Un po’ per tradizione negli edifici esistenti e un po’ per desiderio della committenza nelle nuove costruzioni, gli italiani hanno il garage in casa, al pian terreno o nel seminterrato:
Per tradizione, i tedeschi tengono l’auto in un box vicino, o attiguo, quasi mai in casa, spesso un carport:
il garage è un ambiente non riscaldato e non fa parte dell’involucro termico.
Solitamente, da noi, è un ambiente che confina con l’abitazione per almeno due pareti + il soffitto. Pareti e solaio sono detti elementi strutturali verso vano non riscaldato: il vano potrebbe essere anche una cantina, un deposito, un magazzino. Sono superfici disperdenti.
il fattore di correzione
Se stiamo progettando l’isolamento termico di queste strutture dobbiamo conoscere quale sarà il fattore di correzione fi dello scambio termico tra ambiente climatizzato e non climatizzato: infatti il fattore di correzione si moltiplica al valore di trasmittanza U della stratigrafia – perciò
U * fi
Il fattore di correzione, quando è diverso da 1 naturalmente, indica proprio che stiamo analizzando la trasmittanza di un elemento edile che separa l’abitazione da un ambiente non climatizzato ma che però non ha proprio la temperatura dell’ambiente esterno! Il garage sarà anche freddo, ma non è come stare in giardino.
ambienti non riscaldati
Questo fattore si potrebbe anche calcolare con la formula qui sopra ma, per semplicità, CasaClima usa dei coefficienti fi predeterminati di tutte le tipologie di elementi disperdenti verso ambienti non riscaldati. Comodo no?
- se il garage, o il box, è un ambiente areato, mi spiace ma il fattore di correzione è 1, quindi il garage equivale all’ambiente esterno. è logico.
- se il garage, o il box, è un ambiente non areato ma senza chiusure a tenuta, allora il fattore di correzione diventa 0,8 e potrò moltiplicare la trasmittanza U*0,8
- se il garage, o il box, ha invece chiusure a tenuta, il fattore di correzione è 0,5
Facciamo un esempio pratico per comprendere una volta per tutte questo fattore di correzione dello scambio termico:
Abbiamo la fortuna di costruire ex novo, una nuova costruzione. Sotto l’abitazione abbiamo previsto che ci siano 2 garage e 1 spaziosa cantina.
REQUISITI SPECIFICI PER GLI EDIFICI dopo il DM 26.6.2015
Cosa ci dice il DECRETO 26 giugno 2015 (Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici)? Ci parla proprio dei REQUISITI SPECIFICI PER GLI EDIFICI dopo il DM 26.6.2015: ad esempio, nella Tabella 3: Trasmittanza termica delle strutture opache orizzontali di pavimento verso l’esterno, gli ambienti non climatizzati o contro terra.
Prendiamo la Zona climatica E, dobbiamo preparare una stratigrafia del solaio che divide abitazione da garage e cantina. La stratigrafia parte dallo strato più interno, diciamo la piastrella, il collante e via via fino all’intonaco del soffitto del garage che sarà lo strato più esterno. Il valore di trasmittanza ci salterà fuori appena terminato di inserire tutti gli strati con relativi spessori, conduttività, calori specifici e densità.
Prendiamo come risultato di calcolo un valore di trasmittanza pari a 0,30W/mqK
Naturalmente dobbiamo rispettare quel valore minimo imposto dal DM 26.6.2015: 0,26W/mqK
A questo punto siamo pronti per migliorare il valore U della stratigrafia che abbiamo in mente. E qui ci serve proprio il fattore di correzione fi !
Per concludere l’esempio descriviamo come ambienti non areati e con chiusure a tenuta i 2 garage e la spaziosa cantina – quindi possiamo contare sul coefficiente fi 0,5:
Se la stratigrafia dava un valore di trasmittanza pari a 0,30W/mqK dobbiamo moltiplicare 0,30 * 0,5 e otterremo un valore U più che ottimo:
U 0,15 W/mqK
Limiti di trasmittanza su zona non riscaldata, il fattore di correzione:
Uno spazio che separa l’ambiente riscaldato dall’esterno incrementa la capacità isolante iniziale delle superficie che racchiude l’ambiente riscaldato: si comporta come un cuscinetto 🙂
I valori limite di trasmittanza devono essere rispettati dalla trasmittanza della struttura MOLTIPLICATA* per il fattore di correzione dello scambio termico tra ambiente climatizzato e non climatizzato, come indicato nella norma UNI TS 11300-1.
Ora sappiamo bene come progettare il garage
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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