Prima di parlare di conformità alla normativa tecnica meglio capire esattamente il problema della condensa interstiziale:
detta in breve, la condensa interstiziale succede quando l’umidità degli ambienti condensa all’interno delle strutture degli edifici. L’aria calda e umida trova superfici fredde e condensa in queste zone.
isolamento interno e condensa interstiziale
La tipica situazione della superficie fredda con condensa è la parete fredda isolata dall’interno senza tante attenzioni e senza un’accurata scelta dei materiali isolanti.
altre tipiche condense interstiziali
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Ci possono essere condense interstiziali in un edificio in legno per difetti di tenuta all’aria, qui la struttura stessa è messa in crisi. Idem per le case tradizionali dove abbiamo un tetto in legno che presenta condense interstiziali nel nodo tetto-parete.
come riconoscere le condense interstiziali
I primi avvisi del problema sono riconoscibili in gocciolii visibili dall’esterno, poi annerimenti e in breve tempo la formazione di muffe e funghi, che negli anni danneggeranno la struttura dell’edificio.
Ma torniamo alla situazione più comune, la condensa interstiziale in una parete fredda isolata sul lato interno.
isolamento interno con materiali igroscopici senza rischi di condensa
Senza parlare della qualità dell’aria interna e dei problemi di salute per gli occupanti ci tengo a ripetere che scegliendo con cura materiali isolanti per gli interni con ottime caratteristiche di igroscopicità si eviteranno per sempre i rischi di condensa quando l’umidità dell’aria si trasforma in acqua a causa del contatto con superfici fredde. Un isolamento interno igroscopico si occuperà di controllare l’umidità e prevenire tutti i problemi.
la verifica della condensa interstiziale
Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica spesso delle risposte alle domande frequenti, Frequently Asked Questions, meglio conosciute con la sigla FAQ che si pronuncia / ef ei kju / 🙂
Mi sembra sempre strano che un Ministero non possa dedicarsi alla chiarezza, subito, qui e ora, invece che lasciare i sudditi a domandare di frequente.. Povera Italia.
Le FAQ di chiarimento sull’applicazione del DM 26/6/2015 sono state scritte con il supporto tecnico dell’ ENEA e CTI e confrontandosi con le principali associazioni di settore (per esempio ANIT).
Ecco un chiarimento del 12/2018:
La verifica della condensa interstiziale NON è positiva solo se il valore della condensa è pari a zero: infatti si ritiene che la condensazione interstiziale possa considerarsi assente quando la condensa formatasi all’interno di un elemento evapora completamente alla fine di un ciclo annuale.
il vapore
Come vi avevo spiegato in altri articoli, la spinta di vapore nel periodo di riscaldamento è dall’interno verso l’esterno! mentre in estate il vapore ha direzione inversa e se libero di migrare, asciuga completamente una stratigrafia che nel periodo invernale ha accumulato alcuni grammi di vapore 🙂
la normativa tecnica
Per la verifica della condensa interstiziale si procede in conformità alla normativa tecnica UNI EN ISO 13788.
Ecco dunque, nessuno ha più scuse per presentare stratigrafie NON traspiranti.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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