Vi state decidendo per degli interventi di isolamento termico? Stufi delle solite superfici disperdenti? Dubbiosi sull’ermeticità dell’involucro edilizio? Impauriti dalla formazione di muffa?
L’installazione di una VMC è assolutamente una cosa da fare! una stravaganza dei nostri tempi ancora mal vista dal legislatore.
nuova costruzione, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni energetica
I lettori più esperti sapranno già che il Decreto Requisiti Minimi del giugno 2015, per gli interventi che riguardano le strutture opache verso l’esterno, impone al tecnico di fare la verifica dell’assenza di rischio di formazione di muffe e condense interstiziali (chi ha scritto questo paragrafo 2.3, punto 2, dell’Allegato 1 forse doveva fare più riferimento alle condense superficiali interne che sono le responsabili della formazione di muffa piuttosto che a quello interstiziali 😉 )
la correzione dei ponti termici
Il Decreto diceva anche che se dopo la correzione dei ponti termici, resta il pericolo di formazione di muffe o condense in corrispondenza di essi, la VMC rappresenta una valida soluzione tecnica.
Va detto che è strano che un ponte termico corretto evidenzi condense superficiali, forse il legislatore intendeva dire: “se non sapete come attenuare il ponte termico, allora installate una VMC” 😐
detrazioni fiscali per la VMC
Il pericolo di formazione di muffe è da anni il modo corretto per salire all’Olimpo delle detrazioni fiscali con il costo della VMC.
Ovviamente l’installazione della VMC deve realizzarsi congiuntamente agli interventi di coibentazione, e nei limiti di spesa di questi ultimi.
come verificare che la VMC rappresenti l’unica soluzione per garantire l’assenza di muffe o condense interstiziali
Intanto, ripeto: sono le condense superficiali interne ad essere responsabili della formazione di muffa 😉 e già che ci siamo, facciamo qualche esempio di condensa interstiziale:
- un tetto in legno mal progettato o mal eseguito permette all’aria calda e umida dell’ambiente interno di uscire all’esterno in modo incontrollato per difetti di tenuta (perline e muratura, travi e cordolo ecc) = condensa interstiziale 😐
- una finestra posata male permette all’aria calda e umida dell’ambiente interno di uscire all’esterno in modo incontrollato per difetti di tenuta (telaio e muratura o falso telaio e muratura) = condensa interstiziale 😐
- un isolamento interno mal progettato o mal eseguito permette all’aria calda e umida dell’ambiente interno di raggiungere la parete fredda in modo incontrollato per difetti di tenuta (dietro all’isolamento) = condensa interstiziale 😐
eèhh hai voglia a risolvere questi danni con una VMC… dovrà essere ben muscolosa 😉
ma non perdiamo il filo…
come verificare che la VMC rappresenti l’unica soluzione
Il tecnico abilitato deve allegare all’asseverazione di cui al Decreto interministeriale 06 agosto 2020 (Requisiti Tecnici) una relazione tecnica dove
- emerga quanto appena detto
- dimostri che la VMC consegua un risparmio energetico rispetto alla massima correzione dei ponti termici.
la qualità dell’aria
Avrete notato l’approccio del legislatore rispetto alla VMC 🙁
Non solo si lotta perchè in nessun intervento di riqualificazione energetica si installi un sistema di ventilazione meccanica controllata, ma si considera un intervento di riqualificazione energetica o una ristrutturazione importante e addirittura una nuova costruzione come una sorta di costruzione morta, da fare, finire. Invece è un luogo dell’abitare e NON dell’abitare nelle peggiori condizioni e senza ricambio d’aria.
Ma perchè parlare di bioedilizia o di bioarchitettura e costruire in modo più salubre (in termini di materiali) se manca l’elemento più importante, l’aria?
Perché sognare di una progettazione biofilica, della luce del sole, della vista della natura, del mondo naturale portato all’interno dell’ambiente chiuso per raggiungere un effetto di rigenerazione se manca ancora l’aria?
Kellert e Heerwagen forse sarebbero ben più competenti nel riscrivere il Decreto Requisiti Minimi del giugno 2015 😉 Sono gli autori di Biophilic Design: The Theory, Science and Practice of Bringing Buildings to Life, 2008).
Come linea progettuale teniamo sempre questa direzione:
isolare sì, avvelenarsi no,
arieggiare sempre e se si può, installare almeno una VMC nella zona notte: camere e bagni devono diventare luoghi sani e confortevoli.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
“Qui sotto puoi lasciare un commento” – non devi registrarti e il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato, approfittane! riceverai presto una risposta!
oppure sostieni l’informazione libera e imparziale di espertocasaclima con un un Buono Regalo Amazon digitale (via e-mail o SMS)
Lascia un commento