Anche questo inverno è finito e la stagione calda è alle porte. Non sarebbe questo il momento ideale per progettare di eliminare il caminetto aperto?
i problemi del caminetto
Sarà più romantico di una stufa, ma non ha una regolazione dell’aria di combustione (nella bocca del camino entra molta più aria di quella necessaria alla combustione) e la regolazione dell’andatura di un caminetto è praticamente impossibile.
Non solo consuma molta più legna inutilmente, l’efficienza della combustione, con particolare riguardo alla quantità di residui incombusti, e quindi inquinanti, è bassa e fa male l’ambiente.
non sarebbe ora di SOSTITUIRE I VECCHI IMPIANTI?
Forse non sapete dell’esistenza del Conto Termico che è un sistema di incentivi ideato per spingere la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti ed inquinanti con impianti più efficienti ed ecologici. Per rientrare negli incentivi del Conto Termico, il nuovo impianto deve dimostrare di rispondere a standard qualitativi restrittivi, sia in termini di rendimento che di emissioni in atmosfera.
Non tutte, ma moltissime stufe a legna hanno performance elevate e rientrano appieno nei contributi del Conto Termico. Il contributo che potete ottenere dipende dalla fascia climatica di appartenenza.
eliminare il caminetto per sempre
Alcuni committenti mi hanno espresso l’intenzione di eliminare il caminetto per sempre, soprattutto da quando hanno ben compreso le perdite d’aria che genera la sua grande apertura, ma mi hanno anche comunicato che non avrebbero voluto installare una stufa moderna oppure un inserto per camino.
Gestire la stufa, l’approvvigionamento della legna, la pulizia… Inutile e dispendioso.
Però si sono informati sui camini senza fumo e senza canna fumaria… un salvascreen dunque?
camini a bio-etanolo senza canna fumaria e senza fumi
Design essenziale, tecnologia tedesca, in acciaio inox e si possono installare quasi ovunque.
Niente fumo, ceneri o sporcizia perché il camino impiega combustibile biologico.
combustibile biologico
Funzionano ad etanolo che è un alcool (alcool etilico) ottenuto mediante un processo di fermentazione di diversi prodotti agricoli ricchi di carboidrati e zuccheri quali i cereali (mais, sorgo, frumento, orzo) e le colture zuccherine (bietola e canna da zucchero).
Il bello è che i caminetti che funzionano a bioetanolo non hanno bisogno di canne fumarie in quanto l’emissione di anidride carbonica corrisponde a quella di due candele (probabilmente di più) e pertanto il caminetto può essere collocato in qualsiasi ambiente della casa, bagno compreso 😉 .
E poi lo installiamo senza tecnici specializzati ! fai da te e fai per tre
Esistono camini a bioetanolo capaci di fiamma fino a 9 ore, consumando circa un litro e mezzo di bioetanolo.
le emissioni
Ma durante la combustione dei “bio caminetti“, che avviene a temperature inferiori a 400°C, che emissioni ci sono?
Vengono rilasciati soltanto vapore acqueo e biossido di carbonio proprio come durante la respirazione. Quindi diciamo che se la VMC è spenta e non ci alziamo mai ad aprire la finestra la concentrazione di CO2 sale più velocemente.
conclusione
Se siete stufi della cenere e della legna, se siete sempre fuori per lavoro ma una volta a casa vorreste il piacere di una fiamma, o se la volete vedere in qualche ambiente “inusuale”, in bagno, in camera da letto, forse questi caminetti sono per voi la soluzione ideale senza rinunciare per sempre al fuoco.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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