Visto che il mio pane quotidiano è progettare l’isolamento termico, sono spesso alle prese con edifici che soffrono di condense interne dove le muffe proliferano felicemente. Devo dire che le cattive abitudini del committente sono fondamentalmente la base del problema, ma anche i difetti e le mancanze dell’edificio (ponti termici e mancanza di impianto di ventilazione) rendono la battaglia veramente dura.
Quando il committente è restio ad intervenire in modo completo oppure non può permettersi di affrontare una spesa consistente (intendo “isolamento corretto, + attenuazione dei ponti termici, + ricambio d’aria meccanico…”) non resta che
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questo video è più divertente dell’articolo, questa volta 😉 specialmente alla fine
- fare una semplice bonifica
- e rinnovare le finitura interne con pitture per interni adatte a rendere le superfici meno attraenti alle spore.
ambiente sanificato
Riconquistando un ambiente sano, anzi, sanificato, si potrebbe pensare che il problema sia risolto per sempre, eppure la muffa, in condizioni di umidità elevata, troverà il modo di crescere, se non sulle superfici appena trattate, sui tessuti, sui mobili ecc.
riportare in equilibrio l’ambiente in-door
Sanificare e disinfettare è importante! ma è importante anche riportare in equilibrio l’ambiente in-door.
la raccomandazione del medico
Se la casa è la grande casa del nostro corpo: ricordiamoci della raccomandazione del medico: dobbiamo ripristinare la flora intestinale, dopo aver assunto antibiotici 😉
ricreare un ambiente salubre
Vale anche per il nostro ambiente casalingo! Dobbiamo sì eliminare la muffa, ma dobbiamo ricreare un ambiente salubre, non umido e con superfici non a rischio di condensa.
Quindi resta valido il mio solito consiglio: evitare pitture interne non naturali preferendo quelle con pH elevato, sgradito anche alle muffe, ma dobbiamo fare i conti con quei pochi batteri che resistono e che troveranno nuove condizioni per riprodursi nella nostra casa e più velocemente degli altri.
Il pH alcalino della pittura alla calce elimina quasi tutte le cariche microrganiche (si usava anche nelle stalle una volta), ma solo quando il microclima ambientale sarà “in ordine” potremo dire di abitare un ambiente sano.
ricapitolando
Abbiamo delle armi contro le muffe, ma dobbiamo risolvere il problema in modo intelligente e definitivo
- attenuare i ponti termici se abbiamo un isolamento discontinuo o con errori di costruzione
- isolare le superfici se manca l’ isolamento termico
- isolare sul lato interno seminterrarti e taverne che presentano superfici delle pareti e dei solai di pavimento con temperature troppo basse in primavera – estate (condense estive: esistono!)
- condurre la casa con attenzione per mantenere l’umidità entro il 55-65%, che migliora, sia d’estate che d’inverno, la cosiddetta temperatura percepita.
cosa si intende per temperatura percepita?
Di solito è in relazione al vento, che raffredda persone e cose molto più rapidamente rispetto all’aria ferma.
In casa la temperatura apparente è influenzata dall’ umidità, dalla pressione dell’aria, dall’attività fisica e dalla naturale differenza da persona a persona.
Durante la stagione estiva non riusciamo facilmente a smaltire il calore in eccesso se l’umidità è elevata: una giornata afosa ci dà la sensazione di trovarci in presenza di una temperatura maggiore di quella reale.
abitudini sbagliate
Cambiarle è un intervento GRATUITO quindi non gode di agevolazioni fiscali 😉 e non devi fare comunicazioni all’ENEA entro 90 giorni 🙂
Quando al cliente faccio il 3° grado sulle abitudini di condurre la casa o l’appartamento, saltano fuori più o meno sempre le stesse cose, ve ne cito solo qualcuna e magari vi ci rispecchiate perfettamente:
- quando esco la mattina spengo il riscaldamento così non consumo gas
- accendo il riscaldamento 3-4 ore la sera altrimenti è una ghiacciaia
- ho cambiato il vecchio termostato con uno digitale che imposto anche dal telefono
- sì ho le valvole termostatiche sui termosifoni ma non sono servite a niente
- la temperatura di mandata ai termosifoni è sempre fissa a 60°
- io ho il radiante a pavimento ma ora che diventa caldo è ora che andiamo a letto, quindi preferiamo accendere la stufa
- non posso aprire le finestre, sarebbe ancora più freddo
- non apro perchè se no entra ancora più umidità
- sì che faccio una buona ventilazione, le finestre sono sempre aperte ad anta ribalta
- sì che faccio una buona ventilazione, le finestre delle camere sono aperte tutta la mattina
- cucinando so che dovrei aprire, ma almeno sto al caldo
- sì ha ragione, ci sono le zanzariere giù, ma sa… d’inverno mi entrano anche i ragni
- sì ha ragione, le tende sono sempre chiuse se no mi guardano dentro
- sì ha ragione, la tapparella rimane spesso a metà
- di giorno la tapparella è sempre giù perchè non c’è nessuno e magari entrano i ladri
- impossibile stendere la biancheria fuori, non asciuga
- solo d’estate stendo la biancheria all’esterno
- per i bambini ho anche messo un umidificatore per ambiente ad ultrasuoni
Vi ci rispecchiate perfettamente o solo in parte? cambiate abitudini 😉 è gratis 😉
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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