Dopo parliamo di iMac, di SSD, di Macbook Air e di Apple Silicon e il SoCĀ M1, ma lasciatemi scrivere il pippone quotidiano: Se si vuole efficienza energetica, sostenibilitĆ e rispetto per l’ambiente NON si deve costruire una nuova casa passiva ma salvare la casa del nonno: un mucchio di mattoni, un po’ di calce, un tetto sopra la testa, una stufa. 3 componenti, 4 materiali da costruzione in tutto (anche la pittura era certamente a calce). Una bella concorrenza al “futuro domotico” se teniamo conto del fatto che una efficientissima casa moderna prevede l’impiego di almeno 2-300 materiali diversi… chilometri di cavi elettrici, quintali di ferro ecc.
Naturalmente si tratta di una provocazione: 100 anni fa non si viveva come oggi (al chiuso) e si andava a scuola! non si stava a casa a guardare la scuola in DAD. Ancora nel 1936, oltre il 50% della popolazione attiva era impiegato in agricoltura (il regno dāItalia possedeva 674.246 asini) quindi non si sedeva tutto il giorno davanti ad un terminale con il riscaldamento o il climatizzatore accesi. Per chiudere l’argomento di questa “mutazione”: nel Ā passaggio tra il 1Ā° e il 2Ā° decennio dāinizio millennio (2010) gli occupati in agricoltura sono scivolati al 3,8%…
presto nei campi lavoreranno macchine sofisticate e noi le guarderemo dalle finestre di una casa passiva… ci vanteremo di non fare fatica e avere il frigo pieno.
QuindiĀ demolire la casa del nonno NON sarebbe efficienza energetica?Ā
Anche cambiare cellulare continuamente NON ĆØ efficienza energetica, come non lo ĆØ cambiare auto ogni due anni. Lo stesso vale per il computer, sostituirlo continuamente NON ĆØ efficienza energetica.
continuare ad usare un iMac 27 late 2009 fino ad oggi
Sulla mia scrivania bianca (una vecchissima Tecno, per chi se le ricorda) campeggia ancora il primo Mac iMacĀ 27 late 2009 con processore 3,06 Ghz Intel Core 2 Duo e 12 GB di memoria (1067 MHz DD3), acquistato appunto nel novembre 2009. Il blog espertocasaclima muoveva i primi passi da solo 8 mesi e lo schermo da 27″ era diventato assolutamente necessario. Negli slot di memoria avevo fissato 2x 4GB di memoria aggiuntiva aprendo lo sportello: operazione facile, e che ha di fatto prolungato la vita del Mac all’infinito, quest’anno saranno 12 anni di onorato servizio (35mila ore di lavoro):
NON “cedere alle tentazioni” continuando ad usare questo iMac 27 late 2009 fino ad oggi si ĆØ rivelata una mossa vincente perchĆ© nel frattempo
- Apple ha iniziato a traghettare i suoi computer da Intel a M1
- e poi i rumors dicono che i prossimi iMac con Apple Silicon avranno uno schermo piĆ¹ grande (sogno almeno un 30″ con con 7,62 cm in piĆ¹ sulla diagonale rispetto ai 27″).
Sogni di un nuovo all-in-one desktop, ma io voglio ancora un computer fisso?Ā
In realtĆ vorrei una nuova postazione piĆ¹ flessibile e meno “tassellata” alla scrivania. I continui lock-down ci hanno abituati agli “arresti domiciliari” ma per il futuro vorrei potermi alzare, chiudere il computer, metterlo in borsa e via – scappo dalla cittĆ . In questo decennio ho portato spesso con me il bestione da 27″, sƬ anche in vacanza (espertocasaclima non riposa mai, lo sapete), ma non ĆØ praticissimo, e pesa oltre 10kg. La qualitĆ pesa.
Sto cosƬ pensando seriamente all’ acquisto di un Air per farne uso in modalitĆ display chiuso. Il MacBookĀ Air conĀ Chip AppleĀ M1 con CPU 8-core, GPU 7-core eĀ NeuralĀ Engine 16-core,Ā 8GB di memoria unificata Ā eĀ UnitĆ SSD da 256GB (Display Retina con TrueĀ Tone) attualmente a 1037ā¬.
So benissimo che il Mac mini e il MacBook Pro sono i computer che riescono a sfruttare meglio il potenziale del SoC M1, ma non voglio piĆ¹ comperare cose con ventole o ventoline.
La macchina per me sarĆ l’Air: un computer fanless con prestazioni da MacBook Pro 16″ i9 (il 16″ non include ancora la tecnologia Apple Silicon). Poco da fare ma questo M1 si distingue non poco rispetto a Intel ed AMD e da tutto il resto. Il fronte GPU non mi riguarda: non gioco al computer, mai – quindi non mi serve una scheda grafica potente, ma solo leggerezza e silenzio.Ā
Il problema delle vecchie app Intel non ancora ottimizzate per Apple Silicon non mi preoccupa, chi vuole puĆ² verificare in anticipo cosa non funziona: ecco La guida completa per le App del MacOS Ottimizzate per i MacBook Apple Silicon M1.
sarĆ² costretto all’acquisto di un monitor esterno:
Mettere sulla scrivania il monitor Pro Display XDR 32″ 6KĀ ĆØ antieconomico, disse la volpe all’uva.Ā E non esiste piĆ¹ il buon vecchio Thunderbolt Display da 27″, ricordate i rarissimi Led Cinema 27″?
ma quale monitor esterno per il mio nuovo Air con M1?
- dev’essere non brutto da vedere (lo guardo tutto il santo giorno, meglio non abituarsi mai al brutto)
- deve avere un audio decente
- una camera frontale
- e almeno 27″, meglio 32″
A volte abbiamo la soluzione sotto il naso e non ce ne accorgiamo:
- l’iMac 27″ late 2009 (e 2010) ha una mini displayport con funzioni IN e OUT quindi potrĆ² collegare il mio nuovo Air con M1 (se mi posso accontentare di una risoluzione del display di 2560×1440 pixel). Posso, ci sono abituato. E fin che questo iMac ĆØ in vita sarebbe inutile usarlo come “soprammobile ricordo”: questa ĆØ efficienza energetica per esempio!
A quel punto non mi interesserĆ piĆ¹ usare il sistema operativo del vecchio leopardo ma potrebbe essere anche utile poter fare un rapido switch tra nuovo Air e vecchio iMac. Dovrebbe funzionare con i tasti cmd+F2 il passaggio da uno all’altro.
un cavo Type C to Mini DisplayPort 4K @60Hz 1.8M
Oltre a fare efficienza energetica, con l’acquisto di un solo cavo USB C to Mini DP non sono costretto su due piedi all’ acquisto di un monitor esterno: potrĆ² sceglierlo con tutta calma e magari approfittando di una ottima offerta Amazon (e ce ne sono giĆ ).
prima di passare al nuovo computer Apple Silicon con M1
Fin qui, tutti sogni per il futuro. Ma come preparare lo studio espertocasaclima al passaggio al nuovo computer sulla vecchia scrivania?
Di backup ne ho giĆ 3, li esegue in totale autonomia TimeĀ Machine, funzione di backup integrata del Mac che faĀ automaticamente backup orari per le ultime 24Ā ore, backup giornalieri per l’ultimo mese e backup settimanali per tutti i mesi precedenti. Quindi ho deciso di cominciare con la pulizia del computer.
La difficile impresa della pulizia del computer:
Ho scatenato CleanMyMac X (che dopo ore di sbattimento mi ha chiesto di pagare l’abbonamento), poi Onyx, poi OmniDiskSweeper, poi ho dato una passatina di Malwarebytes (non ce n’era bisogno) e poi ho capito cosa dovevo fare:
- spostare le mie cartelle su un nuovo disco
- poi inizializzare il vecchio e re installare il sistema operativo OS.
Inutile far girare tutti quei bei programmini di pulizie… o te le fai da solo le pulizie, o il pulito non viene mai come lo volevi.
Quindi niente acquisto Air + cavo per monitor esterno, per ora, ma un bel SSD nuovo!
un SSD nuovo di zecca
Non l’ho scelto a caso! Ne volevo uno che permettesse anche di eseguire il “dual boot”, unĀ SSD sul quale si puĆ² installare un sistema operativo secondario. Volevo spostare tutti i miei dati su un SSD nuovo di zecca, ma volevo anche creare una partizione dove installare il sistema operativo OS pulito pulito. E cosƬ ho fatto:Ā
Samsung T5 da 1 TB: SSD con tecnologia Samsung V-Nand e ad unāinterfaccia USB 3.1 di seconda generazione (attualmente a 115ā¬)
- nella capiente partizione da 750GB ho messo tutti i miei dati
- nei 250GB ho installato solo il sistema operativo OS: appositamente! perchĆ© anche il nuovo Air avrĆ una UnitĆ SSD da 256GB e sarĆ molto facile usare AssistenteĀ Migrazione per copiare tutti i documenti, le app, gli account utente e le impostazioni sul nuovo Air dall’ SSD (se su entrambi i computer ĆØ in uso macOSĀ Sierra o versioni successive, basta posizionarli l’uno vicino all’altro con il Wi-Fi Ā attivo)
Ho usato macOSĀ Recovery per reinstallare il sistema operativo del Mac sulla partizione dell’SSD, cioĆØ il solito trucchetto diĀ accendere il Mac e tenere subito premuti i tasti cmd-R finchĆ© non compare il logo Apple.
ĆØ veloce un SSD esterno collegato con USB 2.o all’Ā iMac 27?
Dipende da chi siamo, da come siamo abituati, da cosa vogliamo. Logico no? se guidi una Panda e sali su una Golf ti sembrerĆ di viaggiare in Lamborghini.
Un SSD esterno collegato con USB 2.o all’Ā iMac 27 late 2009 NON ĆØ veloce, ma, devo dire, sensibilmente piĆ¹ veloce del suo disco meccanico interno da 1 TB: quindi ĆØ veloce! Immaginate cosa succederĆ all’arrivo dell’M1… š
Strabiliante ĆØ invece la prestazione di Spotlight, pur soffrendo il collo di bottiglia della USB 2! forse perchĆ© alleggerita da mezzo tera di spazzatura?
la partizione dell’SSD
Qui non sto facendo una recensione per “intubare” un iMac 27″ late 2009 con un SSD esterno e lavorarci altri 10 anni. Mi sono semplicemente tolto la voglia di provarci : avevo da tempo questa idea e appena ho ricevuto il Samsung T5 SSD, il sabato prima di Pasqua, non ho resistito e l’ho partizionato subito (se hai problemi con la partizione dell’SSD scrivimi).
passaggio soft al nuovo Air con M1
Il lavoro di spostare tutte le cartelle dal vecchio disco meccanico interno Mac HD al nuovo SSD esterno andava fatto: e quale momento migliore se non i giorni di Pasqua rinchiusi in casa?
CosƬ ora, appena ne ho voglia, e appena ne ho la forza (e la pazienza), posso decidermi al passaggio soft al nuovo Air con M1.
Dovrei anche acquistare, purtroppo, una nuova tastiera da utilizzare con l’Air per farne uso in modalitĆ display chiuso. Anche se sto pensando di evitare la spesa collegando al vecchio iMac 27 late 2009 una stupida tastiera che mio figlio non usa piĆ¹ e lavorare quotidianamente ancora con la vecchia, sempre buona e sempre fedele:
iMac 27″ come monitor esterno
In questo modo dovrei ordinare solo l’Air e il cavo per usare l’Ā iMac 27″ come monitor esterno. Efficienza energetica!
+
Staremo a vedere. Intanto, con tutti i miei dati sull’ SSD mi sento molto sicuro e libero di lasciare la nave che affonda, nel caso facesse acqua improvvisamente.
dacci oggi il nostro backup quotidiano
Non solo ho rinnovato e rinfrescato tutto: il disco fisso interno dell’imac27″, quello meccanico da 1TB ormai pensionato, puĆ² essere inizializzato e partizionato in 2 HD interni da 500GB l’uno: perfetti per ulteriori copie di backUp con TimeMachine.
Detto, fatto:
Errata Corrige:
la modalitĆ monitor di destinazione non funziona se il vecchio iMac27″ ĆØ usato come “deposito” per backup, quindi ci si deve assicurare che il proprio iMac stia utilizzando macOSĀ HighĀ SierraĀ 10.13.6 o versioni precedenti.
No problem, faccio subito: dedicherĆ² 250GB di disco interno per la installazione di macOSĀ HighĀ SierraĀ 10.13.6 che permette il corretto funzionamento del vecchio iMac27″ come display:Ā
Un’ ultima nota:
maledetto me che non l’ho fatto prima! avevo letto spesso articoli e visto tutorial sulla nuova vita di un iMac 27″ con SSD come disco di avvio esterno, ma tutti riferivano alle brillanti prestazioni della connessione via USB 3 (notoriamente piĆ¹ veloce) quindi ero convinto che la mia USB 2 avrebbe certamente peggiorato la situazione originale con Mac HD interno meccanico.
Come sempre nella vita: meglio provarci! che pentirsi delle cose che non abbiamo fatto.
Odio Apple
quando mi toglie tutte le porte utili immaginabili, e infatti mi sono messo a cercare un po’ di HUB che offrissero non solo il lato delle connessioni che piace a me con il cavo di lunghezza che piace a me, ma anche l’ethernet (che voglio!) e la fessurina per leggere le SD Card.Ā L’HUB poi rimarrĆ per sempre sulla scrivania e lo cablerĆ² per bene.
Certo leggere le SD Card anche in mobilitĆ sarebbe una comoditĆ , sarebbe intelligente: trovato!
E anche economicissimo: un Lettore di Schede di Memoria SD/Micro SD con adattatore Micro USB e USB 2.0
iMac con Apple Silicon M1
intanto che finivo di impaginare l’articolo, hanno fatto capolino i primi iMacĀ con Apple Silicon:
il piccolino da 21,5″ si ĆØ montato la testa ed ĆØ diventato, come dicevano i rumors, un’opera d’arte da 24″. Quelli che dicono che i Mac sono solo belli si sbagliano di grosso: sono mooolto belli e sono di nuovo colorati, sembra di essere ai tempi del rilancio di Apple con il ritorno di Steve Jobs:
Ancora una volta Apple ha dimostrato di essere davanti a tutti, forse ĆØ anche tornato Steve Jobs?
Il nuovo schermo Retina da 24″ 4,5K regola automaticamente la temperatura colore per alleviare l’affaticamento degli occhi e questo mi sembra fondamentale per lavorarci ore e ore.
Se il mio attuale iMac27″ morisse in questo istante acquisterei immediatamente il modello base iMac 24″ da 1499ā¬ (SoC M1 con GPU 7-core 8 GB di memoria e 256 GB come nel MacBook Air base).
A pensarci bene, dopo questa ventata di novitĆ , non solo il MacBook Air da 1.159ā¬ sembra vecchio vecchio vecchio, mi sembra anche costoso!
Con una differenza di 340ā¬, abbiamo:
- non solo uno schermo da 24″ 4,5K
- anche 2 porte Thunderbolt/USB 4
- la Magic Keyboard
- il MagicĀ Mouse
- 6 altoparlanti, con 2 coppie di woofer per le frequenze basse poste alle estremitĆ opposte e 2 tweeterĀ
- una scelta di colori piacevole (una complicazione di produzione non da poco)
E’ vero che contavo di acquistare il MacBook Air 2020 su Amazon spendendo al massimo 1039ā¬, ma anche un iMac 24″ arriverĆ su Amazon presto o tardi. Io dico che Ā o l’Air ĆØ costoso, o l’iMac 24″ ĆØ economico. Non sono fatti miei. Devo solo decidermi:
peccato che 24″ pollici non mi siano sufficienti per lavorare comodamente. Parlo per me! molte persone lavorano con schermi da 21″ o piĆ¹ piccoli. Dipende dalle esigenze personali, io devo continuamente affiancare documenti e finestre quindi non posso fare un carosello continuo in 24″ pollici di schermo, peccato.
No, non uso un iPhone, per chi se lo stesse domandando. Sono Androidiano: e per un semplice motivo – una cosa che tieni in mano e puĆ² caderti non deve costare piĆ¹ di 100ā¬. E ovviamente, non uso un AppleĀ Watch.
Tornando al computer: certamente non credo che tornerĆ² mai piĆ¹ a un sistema operativo Windows, piuttosto assaggerei un Chromebook.
Quasi per puro caso, chi abita vicino ad un Euronics troverĆ da oggi il MacBook Air a 999ā¬: direi che questi soldi li piĆ¹ che vale.
copywriter, content creator & web editor – Federico SampaoliĀ consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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