Come per le altre detrazioni fiscali, è necessario compilare con precisione il bonifico per il pagamento delle spese agevolabili.
L’Agenzia ha ricordato che i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale (bonifico parlante viene detto). Nella causale del versamento bisogna indicare:
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione,
- il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori).
Nel bonifico, se possibile, vanno indicati anche gli estremi della Legge 160/2019. Legge dello Stato 27/12/2019 n. 160
Dunque sembra che l’agevolazione sia riconosciuta anche se non è possibile indicare il riferimento normativo nella causale del versamento, però…
ma perché in Italia c’è sempre un però?
Però, per ottenere la detrazione, però, il bonifico deve essere compilato in maniera da non pregiudicare il rispetto da parte degli istituti bancari (o postali) dell’obbligo di operare la famosa ritenuta d’acconto a carico del beneficiario del pagamento.
Infatti se voi eseguite un bonifico parlante per detrazioni fisacali da 1000€, io, che sono il beneficiario, ne ricevo un po’ di meno, perché la Banca provvede ad operare la ritenuta d’acconto.
Consiglio anche di leggere l’ aggiornamento di Luglio 2021 della Guida Bonus Facciate (puoi scaricare il pdf qui).
Oltre all’Introduzione, troverai anche
- In cosa consiste
- A chi spetta
- Come si utilizza
- Le alternative alla detrazione: sconto in fattura o cessione del credito
- Cumulabilità con altre agevolazioni
- Le zone interessate e quelle escluse
- Gli interventi agevolabili
- Gli interventi di efficienza energetica
- Quadro sintetico dei lavori agevolati
- Modalità di pagamento e altri adempimenti
- Persone fisiche non titolari di reddito d’impresa
- Contribuenti titolari di reddito d’impresa
- Interventi su parti comuni di edifici condominiali
- Quadro sintetico dei principali adempimenti
- Normativa e prassi
AGGIORNAMENO novembre 2021:
Per il bonus facciate si possono fare i bonifici
- ecobonus
- o quelli degli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Bisogna sempre riportare il codice fiscale del beneficiario della detrazione + il numero di partita Iva o il codice fiscale del beneficiario del bonifico. Meglio indicare nella causale anche gli estremi della Legge 160/2019 per non pregiudicare il rispetto da parte di banche o uffici postali dell’obbligo di operare la famosa ritenuta d’acconto a carico del beneficiario del pagamento” .
Visto che il Bonus facciate sembra a fine vita meglio informarsi bene.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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