La muffa in casa è spesso un problema che non trova soluzione perchè le abitudini di chi abita sono sbagliate, e non cambiano. Brevemente posso riassumere così i comportamenti critici: non faccio un corretto ricambio d’aria (e sono ancora rare le case con VMC installata), non faccio entrare il sole mantenendo tende chiuse e tapparelle mezze abbassate, non imposto bene il riscaldamento, non tengo conto della distanza minima dei mobili dalle pareti fredde, non stendo i panni e gli asciugamani bagnati all’esterno, non apro la finestra dopo aver cucinato, tengo troppe piante da interno.
Oltre a cambiare le abitudini controproducenti, io consiglio sempre (dopo la bonifica) di
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- rinnovare gli interni con pitture naturali e pH elevato (12-13)
- isolare dall’interno le zone di ponte termico
- installare qualche ventilazione meccanica con recupero di calore decentralizzata
Poi, qualche settimana fa, qualcuno ha twittato questo “grazie a queste piante da interno potrete dire addio a condensa e umidità”:
Si tratta di un articolo di Comestarbene nella rubrica “orto e piante” e leggendolo scoprirete che queste piante “consigliate” necessitano di pochissime cure, tra cui, mantenere la terra sempre umida 😐
Già ho una casa con il problema della muffa, figuriamoci se andiamo a comperare vasi e piante dove sarà necessario mantenere la terra sempre umida 😐 😐 😐 e per di più da posizionare nel posto più critico della casa: il davanzale della finestra… notoriamente una zona di ponte termico con temperature più basse della media e ad alto rischio condensa e muffa 🙁
Chi ha scritto quell’articolo ne ha scritto anche un altro, e ancora più pericoloso del primo: “trucchi per far asciugare al meglio il bucato in inverno“.
Non lasciatevi tentare! Nei giorni di pioggia NON si fa il bucato. E tanto meno si metteranno stendini posti vicino ai termosifoni.
Chiudo l’argomento sulle abitudini sbagliate e aggiungo che, se ho una casa in ordine, senza troppa umidità all’interno, posso permettermi di tenere anche le piante che mi piacciono. Io ne ho, amo il verde e amo tenere le piante in casa.
l’aria degli ambienti
Mentre siamo in casa inspiriamo ossigeno ed espiriamo anidride carbonica + umidità, ma l’aria di casa non ha solo questi 2 problemini: ci sono pitture, vernici, detergenti, mobili, e altri rivestimenti per pavimenti che emanano sostanze nocive che si accumulano nell’aria degli ambienti.
troppi inquinanti invisibili
Ammoniaca, benzene, formaldeide, tricloroetilene o xilene sono i più comuni nemici della nostra salute. Mal di testa, stanchezza, nausea, irritazioni delle mucose non sono così evidenti o così forti da farci sospettare immediatamente la scarsa qualità dell’aria, ma possiamo fare qualcosa invece che ignorare questa probabile situazione?
monitorare da soli la qualità dell’aria
Possiamo monitorare da soli la qualità dell’aria, se ne abbiamo voglia. Se dovete acquistare qualche strumento da tenere in casa stabilmente assicuratevi che analizzi più dati possibili e specialmente il livello di concentrazione di CO2 che è una sorta di avviso incontestabile di “aprire le finestre” (trovate un elenco qui). Evitate l’acquisto dell’apparecchio qui sotto che per esperienza restituisce solo numeri a casaccio:
Garantire un regolare ricambio d’aria con la ventilazione è la prima cosa da fare, ma ci sono piante d’appartamento molto utili
a CASA
Non siamo in una stazione spaziale, possiamo permetterci il lusso di alcune piante d’appartamento che forniscono ossigeno, filtrano gli inquinanti, aumentano l’umidità (utile se fosse scarsa) e creano una migliore qualità dell’aria indoor.
alla NASA
Secondo lo studio Clean Air della NASA, si applica la seguente regola pratica:
- circa 2 piante in vaso di medie dimensioni per 9 m²
“Dare aria” quando si è in orbita è difficile 😉 così l’Agenzia spaziale statunitense ha studiato le proprietà di purificazione dell’aria di vari tipi di piante negli anni ’90 e i risultati del “Clean Air Study” sono stati sorprendenti: molte piante non solo possono convertire l’anidride carbonica in ossigeno, ma anche legare inquinanti come formaldeide, benzene e tricloroetilene dall’aria e persino convertirli parzialmente in ossigeno 🙂 (Bryan E Cummings e Michael S Waring, “Journal of Exposure Science and Environmental Epidemiology”):
Se da un lato, convertire l’anidride carbonica in ossigeno durante la fotosintesi è utile a tutte le abitazioni, dall’altro nasce un problema: le piante d’appartamento rilasciano fino al 90% dell’acqua di irrigazione nell’aria della stanza.
In zona climatica F, torna molto utile impedire che l’aria sia troppo secca in inverno. In tutte le altre zone, la eccessiva umidità in casa è un grosso problema.
D’estate il processo naturale della pianta garantisce un certo raffrescamento naturale.
quali piante sono più adatte per migliorare il clima interno?
Le più adatte sono Aloe Vera, edera, giglio verde, sansevieria, dieffenbachia
I forti effetti di purificazione dell’aria che la NASA ha attestato sulle piante riguardano ambienti di studio come la Stazione Spaziale Internazionale ISS, ovvero un sistema veramente chiuso che ha ben poco in comune con un appartamento o una casa con le finestre chiuse. Ma male le piante non faranno 🙂
E sia chiaro che la semplice apertura delle finestre o l’accensione della VMC sono in grado di ridurre la concentrazione di composti organici volatili (VOC) in casa ben più in fretta di quanto possano fare le piante da interno 😉
Pur tuttavia, e comunque sia, consiglio anch’io le piante in casa: un clima ambientale biofilo, contribuisce sempre e comunque al benessere 🙂
una VMC poca spesa e tanta resa
La VMC (una buona 😉 ) è un impianto veramente fantastico quando la CO2 e l’umidità diventano un problema.
Come soluzione minima si deve prevedere l’installazione di una VMC a flusso incrociato che possa essere brevemente canalizzata verso un secondo locale (camera – bagno ad esempio). Questo può essere definito un flusso d’aria virtuoso, cioè molto utile a cambiare aria negli ambienti e smaltire umidità e CO2 in eccesso.
una VMC tanta spesa e tanta resa
Chi sta facendo una ristrutturazione importante o una costruzione ex novo preferirà una VMC centralizzata o magari un Aggregato Compatto, aggeggio diventato improvvisamente di moda per aggirare la stupidità dei governanti nella scrittura delle regole del superbonus.
cos’è un aggregato compatto?
Un aggregato compatto, compatto non solo nel senso che sta in poco spazio, è un aggeggio che riscalda, raffresca, produce acqua calda sanitaria, ricambia l’aria e recupera il calore: un genio 😉 Si tratta ovviamente di una pompa di calore che integra all’interno anche una Ventilazione Meccanica Controllata: PdC + VMC
Ultima piccola nota sul noioso superbonus: l’aggregato compatto è l’unica soluzione senza rischi di contestazione che permette di portare in detrazione anche la VMC 😉 proprio perché è integrata nella PdC 🙂
Sì, ci sono ben 3 ventilatori, uno della pompa di calore e 2 dell’impianto di ventilazione, che presenta 2 flussi di aria indipendenti. E c’è anche il preriscaldamento dell’aria che entra nel recuperatore di calore della VMC per l’eventualità del congelamento dello scambiatore di calore, interessante in alcune zone climatiche.
E no, non stira anche le camicie 🙁
la VMC migliore
Questa è la migliore pompa di calore + VMC in assoluto? Vi ricordate le televisioni portatili con il mangiacassette integrato nella base? 🙂
Non intendo dire che il grande “frigone” americano PdC + VMC non sia un’ottima soluzione, anzi, per molti cantieri è un salva progetto! O un salva Bonus 😉
E io non sono progettista di impianti, non riuscirei a fare dei paragoni intelligenti 🙁 Comunque so che non esiste l’impianto migliore che vada bene per ogni casa, quindi la VMC migliore per la vostra casa è la VMC giusta per la vostra casa, le vostre abitudini e lo stato di fatto o di progetto.
Pensiamo sempre e solo alle nostre esigenze! Se abitiamo isolati dal mondo e ogni tanto scendiamo in paese, forse la nostra esigenza è una Panda 4×4, e non la nuova Range Rover 😉
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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