Ci allontaniamo così in fretta dalle tradizioni che sembra ormai impossibile costruire con laterizio senza cappotto e senza scomodare né FAV (Fibre Artificiali Vetrose) e né nano materiali.
In tanti miei precedenti articoli non ho nascosto la mia preoccupazione per le polveri e le fibre che in cantiere si disperdono ovunque durante le lavorazioni. Provate a fare la voce grossa in cantiere per le tante disattenzioni (alzare la polvere sottovento, tagliare con il flessibile vicino ad altri lavoranti, usare la sega circolare senza acqua o senza aspirazione, non usare protezioni per le vie respiratorie, né per gli occhi e figuriamoci per le mani, ecc ecc): o fate nascere il malumore o sarete snobbati o avrete stabilito una bella inimicizia.
Non siamo svizzeri, e infatti non ho mai visto in cantiere depuratori d’aria per eliminare la polvere e proteggere chi lavora:
quali materiali isolanti usare
Per tanti motivi di natura progettuale ma anche di natura logistica, tra cui questi delle polveri appena descritti, preferisco di gran lunga suggerire materiali isolanti o da costruzione che mi sembrano meno pericolosi.
quali materiali isolanti evitare
Adesso non facciamo le pulci al mio articolo del lunedì per definire la pericolosità con precisione di ingegnere o pneumologo, voglio solo usare un pizzico di buon senso, evitando materiali che forse, o probabilmente, sono un po’, o un po’ tanto, più pericolosi di altri che possono fare lo stesso servizio.
super materiali isolanti
No, non intendo dire che in nessun particolare esecutivo si impieghino i super materiali, ma spesso potremmo sì evitarli. Molti di questi vantano performance allettanti, conduttività e reazione al fuoco molto buone, però non stiamo costruendo razzi per Marte, stiamo solo mettendo sù casa. Stiamo solo preparando il nido.
un uccellino farebbe mai un nido con FAV o materiali innovativi? prendetevi 3 minuti per assistere al miracolo della “naturalità” in questo video.
Non prende nemmeno l’aperitivo, non va a sciare e non sogna nemmeno di fare un giro in Porsche Targa, direte voi.
nano materiali in edilizia
Comunque i materiali innovativi mi preoccupano e specialmente quelli con componenti di dimensione nanometrica. I nano materiali in edilizia iniziano a farsi notare e sono certo che i progettisti li useranno sempre di più. Offrono certamente di più, e chi progetta dovrebbe auto limitarsi e continuare a pensare ai mattoni per il nuovo millennio?
multi component nanomaterials
Per multi component nanomaterials (MCNMs), cioè nanomateriali multicomponenti, si intendono quei materiali che hanno due o più componenti di dimensione nano.
salute e ambiente sono in pericolo?
La salute umana e l’ambiente stesso sono in pericolo quando si impiegano nanomateriali? Non si è ancora ben capita la possibile tossicità, ma posso da solo immaginare che se un nano materiale, anche magari ben rivestito, viene levigato, tagliato, segato o disperso, succederà certamente qualcosa di pericoloso.
poi non basta un colpo di tosse
Non è un po’ di polvere di argilla secca, non basta un colpo di tosse a risolvere il guaio. Quel che respiriamo sarà così piccolo, così nano, che può dal naso raggiungere il sangue. Un qualcosa di nano va ovunque, senza ostacoli.
esperto di nano materiali?
Io sono un asino e non un esperto di nano materiali, infatti parlo da asino. Ma perchè devo assumere per me e chi lavora e chi abiterà la casa efficientata questo rischio? Sono già preoccupato delle fibre che volano quando si tagliano certi materiali fibrosi e figuriamoci se un nano materiale mi lascia indifferente.
Ho appena letto che il Progetto SUNSHINE, finanziato con oltre 6 milioni di euro, si occuperà di analizzare con un invecchiamento accelerato il rilascio di nanomateriali potenzialmente pericolosi per la salute, poi studierà la riduzione del potenziale pericolo di un nano materiale con la modifica del suo rivestimento con collaborazione e scambio di informazioni tra i vari partner del progetto.
…ci sono anche altri asini preoccupati! oltre a me.
costruire solo con terra cotta e con terra cruda
Sì, fa quasi ridere: con mattoni e fango si può fare una casa in classe energetica elevata? Adesso “l’asino”, non esperto di nano materiali, vi dimostra che con fango e mattoni si fanno case super moderne, super calde, super fresche, super salubri e super silenziose.
Intanto vi ripresento il famoso edificio austriaco realizzato solo con un doppio corso di blocchi in laterizio che ha rinunciato completamente agli impianti di climatizzazione invernale ed estiva:
- è più noioso posare i mattoni 2 volte o è più noioso progettare posare e pagare un impianto di riscaldamento e raffrescamento?
- è più noioso posare i mattoni 2 volte o è più noioso pagare la bolletta energetica per sempre?
- hanno più vita lunga i mattoni o gli impianti?
con fango e mattoni, possibile?
Io non vi faccio il progetto adesso, ma vi garantisco che con mattoni e fango abbiamo già fatto tutto senza scomodare né FAV (Fibre Artificiali Vetrose) e né nano materiali.
né FAV (Fibre Artificiali Vetrose) e né nano materiali
Il mattone di oggi non è il mattone di Pippo e Topolino, ed è cresciuto anche di dimensione, un po’ come le auto con la pastiglietta azzurra, è lievitato.
Il blocco in laterizio non è solo lievitato di dimensione, si è alleggerito, ingrandito, riempito di pori ed è anche perfetto: è rettificato, non più come viene viene.
Non più carriole di malta di allettamento e chilometri di ponti termici, 1 solo millimetro tra corso e corso di blocchi. Insomma, la muratura è tutta e solo argilla cotta! e un po’ d’aria.
la stratigrafia ideale in solo laterizio
Se io avessi completa libertà e nessun vincolo di spessori progetterei sicuramente una parete perimetrale così composta:
- laterizio rettificato sul lato esterno (mi serve per la protezione invernale e per quella estiva, dispersione e sfasamento)
- laterizio più pesante e meno prestazionale e anche meno costoso sul lato interno (mi serve per ottenere tanta massa, inerzia)
Se poi, viste le prestazioni termoisolanti (in riferimento ai blocchi scelti e agli spessori impiegati) il mio termotecnico di fiducia mi comunicherà che è inutile progettare un impianto di riscaldamento e raffrescamento… cosa volete che vi dica? me ne farò una ragione. 😉
Ma adesso scaldiamo i motori: vediamo se i numeri mi danno ragione o torto. Anzi, diamo un voto alle prove in pista che facciamo!
Raccolgo i dati da un progetto fresco fresco della scorsa settimana:
- Ritardo fattore di decremento [ h ] sfasamento in ore : oltre 30 ore
- Capacità termica periodica del lato interno (la capacità areica interna) K1 [kJ/m2K] (per evitare il surriscaldamento estivo, meglio alti valori di capacità di assorbire calore sul lato interno) : 37 kJ/m2K (con intonaco interno di calce)
- Resistenza termica totale Rt [m2K/W] (la somma delle resistenze termiche di ogni spessore): 5,23 m2K/W
- Trasmittanza U [W/m2K] secondo la norma tecnica UNI EN ISO 6946 U è una proprietà termica stazionaria (l’energia dispersa attraverso la stratigrafia, bassi valori sono migliori): 0,19 W/m2K
- Costante di tempo termica (misura l’inerzia della struttura, cioè l’indifferenza al clima esterno): 623 ore (con intonaco interno di calce)
- Potere fonoisolante Rw (dB): 50,64 dB
Si tratta di un piccolo ampliamento, avevamo carta bianca, potevamo usare il legno, oppure i casseri isolati con il cemento armato, il calcestruzzo cellulare, il blocco semipieno con un bel cappotto e via dicendo, una muratura con intercapedine isolata… Ma diciamoci la verità:
con quale di queste soluzioni avremmo preso questi voti?
- sfasamento oltre 30 ore >>> VOTO 10 e lode e anche di più
- capacità areica interna 37 kJ/m2K >>> VOTO 9 (sostituendo la calce con l’argilla il dato migliora come anche il clima interno)
- resistenza termica totale 5,23 m2K/W >>> VOTO 9
- Trasmittanza 0,19 W/m2K >>> VOTO 9
- costante di tempo termica 623 ore >>> VOTO 10
- potere fonoisolante 50,64 dB >>> VOTO 9
Per guardare solo i valori più importanti tra le proprietà termiche del componente edilizio:
- spessore (in grigio)
- sfasamento (in verde)
- inerzia (in rosso)
- le dispersioni (in blu)
Come ho suggerito, l’intonaco interno in argilla è più delicato ma migliora sensibilmente il clima indoor, questo non significa essere costretti ad avere gli interni color cacca, sia chiaro, il bianco c’è e ci sono anche altri colori pastello.
La vita è una scelta continua, scegliamo con calma e attenzione. A volte, riflettere un po’ più a fondo del solito su cose che non conosciamo bene, è proficuo e giova alla salute.
AGGIORNAMENTO del 11.3.2021
Probabilmente FIVRA a tutti i lettori non dice nulla. Invece si tratta dell’associazione Fabbriche Isolanti Vetro e Roccia Associate costituita il 4 agosto 2003 e vi aderisce la quasi totalità dei produttori di manufatti di lana di vetro e lana di roccia attualmente disponibili in Italia.
L’associazione, attraverso il suo ufficio tecnico, mi ha chiesto di rettificare l’articolo con quanto riporto sotto. Lo riporto volentieri perchè ci sono argomenti e approfondimenti che possono essere interessanti per molti di voi:
richiesta:
torno a scriverle per conto di FIVRA, l’associazione dei produttori di lane minerali (lana di roccia e lana di vetro per isolamento) perchè a nostro avviso il vostro articolo https://espertocasaclima.com/2021/03/08/nano-materiali-isolanti-edilizia-fibre-artificiali-vetrose-salute-blocco-rettificato-laterizio-argilla/ contiene imprecisioni ed omissioni.
L’articolo presenta una soluzione che consente di realizzare pareti senza l’utilizzo di materiali isolanti.
Viene invece presentata come soluzione che consentirebbe di non utilizzare FAV o nano-materiali.
È evidente che tale informazione è incompleta, dal momento che i materiali sostituiti dall’utilizzo di soli laterizi non si limitano a questi due, ma comprendono anche gli isolanti di natura sintetica e biologica, dei quali non si fa alcun cenno, sebbene il loro utilizzo presenti rischi per la salute umana e/o l’ambiente, ad esempio:
– La polvere di legno è una sostanza cancerogena (come ricordano i produttori stessi https://www.pavatex.com/uploads/tx_sbdownloader/151203_Safety_information_PAVATHERM-COMBI_en_11.pdf)
– Gli isolanti sintetici presentano vari rischi, a seconda delle sostanze presenti: anche l’INAIL ultimamente se n’è accorta, segnalando la pericolosità degli isocianati, presenti nei poliuretani https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-dpi-individuali-rischio-chimico-edilizia.pdf
Isolanti biologici e sintetici sono inoltre combustibili e pertanto contengono ritardanti di fiamma, sostanze che spesso sono classificate pericolose per la salute umana e/o l’ambiente.
Ciononostante, l’articolo si sofferma sulle FAV, facendo credere siano materiali innovativi e pertanto poco studiati (al pari dei nano-materiali).
In realtà, le FAV (nelle specifico, le lane minerali) sono utilizzate da quasi un secolo e sono gli isolanti più studiati al mondo.
Da decenni è noto che le lane minerali non sono pericolose:
– La IARC (International Agency for Research on Cancer, massimo esperto in materia ed afferente all’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inserito le lane minerali nel gruppo 3 “non classificabile come cancerogeno per gli esseri umani” (cfr. “insulation glass wool” e “rock (stone) wool” in http://monographs.iarc.fr/ENG/Classification/latest_classif.php)
– Le lane minerali prodotte in Europa sono realizzate ad un livello di sicurezza ancora superiore, come certifica EUCEB http://www.euceb.org
Infine, ricordiamo che le pareti dell’edificio austriaco citato nell’articolo presentano anche l’indubbio vantaggio di essere incombustibili. E’ possibile ottenere questo risultato anche se si utilizzano isolanti incombustibili (es. lane minerali) ma non se si utilizzano isolanti sintetici o biologici.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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