Visto che affronto spesso il tema dell’isolamento termico contro il caldo estivo la mia consulenza è richiesta quasi sempre proprio per progettare tetto e parete con attenzione ai materiali e agli spessori.
Naturalmente possiamo isolare quanto e come vogliamo 🙂 ma una cosa deve essere chiara fin da subito:
- un ottimo isolamento contro il caldo NON raffresca gli ambienti!
Progettare bene tetto e parete significa SOLO avere una magnifica protezione estiva PASSIVA.
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Infatti non esiste la stratigrafia magica capace di climatizzare un ambiente chiuso.
ventilazione notturna
La colpa è del microclima delle città senza sufficienti aree verdi e dell’impossibilità di fare ventilazione notturna. Questo è il vero problema del surriscaldamento estivo degli edifici.
Tra le temperature esterne che non scendono la notte e l’inquinamento acustico, aprire le finestre la sera è diventato un ricordo anni ’90: la nostra casa senza impianto di climatizzazione estiva ha i giorni contati.
Possiamo solamente contare sulla capacità del corpo umano di adattarsi alla condizione di caldo con una dieta corretta, un abbigliamento adatto, il buon senso.
tetto in laterocemento con fibra di legno
Per esperienza, anche personale, ho visto che in città con un corretto isolamento del tetto in laterocemento con fibra di legno ad alta densità, le temperature superficiali più elevate si fermano a 29°C. Purtroppo, come detto prima, questo risultato deriva dal fatto di non riuscire a fare ventilazione notturna. Quindi si potrebbe anche affermare che sia un buon risultato: i 29°C corrispondono anche al limite della sopportazione… ma tutto dipende dal livello di umidità 😉
il climatizzatore contro il caldo estivo
condizionatore ON, cervello OFF
Il climatizzatore alla portata di tutte le tasche ha messo in disuso il buon senso 🙁 basta fare una passeggiata nelle vie per accorgersene:
- se vedete finestre ombreggiate, probabilmente dentro a quella casa non c’è un climatizzatore
- se vedete vetrate battute dal sole, quasi certamente in quella casa c’è un climatizzatore in funzione.
condizionatore ON, buona progettazione OFF
Anche la progettazione è spesso disattenta, sopravvaluta il risparmio invernale sul riscaldamento e sottovaluta o non prende nemmeno in considerazione la protezione dal caldo:
- si guarda tanto il valore di Trasmittanza termica U ottenuta
- si guarda molto poco il valore dello sfasamento termico estivo
Tanto ci penseranno gli impianti… 😐
progettare la parete contro il caldo estivo
I mattoni del futuro, il laterizio rettificato, sono una buona soluzione per chi ha la fortuna di costruire ex novo oppure affronta un intervento di demolizione e ricostruzione:
Con il laterizio rettificato si riduce in modo significativo il surriscaldamento estivo, anche senza isolamento a cappotto.
Avevo già analizzato qualche stratigrafia di parete in laterizio rettificato per evidenziare le sue doti incredibili e imbattibili di sfasamento termico, ma in fase progettuale si può fare ancora di più:
oltre alla attenta scelta dello spessore del bocco in laterizio, si deve progettare la capacità termica areica interna periodica.
progettare la capacità termica areica interna con l’intonaco
Parleremo anche in altri articoli di questo importantissimo valore (la capacità termica areica) che in quasi tutti i progetti viene assolutamente dimenticato o nemmeno preso in considerazione.
Una parete in laterizio rettificato garantisce moltissime ore di sfasamento (oltre le 20 ore, ma anche 30) ma non è tutto qui!
Si potrebbe ancora migliorare il suo valore di inerzia (nei rettificati è un po’ scarsa)
- con uno strato più abbondante di intonaco interno sale il valore della capacità termica interna
- e se scelgo miscele senza cemento avrò anche il beneficio di uno strato molto igroscopico 😉 ovviamente parliamo di intonaco a calce o in argilla.
Argilla cotta fuori + argilla cruda dentro 😉 la natura ci ha già messo nelle mani tutto quello che ci serve, non c’è niente da inventare.
le giuste domande al progettista
Il committente dovrebbe sempre porre al progettista queste domande, sia che si parli di tetto o di parete):
- quanto sfasamento termico si ottiene?
- qual’è la capacità termica areica interna periodica? (parliamo di inerzia)
- potrebbe anche chiedere il valore di Trasmittanza U, ma questo è sempre molto buono se lo sfasamento è molto buono (e non viceversa 😐 )
Sono domande fondamentali per capire in anticipo la “protezione dal caldo”.
Tra queste situazioni, Voi dove vi riconoscete?
oppure in queste?
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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