Terminata la posa del laterizio rettificato siamo già arrivati al momento del tetto piano. Ma prima di passare alla preparazione del solaio c’è ancora un passaggio da fare:
- stendere la malta speciale fornita insieme ai blocchi rettificati per “chiudere” i blocchi, cioè garantire la resistenza termica delle cavità d’aria che devono rimanere vuote e non accidentalmente riempite dalla discesa di cemento durante il getto sul solaio: la “Resistenza termica delle intercapedini d’aria non ventilate”, deve essere mantenuta, è quella che garantisce la prestazione del blocco rettificato 😉
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ricoprire la superficie orizzontale dei blocchi
Qui ancora la malta collante usata per ogni corso dei blocchi in laterizio rettificato: si tratta di una malta con classificazione M10.
Visto che la malta stesa con il rullo stendimalta sul corso dei blocchi montati tende a ricoprire la superficie orizzontale di contatto tra i blocchi, consiglio di usare una rete e ottenere una superficie chiusa omogenea:
il solaio in latero cemento
Qui sotto il solaio in latero cemento in posizione e in attesa dell’armatura per il getto:
Mentre i blocchi rettificati utilizzati per le pareti possono garantire un’ottima trasmittanza U (0,214 W/mqK) grazie alla resistenza termica delle cavità d’aria molto sottili e racchiuse nell’impasto cotto porizzato con farina di legno, il solaio in latero cemento non può 😐
quanto isola un solaio in latero cemento?
Quando parliamo dell’ultimo solaio dobbiamo pensare al flusso di calore verticale che attraversa la stratigrafia del tetto piano. Ma per il momento parliamo solo dello strato del solaio guardando questa sezione:
- nelle zone dei travetti tralicciati armati da riempire con il getto, il flusso di calore è molto forte, cioè esiste una alta dispersione termica (pensate ad alcuni edifici esistenti dove guardando il soffitto potete vedere dalle ombre più scure la posizione dei travetti, lì succede condensa superficiale, e l’annerimento lo fa notare chiaramente)
- nei blocchi in laterizio (le pignatte) il flusso di calore è disomogeneo, più veloce attraverso i setti verticali in laterizio e un po’ disturbato da moti convettivi nelle generose cavità interne (non molto strette come nei blocchi per la parete): tutti questi corsi orizzontali sono comunque meno disperdenti delle zone dei travetti 😉 cioè esiste una moderata dispersione termica
la Resistenza Termica di un solaio in latero cemento
Per dare qualche numero:
- il solaio con il getto incluso ha una Resistenza termica pari a 0,46 mqK/W cioè avrebbe una Trasmittanza Termica U pari a 2,17 W/mqK (ho calcolato semplicemente 1 / 0,46 = 2,17)
- e garantirebbe solo 6 ore di sfasamento termico estivo 😐
Ecco perchè un solaio in laterocemento va assolutamente isolato e va anche progettato per garantire una ottimale protezione estiva che non tutti gli isolanti possono garantire 😉
Qui sotto il solaio in latero cemento in posizione e con l’armatura pronta per il getto:
Qui sotto il solaio in latero cemento durante il getto:
La prossima settimana parleremo degli strati successivi prima dell’isolamento termico vero e proprio del tetto piano.
Ho proposto
- 20 ore di sfasamento termico estivo
- e una trasmittanza U inferiore a 0,15 W/mqK 😉
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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