Un tempo i magazzini edili tenevano disponibili solo quei materiali che io nemmeno cercavo, oggi nemmeno quelli.
WANTED: EPS bianco o grigio
Il più ricercato di questi ultimi 2 mesi è stato naturalmente l’EPS in ogni sua forma, bianco o grigio non importa. Ho ricevuto così tante chiamate che ho dovuto cominciare a rispondere così: questo è uno Studio di consulenza, non un magazzino di isolanti. Intanto in molti sono andati ad acquistare pannelli isolanti in EPS all’estero (anche in Grecia) e poi questi molti hanno iniziato a scrivermi per capire come verificare qualità e conformità di questi isolanti, ovviamente per non perdere il Superbonus 110%.
conformità degli isolanti, rispetto dei CAM
In base alle attuali regole comunitarie e nazionali per gli isolanti, si deve guardare solo a quelli marchiati CE (questo per essere sicuri di avere una norma di prodotto armonizzata o un ETA (European Technical Assessment) e una DoP (dichiarazione di prestazione) con prestazioni relative al requisito “risparmio energetico e ritenzione del calore”. Ma poi c’è la caccia alla certificazione che garantisce il rispetto dei CAM, e qui il gioco si fa duro, e solo i duri riescono a trovare anche un EPD valido.
l’offerta non soddisfa la domanda
Sì, siamo passati dal problema della mancanza di spesa all’aumento della domanda così potente che l’offerta non riesce a tenere il passo. E cosa potrebbe succedere di peggio? i prezzi dell’energia stanno aumentando vertiginosamente.
Durante il covid-19 tutti i governi hanno pensato a come stimolare i consumi mentre in tutta autonomia la domanda di prodotti elettronici volava – risultato: la carenza di microchip sta colpendo la produzione industriale che non ha saputo organizzarsi e prevedere.
gli aumenti dei prezzi nelle ristrutturazioni e nuove costruzioni
Nel mondo delle costruzioni gli aumenti del prezzo di rame, ferro, acciaio, PVC e legname di conifere stanno sconvolgendo i costi degli interventi di ristrutturazione e di nuova costruzione.
Il decreto sul fondo di compensazione per il caro materiali nei bandi pubblici ha escluso il legno strutturale (nel 2021 a quota +250%). E cosa potrebbe succedere di peggio? per il rilevamento del costo dei materiali da costruzione il Ministero riporta percentuali non riscontrabili nella realtà. Alcuni esempi:
- tubazioni in acciaio nero senza saldatura + 23%, mentre le imprese registrano +73%
- tubazione in polietilene ad alta densità +20% contro +47%
- tubazione in PVC rigido + 21% contro +65%
- corrugato per impianti elettrici +21% contro +98%
- fili di rame +32% contro +55%
- tubi di rame per impianti idrosanitari +16% contro +55%
materiali isolanti naturali introvabili
Mentre là fuori infuriava la burrasca dei prezzi e della mancanza di materiali isolanti io pensavo di esserne immune: la fibra di legno certamente non la sta utilizzando nessuno! Come sempre nessuno la userà nelle sue stratigrafie… invece… E cosa potrebbe succedere di peggio? vuoi fibra di legno? aspetta 4-5 mesi 🙁 🙁 vuoi sughero? aspetta 4 mesi 🙁
Purtroppo un tetto con ottime prestazioni estive 🙂 non lo puoi costruire con altri materiali isolanti, allora che fare?
materiali isolanti naturali disponibili
Se c’è chi è andato in Grecia per trovare l’EPS, noi riusciremo ad andare in campagna e trovare balle di paglia della misura che ci serve.
La paglia è un sottoprodotto del raccolto dei cereali (segale, grano, avena o orzo), quindi, come va di moda oggi definirlo, è materiale sostenibile. L’isolamento in paglia può essere lavorato come balle o pannelli molto compressi.
Ha lunga tradizione: i primi edifici fatti in balle di paglia furono realizzati in Nebraska e la più antica casa con balle di paglia autoportante del mondo (nella piccola città di Alliance nel Nebraska) è del 1903 e questo la dice lunga sulla durabilità della paglia.
paglia per isolamento tetto
Ma io sto pensando di usare paglia nella stratigrafia del tetto e non come materiale da costruzione proprio per le sue proprietà di isolamento termico estivo, oltre che invernale s’intende.
Ora non pensate che ci basti un carico di paglia per fare il lavoro: ingegnerizzare la posa delle balle di paglia significa descrivere un metodo di costruzione per un lavoro sicuro. Quindi il progetto prevede anche tanti altri materiali accessori:
- legno
- ferramenta
- nastri e membrane
Per il legno c’è subito da ricordare che il rincaro della materia prima legnosa e dei semilavorati sta creando grandi difficoltà. Improvvisamente abbiamo scoperto che dipendiamo troppo dalla materia prima straniera perchè abbiamo dimenticato da anni il legname nazionale. Chi lo sa? forse questa è la volta buona per tornare a rafforzare la nostra filiera foresta legno imprese.
Per la ferramenta c’è da dire che come sempre i magazzini edili tengono poco nulla di articoli un po’ speciali quindi non resta che ordinare direttamente al produttore con consegna in cantiere oppure per quantità piccole verificare cosa si trova on-line. Non sottovalutate l’acquisto online, non avete la più pallida idea di quanti prodotti introvabili nei magazzini siano disponibili con un click 😉
Per i nastri e le membrane, idem come per la ferramenta: meglio ordinare direttamente al produttore con consegna in cantiere oppure cercare on-line. Tazntissimi prodotti introvabili nei magazzini sono disponibili con un click 😉
come progettare un isolamento in paglia
La paglia sarà dunque un riempimento di isolante e possibilmente per la maggior parte della superficie disperdente la paglia rimarrà confezionata in balla per garantire una certa densità, che potrà essere anche ridotta nella lunghezza alla bisogna (ma è un lavoro perditempo quindi possibilmente da evitare).
In due parole dobbiamo costruire sulle falde del tetto delle librerie Billy di IKEA e riempirle di isolante, le librerie poggeranno sulla schiena naturalmente 😉 il concetto è questo:
possiamo fare delle prove ma in ogni caso la dimensione della balla che riusciamo a trovare detterà le regole in fatto di spessore della stratigrafia e casseri in legno necessari:
circa le possibili soluzioni per realizzare i casseri dove sistemare la paglia dobbiamo ricordare che se l’OSB può essere una soluzione pratica e con doti strutturali notevoli, per gli elementi verticali, non è così adatto come chiusura orizzontale perchè si comporta come un freno al vapore. Il pannello OSB, come ogni strato, ha un suo fattore di resistenza al passaggio del vapore equivalente (quindi ha un certo valore sd in base al suo spessore). Ecco a cosa serve una verifica igrometrica 😉
progettazione
La progettazione quindi non si limita a definire gli strati, come nel caso di un tetto normale, ma deve occuparsi anche della prefabbricazione di elementi scatolari (contenitori della paglia) o di nervature adatte al montaggio.
Ci potrebbero tornare utili elementi in legno microlamellare che sono sfogliati di legno di conifera e abete rosso spessi 3mm incollati, ma per non usare tanto materiale legno e per limitare anche il peso senza perdere doti strutturali penserei alle travi in legno a I con interasse balla di paglia: travi ad anima sottile si chiamano.
E lo strato di ventilazione potrebbe prevedere il fissaggio del controlistello nell’ala delle travi a I:
Se le ali della I creano un impedimento alla balla di paglia molto squadrata e con elevata densità, possiamo risolvere in anticipo:
con il materiale isolante già applicato in fabbrica sull’anima sottile possiamo ottenere la consueta sezione rettangolare bell’e pronta.
La soluzione va pensata con cura, non si può improvvisare mentre si lavora in copertura.
Qui la buona idea vale più dell’esperienza.
l’umidità
Il vapore contenuto, o che attraversa una stratigrafia, deve essere libero di uscire senza impedimenti. Ecco perchè sotto il manto di copertura ci sarà anche uno strato di ventilazione – il tetto ventilato. La paglia è permeabile alla diffusione ovviamente, il che è particolarmente vantaggioso.
Le balle di paglia sono ben pressate e il contenuto di umidità è al massimo del 15%. Se ben conservate, il rischio di muffe e infestazioni di parassiti è molto contenuto pur non contenendo additivi chimici.
le proprietà isolanti della paglia
Le proprietà di isolamento della paglia migliorano se gli steli sono perpendicolari al trasferimento di calore.
Come la fibra di legno anche la paglia garantisce 2.100 joule/kilo*Kelvin (quella di riso 1.900): quindi un’ottima capacità di accumulo di calore. Pensate che la lana di roccia garantisce solo la metà di questo valore ed è per questo che un tetto isolato con lana minerale funziona bene d’inverno ma non in estate!
Ottima capacità di accumulo di calore = ottima protezione dal surriscaldamento estivo.
Parliamo sempre di materiali naturali, buon isolamento termico e poi ci dimentichiamo che dal contadino troviamo la paglia? E non dimentichiamo le sue proprietà fonoassorbenti.
la paglia è compatibile con l’ambientale?
Se la paglia non è sostenibile, facile da smaltire e innocua per la natura e le persone allora chi? Il confezionamento e la produzione dell’isolamento in paglia necessita di poca energia primaria e in più assorbe CO2 durante la crescita.
Gli sfridi possono essere compostati o riutilizzati o usati in impianti per la produzione di biometano evitando di gettarli come macerie edili in discarica. Io la terrei per gli animali. Le galline ci farebbero l’uovo.
infiammabilità della paglia
Vogliamo parlare di infiammabilità? La paglia è classificata come B2 ed è quindi considerata normalmente infiammabile.
In Germania, la paglia soddisfa tutti i requisiti delle autorità edilizie ed è approvata come materiale isolante, ma come mai? Pur essendo normalmente infiammabile, la forte compressione priva la fiamma dell’ossigeno necessario alla combustione – un po’ come incendiare un vocabolario, non è affatto facile.
I forti aumenti dei prezzi delle materie prime non danno segni di resa, anzi mostrano rincari record. Con aumenti dei materiali in continua crescita riusciranno tutte le spinte incentivanti, bonus e superbonus vari, a nascondere il problema dei prezzi dei materiali da costruzione? il settore edile scoppierà come una bolla di sapone?
L’esaurimento delle scorte e i tempi di consegna lunghissimi sono diventati la normalità. Eppure i giornali titolano “l’edilizia vola”.
Prepariamo il paracadute o buttiamoci: la paglia è morbida 😉
Ma Tu, te la sentiresti di cominciare l’avventura della tua casa isolata in paglia?
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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