Progettare l’isolamento termico contro il caldo significa semplicemente prendere in considerazione solo materiali isolanti che proteggono le strutture dal veloce surriscaldamento.
Scarteremo sicuramente:
- lana di roccia
- lana di vetro
- EPS bianco
- e tutti gli isolanti con bassa densità e scarso calore specifico 😉
Il risultato nel lungo periodo non sarà una casa fresca: un ottimo isolante può solo ritardare molto il surriscaldamento ma non può raffrescare una casa! Intesi?
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Eh ma io pensavo che… No! non puoi pensare che il migliore isolante in circolazione, la fibra di legno per esempio, ti raffreschi la casa! Pensaci un attimo: anche i mari d’estate si scaldano, eppure hanno un’inerzia immensa! L’acqua ha un’elevata capacità termica, ed è necessario somministrare molto calore per ottenere una variazione di temperatura. La capacità termica infatti, è sempre proporzionale alla massa! E i mari hanno una massa immensa, ma, alla fine, anche loro salgono di temperatura 😉
come raffrescare una casa in piena estate
Se vogliamo raffrescare una casa in piena estate abbiamo solo 2 possibilità:
- accendere un impianto (se lo abbiamo)
- fare ventilazione notturna trasversale (meglio se dal piano di sotto al piano di sopra, se viviamo su due piani)
attenuare l’onda termica
Ripeto: anche il migliore isolante contro il caldo non raffresca la casa. Posso però aggiungere un’informazione di grande consolazione: l’isolante attenuerà molto bene l’onda termica che cerca di entrare dall’esterno all’interno, quindi non succederà più che la parete o la falda del tetto si surriscalderà oltre i 29°C circa. Mentre in assenza di isolante le strutture superano nello strato più interno anche i 34°C 🙁 proprio perchè non c’è l’isolante capace di attenuare l’onda termica 😉
Progettare l’isolamento termico contro il caldo non significa pompare lo spessore di un materiale isolante che magari è poco adatto oppure è leggero, cioè ha poca densità. Significa invece:
- fare attenzione alle sue caratteristiche (basta leggere la sua scheda tecnica)
- fare una simulazione della stratigrafia inserendo tutti gli strati (quelli esistenti e quelli che andremo ad aggiungere)
Eh ma io pensavo che… tanto uno vale l’altro… No!
Proprio d’estate le temperature cambiano molto nelle 24h: sarebbe opportuno fare delle valutazioni dinamiche dell’involucro edilizio!
come valutare una stratigrafia con isolamento termico
Se abbiamo in mano il risultato di una stratigrafia sarà bene tenere d’occhio questi valori:
- trasmittanza termica periodica, o trasmittanza termica dinamica – la Udyn (si tratta della capacità di un elemento di sfasare il flusso termico che lo attraversa nell’arco delle 24h) deve essere almeno minore di 0,12 W/mqK (questo non è solo un consiglio, è anche un valore normativo (DPR2/4/2009n.59)! Non so perchè la norma permetta per le sole coperture una Udyn fino a 0,20 (con un valore così alto lo sfasamento è bassissimo!).
- sfasamento, cioè quante ore impiega l’onda termica a passare tutta la struttura (UNI EN ISO 13786) e ATTENZIONE quando Vi sottopongono il risultato di sfasamento di una stratigrafia: potrebbero aver messo un dato riferito ad un altro aspetto: quante ore impiega il flusso termico a passare la stratigrafia per alzare la temperatura interna di 1 ° (questo sfasamento (non di normativa) è anche 3 o 4 ore più alto!!! quindi sembra che la stratigrafia sia eccezionale con tante ore di sfasamento che poi nella realtà deludono 😐 )
- capacità areica interna, la capacità della struttura di assorbire energia: attenzione se il valore di capacità termica areica interna è inferiore ai 40 kJ/m2K
altri materiali isolanti contro il caldo
E comunque non c’è solo la fibra di legno! C’è anche la canapa, il sughero, la cellulosa… E per chi costruisce da zero c’è il laterizio rettificato e i blocchi in calce canapa… o le balle di paglia 🙂
C’è tutto, esiste tutto, abbiamo già tutto 🙂 ma dobbiamo scegliere 😉
isole di calore
Il problema del caldo estivo è molto legato alle isole di calore in città che non danno tregua all’edificio surriscaldato e né permettono una salvifica ventilazione notturna naturale 🙁 Ma si sa: gli alberi sporcano, danno lavoro, sono pericolosi… godiamoci il cemento e l’asfalto 🙂
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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