Molti committenti, più che ai materiali, agli spessori e alle possibili soluzioni, sono interessati alla possibilità di accedere alle detrazioni, quindi è interessante scoprire come ragionare sul tetto o sul sottotetto per ottenere senza alcun dubbio le agevolazioni fiscali. Tetto o sottotetto… ma che almeno uno dei due sia isolato!
serve un rifacimento del tetto?
A volte la situazione è chiarissima: l’edificio ha urgente bisogno del rifacimento del tetto, quindi si progetterà il nuovo manto di copertura + l’isolamento delle falde: le soluzioni sono moltissime, ma principalmente si deve decidere se
- fare un pacchetto di isolamento termo acustico traspirante, e quindi serve uno strato di ventilazione (tetto ventilato)
- fare un pacchetto di isolamento termico non o pochissimo traspirante dove manca uno strato di ventilazione (tetto non ventilato), o c’è uno strato di microventilazione
il tetto è ancora sano?
A volte invece il manto di copertura è in ottime condizioni ed esiste un sottotetto dove intervenire, perché non isolare il solaio del sottotetto?
Non c’è una risposta valida per tutti gli edifici perché ogni situazione potrebbe spingere per la prima o per la seconda soluzione. 🙁
come accedere alle detrazioni
Meglio prima definire e capire quale sia l’elemento disperdente di un tetto; questo ci aiuterà a scegliere tra le 2 soluzioni possibili:
- isolare le falde del tetto
- isolare il solaio del sottotetto
da un punto di vista termico…
Non vogliamo sapere, da un punto di vista termico, cosa bisognerebbe fare?
Senza fare diecimila calcoli e simulazioni si potrebbe dire che
- il volume riscaldato (quello che abitiamo) disperde naturalmente in tutte le direzioni e ancora più intensamente dove abbiamo dei ponti termici
- la dispersione che stiamo analizzando oggi è quella ascendente, verso l’alto
- l’energia contenuta nell’ambiente che abitiamo si disperde nel sottotetto e poi nell’ambiente esterno
Se è vero che l’ambiente riscaldato disperde la sua energia attraverso il soffitto nel sottotetto, la regola migliore sarebbe isolare subito il solaio del sottotetto e mantenere l’ambiente riscaldato caldo e confortevole:
sfasamento termico + una zona cuscinetto
Ma è proprio la regola migliore isolare il solaio del sottotetto?
Visto il problema del surriscaldamento estivo dell’ultimo piano di un edificio sarebbe meglio isolare le falde del tetto ottenendo già diverse ore di sfasamento termico + una zona cuscinetto che è rappresentata dal sottotetto non abitabile.
L’ultimo piano, in regime estivo, potrebbe godere del benefico dell’isolamento del tetto e dell’altezza del sottotetto garantendo certamente dei picchi di temperatura in luglio e agosto non superiori ai 28°C.
In regime invernale la situazione si capovolge: il sottotetto, non isolato all’estradosso del solaio, verrà “riscaldato” dalle dispersioni dell’ambiente sottostante: infatti la situazione si definisce come “ambiente riscaldato verso ambiente non riscaldato”.
Si potrebbe concludere che tutti quelli che stanno progettando in zona climatica F o in zona collinare e verdeggiante dove non è sentito il problema del surriscaldamento estivo possono tranquillamente optare per l’isolamento del sottotetto.
sottotetto fai da te
Bisognerebbe anche parlare di fattibilità e di costi:
Fattibilità:
- per intervenire in una copertura bisogna allestire un vero e proprio cantiere, presentare una pratica edilizia, appaltare il lavoro e sperare che le condizioni meteo siano favorevoli per qualche settimana
- per intervenire nel sottotetto spesso basta accedere attraverso la botola interna e il committente potrebbe farsi su le maniche e appaltare il fai da te: isolanti in rotoli, isolanti sfusi o isolanti in pannelli rigidi non richiedono una grande professionalità, ma un po’ di fatica e un po’ di buon senso
Costi:
- per intervenire in una copertura le cifre sono molto elevate, non tanto per il costo dell’isolante a mq ma per le voci di spesa che compongono tutto l’intervento + la spesa per il professionista
- per intervenire nel sottotetto con il fai da te abbiamo solo il costo materiale, e spesso è così basso che risulta inutile aprire una pratica edilizia, coinvolgere un professionista ecc ecc. (una consulenza per scegliere materiale e spessore 😉 può essere più che sufficiente per fare un buon lavoro)
come sfruttare i vari bonus casa o addirittura il superbonus 110%
i chiarimenti dall’ENEA sono questi:
- l’isolamento del tetto è agevolabile! anche se di fatto è il solaio del sottotetto non riscaldato l’elemento disperdente.
- l’isolamento del solaio orizzontale, disperdente, del sottotetto è agevolabile!
- l’isolamento un po’ del tetto e un po’ del sottotetto NON è agevolabile dal 110%!
Fino all’anno scorso il “gran esperto legislatore” aveva limitato le agevolazioni fiscali ai lavori di isolamento termico eseguiti sulle superfici disperdenti verso l’esterno o verso il terreno o verso un ambiente non riscaldato. Quindi si perdevano le agevolazioni fiscali se si isolavano le falde del tetto anziché il sottotetto.
il Superbonus agevola l’isolamento del tetto “non disperdente”
Dal 2021 invece, il Superbonus agevola l’isolamento del tetto “non disperdente” ((articolo 1, comma 66, lettera a) legge di bilancio 2021, comma 1 lettera a dell’art. 119 del DL 34/2020). “Non disperdente” solo nella testa del “gran esperto legislatore”… E inoltre non rientra nel conteggio delle superfici opache da isolare nella misura di almeno il 25% della superficie lorda disperdente: questo ci costringe a
- isolare il 25% della superficie dell’edificio
- poi a isolare il tetto “non disperdente”.
l’isolamento un po’ del tetto e un po’ del sottotetto NON è agevolabile al 110%!
MA si può fare così:
- Superbonus 110% per l’isolamento termico del solaio sottotetto (elemento disperdente) che rientra nel calcolo del 25% della superficie (trasmittanza termica < ai valori limite della Tabella 1 Allegato E)
- Bonus casa 50% per l’isolamento termico del tetto “non disperdente”, senza requisiti
oppure
- Superbonus 110% per l’isolamento termico del tetto “non disperdente”, che NON rientra nel calcolo del 25% della superficie (trasmittanza termica < ai valori limite della Tabella 1 Allegato E)
- Bonus casa 50% per l’isolamento termico del solaio sottotetto (elemento disperdente), senza requisiti
et voilà “le semplificazioni sono servite!”
Ecco in che mani siamo! Ricordatevene la prossima volta che andrete a votare! BASTA incompetenti al governo.
qualche dubbio
Resta comunque qualche dubbio che speriamo venga chiarito nelle prossime centinaia di migliaia di FAQ:
Si legge nei REQUISITI SPECIFICI PER GLI EDIFICI ESISTENTI SOGGETTI A RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA dopo il DM 26.6.2015 :
REQUISITI SPECIFICI:
DEI DIVISORI VERTICALI ED ORIZZONTALI TRA EDIFICI ED UNITà IMMOBILIARI
DELLE STRUTTURE OPACHE VERTICALI E ORIZZONTALI TRA AMBIENTE NON RISCALDATO ED AMBIENTE ESTERNO :
Dubbio 1:
- se la trasmittanza termica deve garantire 0,80 W/mqK tra sottotetto non riscaldato e ambiente esterno
- non devo obbligatoriamente isolare un pochino le falde del tetto “non disperdente”?
Dubbio 2:
- un tetto “non disperdente” deve rispettare quanto scritto nel Decreto dei requisiti minimi?
POVERI NOI 🙁 più tempo passa e più dubbi restano…
progettare le stratigrafie di tetto e sottotetto
Ora che ci siamo “riscaldati” sulle opzioni di intervento sul tetto o nel sottotetto o in entrambi gli elementi, possiamo riprendere a ragionare sui materiali da impiegare e sugli spessori da prevedere: da un lato per rispettare la normativa, e dall’altro per riuscire ad avere delle stratigrafie ottime dal punto di vista estivo (evitando il surriscaldamento) e ottime dal punto di vista della salubrità dei materiali.
Una casa sana si può ottenere solo usando materiali isolanti sani, possibilmente naturali.
Se vi servisse il mio aiuto, contattatemi senza indugio.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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