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Informandoti per i nuovi serramenti avrai già scoperto che la pacchia è finita: le agevolazioni fiscali sono scese nel 2018 dal 65% al 50%.
Purtroppo questo sarà il trend del futuro, e non potevamo certo credere che babbo natale continuasse a pagarci i lavori in casa per l’eternità. Tra l’altro è un’ingiustizia sociale a cui si dovrebbe porre fine da oggi.
Comunque sia e comunque la pensiamo, possiamo installare i nuovi serramenti contando sul 50%, e direi che non è poco:
è il momento di decidersi!
Non partiamo allo sbaraglio. Decidere di cambiare il serramento non è tutto quel che serve per l’acquisto. Facciamoci anche altre domande:
- installeremo il nuovo serramento nella stessa posizione di quello vecchio?
- faremo un isolamento a cappotto nei prossimi anni?
- il telaio fisso ha dimensioni tali da permettere la posa di un sistema a cappotto?
- faremo un isolamento sul lato interno nei prossimi anni?
- possiamo sfruttare il vecchio sistema di ombreggiatura?
- dobbiamo preventivare anche un nuovo sistema di ombreggiatura?
- quali serramenti necessitano anche di una zanzariera?
- affrontiamo il ponte termico del davanzale ora o posticipiamo la soluzione al momento dell’isolamento?
- se il telaio fisso ha un gocciolatoio, la quota è sufficientemente alta da permetterci l’isolamento del vecchio davanzale?
- nel caso esista un vecchio cassonetto per gli avvolgibili, come affronteremo l’isolamento e la tenuta all’aria?
- la zona climatica di appartenenza e l’irraggiamento invernale ci permettono di accontentarci di un doppio vetro o dobbiamo orientarci sul triplo vetro?
- la nostra casa deve preoccuparsi più del caldo o più del freddo?
- installeremo anche qualche macchina per la ventilazione meccanica con recupero del calore? la installeremo nel serramento o in parete?
Tutte queste informazioni interessano il momento della scelta, ma anche il tipo di installazione, cioè la posizione più idonea e più favorevole a migliorare la prestazione del serramento installato.
Forza allora!
E’ AGEVOLABILE LA SOSTITUZIONE DI FINESTRE COMPRENSIVE DI INFISSI, DELIMITANTI IL VOLUME RISCALDATO VERSO L’ESTERNO E VERSO VANI NON RISCALDATI CHE RISPETTANO I REQUISITI DI TRASMITTANZA TERMICA U, (W/m2K), RIPORTATI IN TABELLA 2 del D.M. 26 gennaio 2010.
Potete scaricare il PDF preparato dall’ENEA, un Vademecum aggiornato al 17 aprile 2018.
Ed ora veniamo al costo. Quanto ci costerà tutta l’operazione serramenti nuovi? Sapete che di finestre e di qualità ce ne sono per tutte le tasche, ma questo è solo l’imponibile!
E l’ IVA?
Abbiamo diritto ad un’aliquota IVA agevolata? Avrete già letto in qualche preventivo che l’ IVA può variare: dovrete approfondire questo tema con il serramentista che emetterà la fattura. Pagare più del dovuto sarebbe veramente stupido!
Ai serramenti nuovi, alla manodopera, alle componenti staccate ecc… si applica sempre la stessa aliquota IVA?
Su 10.000 € di serramenti, pagare 1.000 € di IVA è diverso che pagarne 2.200! quindi occhi aperti!
In quali casi devi chiedere al serramentista che venga applicata l’ IVA al 10% o al 22% ?
Prima di muoverti, informati e progetta al meglio il lavoro! si tratta di un intervento che resterà per decenni: non sottovalutiamolo.
Mi spiace aggiungere che se incarichi me per una consulenza tecnica, ad esempio vuoi che progettiamo insieme la migliore posizione del serramento e scegliamo insieme tutte le soluzioni e i materiali per una posa perfetta, le ore che dedico al tuo intervento dovrò addebitartele in fattura al 22%: infatti non si può applicare l’Iva agevolata al 10% alle prestazioni professionali, anche se effettuate nell’ambito degli interventi che sono finalizzati al recupero edilizio.
Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sì che puoi avere l’aliquota Iva ridotta. A seconda del tipo di intervento, l’agevolazione si applica sulle prestazionidei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni.
Lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria:
- è prevista l’Iva ridotta al 10% per i lavori
- invece per i beni c’è l’IVA agevolata solo se ceduti nell’ambito del contratto di appalto.
Purtroppo quando l’appaltatore fornisce beni “di valore significativo”, l’Iva ridotta si applica alla prestazione, quindi al netto del valore dei beni stessi. Invece i componenti o le parti staccate non devono essere ricompresi nel valore del bene ma in quello della prestazione (e quindi assoggettati ad aliquota Iva ridotta del 10%). Ma se i componenti costituiscono parte integrante del bene, concorrendo alla sua normale funzionalità, allora confluiscono nel valore dei beni significativi.
Ricordate sempre che siamo in Italia e il cittadino ha il diritto-dovere di essere confuso e frastornato dai legislatori – eheh, altrimenti come fioccherebbero le sanzioni, se ci fosse una totale chiarezza?
Puoi scaricare il pdf Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali, aggiornato al febbraio 2018.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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