite di trasmittanza U in caso di accesso ad ECOBONUS 0,23 – 0,299 [W/m2K] (+30%)
    Limite di trasmittanza U in caso di accesso ad BONUS CASA 0,28 – 0,36 [W/m2K] (+30%)
    Limite di trasmittanza U in caso di nuovo edificio o ristrutturazione importante di 1° livello 0,26 [W/m2K]

    e forse sarebbe meglio valutare anche altri pannelli isolanti igroscopici che costino meno.

    le prese elettriche esistenti… esce un video tra 2 venerdì

  6. WOW! C’è davvero UN MONDO dietro alla parola CAPPOTTO! ? Grazie mille per averlo mostrato così chiaramente!
    Siamo una coppia che vive in una casa degli anni 80 in Nord-Italia, indipendente e in campagna. Scaldarla è un’impresa! ??Avendola già tinteggiata esternamente, vorremmo un cappotto interno ma non troviamo nessuno perché tutti impegnati col 110% ?. Avendo entrambi grande manualità, potremmo anche studiare di far da soli, direi con i pannelli isolanti in calcio silicato a questo punto. Non riusciamo però a capire bene come comportarci con le prese elettriche esistenti… come è meglio procedere? Grazie!