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Il committente e l’incarico alle diverse figure professionali

2 risposte

Il committente che affronta i lavori in casa deve scegliere le diverse figure professionali.

Quindi è il committente a dare l’incarico. Se l’incaricato è incompetente i danni li pagherà proprio la committenza e non il professionista che ha assunto l’incarico per l’opera fuori dalle sue competenze.

A pensarci bene è corretto:

se mi faccio fare la torta di compleanno dal panettiere invece che dal pasticcere… non sarà sua la colpa se diventa una pagnotta!

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Comunque la pensiate, le cose stanno così:

nessun risarcimento a titolo contrattuale potrà essere chiesto al professionista per l’inadempimento o il non corretto adempimento dell’incarico (Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 2040 del 4 febbraio 2015).

Ne deriverà la nullità del conferimento dell’incarico professionale e quindi la illegittimità di far derivare conseguenze risarcitorie per l’inadempimento – o non esatto adempimento – di siffatto incarico.

Mi è capitato,

e più volte negli anni,  di ascoltare committenti insoddisfatti dei loro professionisti: la critica al proprio architetto o al proprio ingegnere è di solito di natura confusa e personalmente evito di partecipare a questi sfoghi:

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Un cantiere può essere un posto dove si realizzano i sogni del committente, ma può essere anche un ambiente che raccoglie grandi insoddisfazioni, grossi pentimenti, forti delusioni e tensioni. Non dipende tutto dalla bontà del progetto o dalla perfetta riuscita dell’opera, sono le persone e il loro comportamento a fare il bello o cattivo tempo.

L’armonia tra committente, tecnici e artigiani

L’armonia tra committente, tecnici e artigiani, da una parte è la chiave per la buona riuscita del cantiere, dall’altra è il frutto di un’attenta opera diplomatica. E chi la svolge? Chi è il console? o l’ambasciatore? Di solito è il più saggio tra i “saggi”. Si fa notare subito, quindi prestategli attenzione e fidatevi di lui: la pace non ha prezzo!

Meglio cercare di capire le esigenze e i punti di vista di chi ci sta di fronte, tirare fuori da lui il meglio ed evitare lo scontro. Per quanto è possibile, rimaniamo all’interno delle competenze di ciascuno senza pretendere la luna e perdere la pazienza.

La buona riuscita di un cantiere

La buona riuscita di un cantiere dipende anche dall’armonia che riusciamo a garantire giorno dopo giorno.

Se il committente volesse invece veramente revocare l’incarico al proprio architetto o all’ ingegnere, tenti un accordo senza arrivare alla controversia. Chi semina vento, raccoglie tempesta. In caso di sospensione dell’incarico, il compenso professionale all’ architetto o all’ ingegnere spetta comunque! se non anche il risarcimento dei maggiori danni (la maggiorazione del 25% prevista dal dm 143/1949).


federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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2 risposte a “Il committente e l’incarico alle diverse figure professionali”

  1. a proposito del 110% una delle novità più rilevanti per i tecnici, è quella contenuta nell’Art. 119 del decreto, secondo il quale saranno costretti a stipulare una polizza da 500 mila euro per il risarcimento di eventuali danni provocati in caso di errori o false dichiarazioni.

  2. Salve, è un piacere leggere precisioni da un professionista!
    Infatti è quello che provo a ripetere a tutti: il professionista non paga mai!Il committente ci mette la sua tasca nel bene e nel male! Nello specifico mi riferisco al fantomatico risarcimento per mega super bonus 110%.