Nel precedente articolo “Umidità in cantina o nel seminterrato, come risolvere il problema” abbiamo imparato che è complicato avere un seminterrato ventilato senza rischio condense 🙁
un ricambio d’aria intelligente, si fa solo in questo modo:
- se la tempertura del punto di rugiada esterna è inferiore alla tempertaura del punto di rugiada interna si può fare ventilazione 🙂
- altrimenti non si può fare ventilazione 😉
Troppo complicato?
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non c’è problema, lasciamo decidere tutto ai sensori!
Saranno 2 sensori a gestire da domani la ventilazione corretta del seminterrato.
In questo modo eviteremo di aggiungere per errore umidità a umidità.
Starsene a casa ad osservare tutte le condizioni climatiche esterne per confrontarle con temperatura, umidità relativa e temperatura del punto di rugiada del seminterrato è un lusso che nessuno può permettersi. E poi per riuscire a fare ventilazione manuale avremmo bisogno di 2 termoigrometri con temperatura di rugiada (qui ne trovate alcuni).
una ventilazione automatica per la cantina o il seminterrato
In questi casi progetto una ventilazione automatica specifica per alcuni ricambi d’aria “controllati” degli ambienti nel seminterrato.
Per ricambi d’aria “controllati” intendo che nel seminterrato i ricambi d’aria si faranno
- in automatismo
- ogni volta che l‘umidità assoluta esterna sarà inferiore a quella interna.
Quindi la ventilazione automatica si mette in funzione SOLO SE la tempertura del punto di rugiada esterna è inferiore alla tempertaura del punto di rugiada interna 😉
togliere l’umidità della cantina o del seminterrato
Con una differenza tra il punto di rugiada dell’aria esterna e quello dell’aria interna di soli 5 °C si riescono a trasportare all’esterno fino a 10 grammi di acqua per metro cubo d’aria!
Asciugare un seminterrato aprendo e chiudendo le finestre è un’arte laboriosa e che richiede tempo e dedizione, meglio affidare il compito ad una ventilazione automatica che si occuperà da sola di
- interrompersi una volta che la differenza di temperatura del punto di rugiada sia quasi nulla
- riattivarsi non appena l’evaporazione nel seminterrato avrà segnalato un aumento di umidità interno
Se conoscete il consumo di uno split in modalità solo deumidificazione oppure il consumo di un vero e proprio deumidificatore (e non parliamo del loro inquinamento acustico) converrete con me che alimentare per alcuni momenti della giornata un ventilatore capace di estrarre oltre 200 mc/ora con una potenza di 25 Watt portando fuori dal seminterrato oltre 2 litri di acqua in un’ora sia una cosa intelligente e rispettosa dell’ambiente.
una ventilazione trasversale:
Circa il problema del recupero di calore, penso che, come per la ventilazione manuale, l’importante è fare un buon ricambio d’aria e in fretta, rinnovando l’aria e senza raffreddare le strutture e i corpi. Dunque è l’ideale una ventilazione intensiva e una successiva pausa:
- l’aria è stata ricambiata
- l’umidità contenuta in ambiente è stata portata fuori nel ricambio
- ora la pausa permette all’ambiente di fare nuova evaporazione e, nel tempo (diamogli tempo), una perfetta asciugatura
E’ proprio una buona progettazione di questa ventilazione trasversale che garantisce un ideale ricambio d’aria con una deumidificazione ottimale.
Se la situazione richiede una qualità dell’aria buona (bassa concentrazione di CO2), immaginate un seminterrato magari adibito ad ufficio o altra attività, e ovviamente non si vuole un aumento di umidità, si può programmare una ventilazione automatica che rispetta sempre la legge della differenza di temperatura del punto di rugiada, ma dove questa differenza sia solo di un paio di gradi. Cosa succederà?
- la ventilazione automatica si azionerà spesso (infatti è impostata una piccola differenza tra umidità assoluta esterna e assoluta interna)
- la ventilazione trasversale non porterà fuori importanti quantità di vapore
In pieno inverno la nonna-esperta consiglierebbe di impostare la ventilazione automatica con un blocco a temperatura interna minima, che so, a 16°C, giusto per non stare al freddo o congelare il seminterrato. In parte è corretto inserire questo blocco, ma teniamo presente che non ci sarà più nessuna ventilazione. E una minima ventilazione è sempre importante!
ricapitolando
ora che siete quasi esperti-lettori, se ritenete che un ricambio d’aria sia fondamentale anche nel seminterrato, se volete risolvere il problema dell’umidità una volta per tutte ed evitare il rischio muffa, è il momento di
- progettare una ventilazione trasversale che funzioni silenziosamente ed efficacemente, quindi ottimi aspiratori elicoidali con regolazione di direzione
- impostare il funzionamento in base alla differenza di temperatura di rugiada e in base alle temperature interne
- installare dei sensori di qualità in esterno e in interno nella posizione utile a non fornire informazioni sbagliate (il sensore esterno non dovrà essere influenzato da momenti di irraggiamento o pioggia diretta per esempio e il sensore interno non dovrà risentire delle temperature superficiali interne della muratura, generalmente più basse di quelle dell’aria ambiente.
umidità di risalita muraria
Avete letto questo articolo, ma in realtà il vostro problema riguarda un difetto di impermeabilizzazione e state cercando dei correttivi? Oppure il problema principale è l’umidità di risalita muraria? oltre a muffe e condense. Se l’umidità domestica è la vostra persecuzione ho un solo consiglio:
- fatevi una cultura personale sull’argomento e poi intervenite con una certa sicurezza. Noi siamo comunque sempre qui per informarvi e rispondere alle vostre domande!
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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