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Isolamento del tetto o del solaio del sottotetto? Superbonus 110% o bonuscasa

13 risposte

Molti committenti, più che ai materiali, agli spessori e alle possibili soluzioni, sono interessati alla possibilità di accedere alle detrazioni, quindi è interessante scoprire come ragionare sul tetto o sul sottotetto per ottenere senza alcun dubbio le agevolazioni fiscali. Tetto o sottotetto… ma che almeno uno dei due sia isolato!

serve un rifacimento del tetto?

A volte la situazione è chiarissima: l’edificio ha urgente bisogno del rifacimento del tetto, quindi si progetterà il nuovo manto di copertura + l’isolamento delle falde: le soluzioni sono moltissime, ma principalmente si deve decidere se

  • fare un pacchetto di isolamento termo acustico traspirante, e quindi serve uno strato di ventilazione (tetto ventilato)
  • fare un pacchetto di isolamento termico non o pochissimo traspirante dove manca uno strato di ventilazione (tetto non ventilato), o c’è uno strato di microventilazione

il tetto è ancora sano?

A volte invece il manto di copertura è in ottime condizioni ed esiste un sottotetto dove intervenire, perché non isolare il solaio del sottotetto?

Non c’è una risposta valida per tutti gli edifici perché ogni situazione potrebbe spingere per la prima o per la seconda soluzione. 🙁

come accedere alle detrazioni

Meglio prima definire e capire quale sia l’elemento disperdente di un tetto; questo ci aiuterà a scegliere tra le 2 soluzioni possibili:

  • isolare le falde del tetto
  • isolare il solaio del sottotetto

da un punto di vista termico…

Non vogliamo sapere, da un punto di vista termico, cosa bisognerebbe fare?

Senza fare diecimila calcoli e simulazioni si potrebbe dire che

  1. il volume riscaldato (quello che abitiamo) disperde naturalmente in tutte le direzioni e ancora più intensamente dove abbiamo dei ponti termici
  2. la dispersione che stiamo analizzando oggi è quella ascendente, verso l’alto
  3. l’energia contenuta nell’ambiente che abitiamo si disperde nel sottotetto e poi nell’ambiente esterno

Se è vero che l’ambiente riscaldato disperde la sua energia attraverso il soffitto nel sottotetto, la regola migliore sarebbe isolare subito il solaio del sottotetto e mantenere l’ambiente riscaldato caldo e confortevole:

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sfasamento termico + una zona cuscinetto

Ma è proprio la regola migliore isolare il solaio del sottotetto?

Visto il problema del surriscaldamento estivo dell’ultimo piano di un edificio sarebbe meglio isolare le falde del tetto ottenendo già diverse ore di sfasamento termico + una zona cuscinetto che è rappresentata dal sottotetto non abitabile.

L’ultimo piano, in regime estivo, potrebbe godere del benefico dell’isolamento del tetto e dell’altezza del sottotetto garantendo certamente dei picchi di temperatura in luglio e agosto non superiori ai 28°C.

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In regime invernale la situazione si capovolge: il sottotetto, non isolato all’estradosso del solaio, verrà “riscaldato” dalle dispersioni dell’ambiente sottostante: infatti la situazione si definisce come “ambiente riscaldato verso ambiente non riscaldato”.

Si potrebbe concludere che tutti quelli che stanno progettando in zona climatica F o in zona collinare e verdeggiante dove non è sentito il problema del surriscaldamento estivo possono tranquillamente optare per l’isolamento del sottotetto.

sottotetto fai da te

Bisognerebbe anche parlare di fattibilità e di costi:

Fattibilità:

  • per intervenire in una copertura bisogna allestire un vero e proprio cantiere, presentare una pratica edilizia, appaltare il lavoro e sperare che le condizioni meteo siano favorevoli per qualche settimana
  • per intervenire nel sottotetto spesso basta accedere attraverso la botola interna e il committente potrebbe farsi su le maniche e appaltare il fai da te: isolanti in rotoli, isolanti sfusi o isolanti in pannelli rigidi non richiedono una grande professionalità, ma un po’ di fatica e un po’ di buon senso

Costi:

  • per intervenire in una copertura le cifre sono molto elevate, non tanto per il costo dell’isolante a mq ma per le voci di spesa che compongono tutto l’intervento + la spesa per il professionista
  • per intervenire nel sottotetto con il fai da te abbiamo solo il costo materiale, e spesso è così basso che risulta inutile aprire una pratica edilizia, coinvolgere un professionista ecc ecc. (una consulenza per scegliere materiale e spessore 😉 può essere più che sufficiente per fare un buon lavoro)

come sfruttare i vari bonus casa o addirittura il superbonus 110%

i chiarimenti dall’ENEA sono questi:

  • l’isolamento del tetto è agevolabile! anche se di fatto è il solaio del sottotetto non riscaldato l’elemento disperdente.
  • l’isolamento del solaio orizzontale, disperdente, del sottotetto è agevolabile!
  • l’isolamento un po’ del tetto e un po’ del sottotetto NON è agevolabile dal 110%!

Fino all’anno scorso il “gran esperto legislatore” aveva limitato le agevolazioni fiscali ai lavori di isolamento termico eseguiti sulle superfici disperdenti verso l’esterno o verso il terreno o verso un ambiente non riscaldato. Quindi si perdevano le agevolazioni fiscali se si isolavano le falde del tetto anziché il sottotetto.

il Superbonus agevola l’isolamento del tetto “non disperdente”

Dal 2021 invece, il Superbonus agevola l’isolamento del tetto “non disperdente” ((articolo 1, comma 66, lettera a) legge di bilancio 2021, comma 1 lettera a dell’art. 119 del DL 34/2020).  “Non disperdente” solo nella testa del “gran esperto legislatore”… E inoltre non rientra nel conteggio delle superfici opache da isolare nella misura di almeno il 25% della superficie lorda disperdente: questo ci costringe a

  1. isolare il 25% della superficie dell’edificio
  2. poi a isolare il tetto “non disperdente”.

l’isolamento un po’ del tetto e un po’ del sottotetto NON è agevolabile al 110%!

MA si può fare così:

  • Superbonus 110% per l’isolamento termico del solaio sottotetto (elemento disperdente) che rientra nel calcolo del 25% della superficie (trasmittanza termica < ai valori limite della Tabella 1 Allegato E)
  • Bonus casa 50% per l’isolamento termico del tetto “non disperdente”, senza requisiti

oppure

  • Superbonus 110% per l’isolamento termico del tetto “non disperdente”, che NON rientra nel calcolo del 25% della superficie (trasmittanza termica < ai valori limite della Tabella 1 Allegato E)
  • Bonus casa 50% per l’isolamento termico del solaio sottotetto (elemento disperdente), senza requisiti

et voilà “le semplificazioni sono servite!”

Ecco in che mani siamo! Ricordatevene la prossima volta che andrete a votare! BASTA incompetenti al governo.


qualche dubbio

Resta comunque qualche dubbio che speriamo venga chiarito nelle prossime centinaia di migliaia di FAQ:

Si legge nei REQUISITI SPECIFICI PER GLI EDIFICI ESISTENTI SOGGETTI A RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA dopo il DM 26.6.2015 :

REQUISITI SPECIFICI:

DEI DIVISORI VERTICALI ED ORIZZONTALI TRA EDIFICI ED UNITà IMMOBILIARI
DELLE STRUTTURE OPACHE VERTICALI E ORIZZONTALI TRA AMBIENTE NON RISCALDATO ED AMBIENTE ESTERNO :

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Dubbio 1:

  • se la trasmittanza termica deve garantire 0,80 W/mqK tra sottotetto non riscaldato e ambiente esterno
  • non devo obbligatoriamente isolare un pochino le falde del tetto “non disperdente”?

Dubbio 2:

  • un tetto “non disperdente” deve rispettare quanto scritto nel Decreto dei requisiti minimi?

POVERI NOI 🙁 più tempo passa e più dubbi restano…


progettare le stratigrafie di tetto e sottotetto

Ora che ci siamo “riscaldati” sulle opzioni di intervento sul tetto o nel sottotetto o in entrambi gli elementi, possiamo riprendere a ragionare sui materiali da impiegare e sugli spessori da prevedere: da un lato per rispettare la normativa, e dall’altro per riuscire ad avere delle stratigrafie ottime dal punto di vista estivo (evitando il surriscaldamento) e ottime dal punto di vista della salubrità dei materiali.

Una casa sana si può ottenere solo usando materiali isolanti sani, possibilmente naturali.

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Se vi servisse il mio aiuto, contattatemi senza indugio.



federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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13 risposte a “Isolamento del tetto o del solaio del sottotetto? Superbonus 110% o bonuscasa”

  1. @ marzio

    non è chiara la domanda:
    ha il dubbio se isolare le falde del tetto dall’interno o dall’esterno?
    e queste falde in laterocemento sono allo stato grezzo senza intonaco interno?
    che spessore hanno le falde?
    che impermeabilizzazione hanno le falde?
    dove si trova il fabbricato?

  2. Buongiorno, volevo realizzare 2 camere per i miei figli nel solaio (sottotetto abitabile).
    Cosa è meglio fare? isolare la soletta del solaio oppure isolare il tetto dall’interno avendo ancora i tavelloni a vista essendo un tetto in cemento? Grazie mille

  3. @ Danilo

    il solaio sopra al volume riscaldato del condomino al piano di sotto è certamente una superficie disperdente, infatti delimita il volume climatizzato (del condomino) rispetto all’esterno o, visto che c’è una tettoia aperta, ad ambienti a diversa temperatura e non dotati di impianto di climatizzazione

  4. Con la presente si chiede informazioni riguardo al cappotto termico. Sono proprietario di un appartamento al terzo piano di un condominio di 5 famiglie. La mia è una mansarda con ampio terrazzo coperto (non abbusivo conconcessione comunale). Il quesito è questo: La coibentazione del pavimento della terrazza, anche se coperta, rientra ne bonus 110% essendo per me pavimento e per il condomino del piano di sotto tetto? Quindi una superficie che è tra il caldo e freddo? Specifico che la terrazza è coperta e non chiusa dai restanti 3 lati quindi in giorni di forte pioggia e vento viene allagata. Aspettando un Vostro riscontro porgo cordiali saluti.

  5. @ emanuele

    non sapendo come sono fatte le falde del tetto e che tipo di manto di copertura abbiamo sopra per la protezione dalle intemperie non posso dire quanto sia facile isolare dall’interno il sottotetto.
    senza dubbio il materiale va scelto per le sue capacità di sfasamento termico in modo da non fare un lavoro inutile per la stagione estiva.
    bisogna anche sapere quanto spessore possiamo rubare all’interno prima che il sottotetto diventi “inutilizzabile”: sarebbe inutile fare un progetto dei sogni che non si possono realizzare per colpa delle altezze.
    oltre all’isolamento bisognerà pensare alla tipologia di freno al vapore che si dovrà mettere a protezione dell’isolante e a garanzia di evitare condense interstiziali e condense estive.
    penso che il fai da te sia una buona opzione per chi ha voglia di fare e mettersi in gioco 😉

    serramenti: sostituire il serramento doppio vetro con triplo vetro è certamente una buona idea perchè il comfort sale moltissimo e non devo aprire una pratica edilizia per non perdere le agevolazioni. solitamente il serramentista si può occupare di tutto e a volte anche della cessione del credito.

    se si cambiano i serramenti si deve anche sapere se in un imminente futuro si isoleranno le pareti con un cappotto o un isolamento interno perchè l’installazione del nuovo serramento deve andare a braccetto con questa importante decisione.

    fotovoltaico: bisogna distinguere se è una forma di investimento o una semplice soluzione per abbassare la bolletta della luce perchè i ragionamenti sono ben diversi. e non è da dimenticare la spesa di installazione sul tetto.

    acqua calda sanitaria: meglio sempre partire dalle vere esigenze personali che possono variare parecchio in base alle abitudini e ai componenti della famiglia. quindi è inutile pensare a come scaldare l’acqua con energia rinnovabile se poi ne consumo talmente poca che l’impianto non lo ammortizzerò mai.

    in sintesi
    il beneficio maggiore lo offrirà il sottotetto isolato perchè l’ambiente sarà confortevole e non dispendioso,
    i serramenti sono da decidere se si decide l’eventuale isolamento delle pareti,
    per il fotovoltaico mi chiarirei le idee sulle reali necessità di energia elettrica quotidiana diurna, solitamente evidenziata dai consumi della fascia oraria F1 in bolletta. idem per l’acqua calda

  6. Avatar Emanuele
    Emanuele

    Buonasera, vivo in un appartamento costruito nel 1992, composto da piano terra abitabile di 80 mq + sottotetto dotato di pavimentazione ma non abitabile ad uso ufficio/ripostiglio di ulteriori 80 mq a cui si accede tramite una scala a chiocciola posta in cucina.
    Il sottotetto non ha alcun tipo di isolamento, pertanto risulta molto freddo in inverno e molto caldo in estate.
    Sono molto indeciso su quali interventi fare per un efficientamento energetico fra isolamento termico del tetto dall’interno (fai da te o tramite professionisti), sostituzione degli infissi dell’appartamento al piano terra (attualmente ho doppio vetro per una superficie totale di 18mq), impianto fotovoltaico o impianto solare per acqua calda.
    Vorrei avere un consiglio sulla priorità di tali interventi per avere un beneficio maggiore ed eventualmente sapere che tipo di incentivo posso avere per capire se procedere con il fai da te o servirmi da un professionista.

    Grazie mille per la disponibilità

  7. Avatar Carmelo Floresta
    Carmelo Floresta

    @Federico,
    capisco. Purtroppo ho rifatto la facciata l’anno scorso (giusto pre superbonus) sfruttando bonus facciate e quindi non mi va di rifare tutto. Tieni conto comunque che nell’intercapedine dei muri esterni, alla costruzione, e’ stao inserito un pannello di poliuretano di 2 cm. Infine l’immobile e’ dotato di impianto fotovoltaico da 6 KW e pompa di calore. Col superbonus volevo trainare la sostituzione degli infissi, ma come dici tu andrebbe fatta accurata verifica ante e post interventi per quanto riguarda l’efficienza energetica.
    Grazie per la cortese risposta.

  8. @ carmelo

    per avere una risposta precisa si deve per forza fare un bilancio energetico del ante e post operam, poi si potrebbe tenere come ultima carta da giocare e aggiungere la sostituzione del generatore di calore.

    ma come mai non si vuole isolare la parete esterna? senza isolamento di tutto l’involucro edilizio le soddisfazioni di tanto lavoro saranno magre 🙁 (a livello di comfort)

  9. Avatar Carmelo Floresta
    Carmelo Floresta

    Buonasera,
    ho letto l’interessante articolo sulla coibentazione del sottotetto (solaio). Se ho ben capito essendo parete orizzontale disperdente rientra nel superbonus. La mia idea e’ di coibentare appunto il sottotetto ed il solaio pavimento che separa la zona riscaldata dalla pertinenza garage (coibentando lato garage). In questo modo supero il 25% dellepareti disperdenti e quindi per rientrare nel superbonus devo rispettare il salto di 2 classi energetiche.
    A questo intervento aggiungerei l sostituzione degli infissi a giunto aperto con altri a doppio giunto termico. La mia domanda e’, se per la vostra esperienza questo tipo di intervento permette il salto di 2 classi energetiche.

  10. @ Donato Strozza

    in zona F io penserei

    immediatamente ad isolare il solaio del sottotetto per evitare le dispersioni in direzione ascendente.
    questo però implica la progettazione della soluzione per attenuare il ponte termico del nodo tetto-parete sulla linea di gronda per evitare il rischio di condense superficiali interne sull’angolo parte soffitto interno
    i materiali isolanti sfusi o flessibili non sono molto costosi quindi abbondiamo con lo spessore oltre i requisiti minimi.

    immediatamente ad isolare il soffitto del garage per evitare le dispersioni verso il basso ed ottenere una sensazione di maggior comfort sul pavimento attuale

    per quel che riguarda il cappotto esistente di 40mm di spessore ovviamente io consiglierei di demolirlo e applicare un sistema a cappotto nuovo e di elevato spessore (non certo togliere 4cm per metterne 10)
    ma dalle sue righe mi sembra di capire che il cappotto attuale sia in buono stato e lei non sia così desideroso di fare un intervento sulle facciate:
    in questo caso si potrebbe analizzare una stratigrafia che preveda un isolamento interno, soprattutto se:
    – il cappotto esistente di 4cm permette di non posare all’interno uno spessore enorme
    – desidero rinnovare tutti gli interni
    – desidero fare i lavori a step ambiente per ambiente
    – desidero eseguire dei fori per posare qualche VMC decentralizzata (bonus 50%) ma brevemente canalizzabile verso un 2° locale (esempio ripresa in bagno e mandata in camera)

    infissi triplo vetro possibilmente con una sola specchiatura per avere più luminosità e guadagni solari

    solo dopo aver preso queste 4 importanti decisioni farei un bilancio energetico per capire se devo comunque integrare la PDC con la caldaia a metano:
    sarebbe meglio viaggiare in solo elettrico naturalmente, ed evitare un’utenza gas metano per i prossimi 30anni.

    io comunque mi occupo di involucro e non di progettazione di impianti 😉

    il solare termico lo eviterei vista la previsione di FV e pompa di calore

    le batterie di accumulo non sono ancora convenienti dal punto di vista denaro. sono un buon ideale

  11. Salve, dovrei effettuare dei lavori di efficientamento energetico con il bonus 110%.
    Questi i lavori:
    1 cappotto termico;
    2 infissi;
    3 FTV+PDC ibrida;
    4 batterie di accumulo;
    5 colonnina di ricarica elettrica;
    6 solare termico.
    Il mio dubbio è sul cappotto termico delle pareti verticali in quanto, ho già un cappotto da 4 cm si, nn è di un grande spessore, da queste parti (zona F) è previsto da 10/12 cm.
    C’è chi dice di rimuoverlo completamente e, quindi rifarlo da 10cm e, c’è chi dice di sovrapporre altri pannelli fino ad arrivare a 10 cm. Ma nessuno mi ha parlato di VMC.
    Io preferirei lasciare così come è la situazione attuale e, magari, fare il cappotto sulla soletta del solaio che mi separa dal sottotetto e sotto quella che mi separa dal garage sottostante. Data la confusione che ho in testa, mi può chiarire le idee? Grazie x l’interessamento e buona giornata

  12. @ Luca

    purtroppo per verificare se l’intervento rientra nel 110% è indispensabile fare un bilancio energetico per affermare che solo l’involucro permette il salto di 2 classi. comunque penso proprio di sì.
    ovviamente l’idea di investire gli sforzi sull’isolamento è sempre valida perché sono loro a giocare il ruolo importantissimo del contenimento delle dispersioni.

  13. Bundi Federico. Io sono dalla parte +involucro-impianti. A questo proposito su casa unifamiliare anni 60,zona F ai piedi delle preAlpi in Friuli, muro mattone pieno da 45, APE 2017 ClasseG, vorrei fare un ottimo isolamento parete e sostituzione serramenti. Inoltre il sottotetto abitabile ma non riscaldato sarebbe ottimo per chiudere l’involucro. Ora la domanda ,generica ovvio, è se basterebbe questo a fare il salto di 2 classi senza per forza applicare fvoltaico..che di impianto ibrido proprio ma anche no. Che dice, Lei nella sua esperienza professionale,ha constatato la eventuale possibilità di passaggio da G ad almeno 2 classi superiori solo con cappotto verticale+solaio+serramenti ? Sono curioso, sul web molti si dicono perplessia forse vogliono solo vendere pacchetti ‘completi’. Grazie e la seguo sempre volentieri.