Stamattina ho acceso Rai Radio 3 per farmi leggere i giornali mentre preparavo il caffè, come sempre, e non potevo crederci: per i lavori iniziati dopo il 16 febbraio, Stop allo sconto in fattura.
Son 2 anni che ripeto, chi pagherà questo enorme debito?
Ma siccome si finisce a parlare di politica e quella italiana è insopportabile, parliamo solo dello “Stop allo sconto in fattura”.
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sblocco dei crediti
Intanto si sbloccano tutti i crediti fermi, infatti il compratore è sgravato dalla responsabilità in caso di crediti inesistenti (le famose truffe col Superbonus)… come ho letto in un Tweet: ” Nessuno ha notato che nel DECRETO LEGGE di oggi c’è l’elenco dei documenti che ESONERA da responsabilità l’acquirente. I CESSIONARI sono a POSTO, chi CEDE è OUT”.
Decreto Legge n° 11 del 16 febbraio 2023
Cosa penso che succederà? Siamo in Italia, quindi non dimentichiamo che un Decreto Legge, prima della conversione in Legge (e ci vogliono 60 giorni), può subire modifiche e visto che tutti stanno abbaiando contro… Vedremo.
L’acronimo CILA sta per “Certificazione inizio lavori asseverata”. La sigla CILAS, invece, per “Certificazione inizio lavori asseverata Superbonus”…
stop allo sconto in fattura
Dicendo addio allo sconto in fattura si torna alla situazione pre-sbornia, quando ti spettava la detrazione fiscale, ma spalmata in 10 anni 🙂
l’offerta che avete in mano è gonfiata
Quindi chi ha in mano un’offerta con lo sconto in fattura può tornare da chi gliel’ha confezionata per chiedere una revisione del prezzo 🙂 Non c’è nulla di cui vergognarsi: si chiede semplicemente un ribasso perchè certamente l’offerta che avete in mano è gonfiata di tutti gli oneri finanziari che erano stati caricati sul prezzo 😉
la detrazione in 10 anni
Senza sconto in fattura nessuno può fare lavori in casa? Bisogna ammettere che con queste regole
- chi guadagna e ha capienza IRPEF può continuare ad approfittare delle agevolazioni fiscali
- chi NON ha capienza IRPEF o non sta guadagnando per nulla e vorrebbe usare i suoi risparmi è FUORI
Non lo trovo giusto, anche se capisco i numeri. Quindi mi dichiaro automaticamente rivoluzionario e vi spiego perchè:
- se sono una persona che guadagna, la detrazione in 10 anni mi permette di portare a casa… che so… 20.000€. Bene, alle casse dello Stato mancheranno 20.000€ 🙁
- se sono una persona che NON ha capienza IRPEF o non sta guadagnando per nulla e lo Stato trovasse un meccanismo incentivante anche per me per fare lavori in casa con il miraggio delle agevolazioni fiscali per… che so… 20.000€. Bene, alle casse dello Stato mancheranno sempre 20.000€ 🙁
Mi sembra equo. O più equo 🙂
previsioni:
Immagino che molti rinunceranno ai loro progetti lì per lì.
La cosa bella è che finalmente caleranno i prezzi dei materiali e degli isolanti.
Poi ci sarà anche qualche termotecnico in più disponibile per seguire il tuo lavoro.
Tornerà di moda il fai da te. E lo consiglio a tutti 🙂
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@raffaello mi ha scritto: “Io sono rovinato…ho firmato compromesso di vendita del mio attuale immobile e ho firmato il compromesso d’acquisto per il nuovo immobile. Ho firmato il contratto di ristrutturazione a dicembre con la ditta edile per 80000€ che sarebbero diventati 40000, cifra che sarei riuscito a gestire proprio grazie al bonus. Ora, ad un mese dal rogito e dall’inizio dei lavori questa mazzata…sono disperato. Non è possibile da un giorno all’altro, senza preavviso, fare una manovra simile. Non posso tornare indietro perché tra anticipi e penali perderei 30000€…non riesco ancora a crederci. Mai avrei pensato di cambiare casa se avessi saputo del taglio al bonus 50”
e io ho risposto:
se ha dato anticipi alla ditta edile per la ristrutturazione in vista dello sconto in fattura:
la data di emissione della fattura o l’accredito sul conto corrente del beneficiario o la ricevuta del bonifico hanno data antecedente al 17 febbraio.
quindi la ditta edile per 80000€ potrà continuare ad applicare lo sconto in fattura.
@ mauro
infatti! più o meno ogni agevolazione che uno stato fa è automaticamente un’entrata mancata nelle casse dello stato
Oltretutto detrarre in 10 anni è un altro modo per fare debito.
@ davide
più che i 10 anni son troppi… è che
chi non ha capitale non può iniziare a fare nulla
e chi ha risparmi e quindi capitale, ma non ha reddito, non può godere di nessuna agevolazione
Vero!
Pero’ nel caso del plug n play, 300€ per pannello, inverter, cavetteria, meter,struttura e spedizione ,ci potevano stare.
Ora a 700€ ,ciaone! Bye bye !
Se detrazione fosse in 3 /5 anni non ci sarebbe stata la corsa allo sconto in fattura; 10 anni sono troppi.
@ davide
e tutte le caldaiette da 900€ vendute a 3000€ con sconto in fattura 🙂 🙂
Curioso di vedere se il pnp enelx, ora a 700€ senza sconto in fattura, ( 300Watt h) calera’ di prezzo o verra’ tolto dal commercio.
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