Cambiare le finestre non è una cosa banale, specialmente se si vuole un’installazione corretta e nella posizione corretta del foro finestra.
Ma facciamo un passo indietro, la finestra nuova va scelta! e non solo per l’estetica o per la maniglia più bella – il vetro è la prima o seconda cosa più importante. Ci serve un vetro basso emissivo? E se siamo in clima caldo? per esempio in Sud Italia?
la scelta del vetro per i nuovi serramenti
Forse il vetro perfetto per le nuove finestre non è quello che ci sta proponendo il serramentista 😐
L’equinozio di primavera è un momento d’equilibrio dove le ore di luce saranno esattamente uguali alle ore di buio:
- dobbiamo scegliere il vetro per il nuovo serramento pensando all’inverno?
- o pensando all’estate?
il capitolato dei nuovi serramenti
Se faremo un’ ottima scelta del serramento nuovo ce lo godremo per almeno 3 decenni senza pentimenti 🙂
Siamo capaci di leggere con attenzione il capitolato dei nuovi serramenti? oppure sappiamo solo leggere l’importo totale dell’ultima pagina?
Nell’offerta relativa ai nuovi serramenti, il cliente legge quasi sempre la dicitura basso emissivo…
sappiamo cosa vuol dire vetro basso emissivo?
Basso emissivo significa che il vetro ha un rivestimento a bassa emissività (riduce il trasferimento di calore), infatti disperde circa un 30% in meno.
Questo invisibile strato di ossidi di metallo diminuisce la radiazione infrarossa dalla calda lastra di vetro interna a quella fredda esterna, infatti la trasmittanza Ug del vetro migliora 🙂 e sappiamo che una bassa trasmittanza U significa basse dispersioni termiche invernali.
trattiene il calore all’interno 🙂 🙁
Il vetro basso emissivo, d’inverno, trattiene il calore all’interno (lo strato è infatti sul vetro interno dalla parte dell’intercapedine).
Bene ora abbiamo capito! Ma se siamo in un clima caldo, nel Sud Italia, è veramente importante ordinare le finestre nuove con un vetro basso emissivo?
Per la mia zona climatica E e ovviamente per la zona F è importantissimo che il rivestimento basso emissivo sia sulla lastra interna per contenere al meglio le dispersioni termiche in periodo di riscaldamento e nelle mezze stagioni dove sarebbe ancora vietata l’accensione degli impianti.
ma in clima caldo, è veramente importante avere un vetro basso emissivo?
Dove il problema maggiore è il surriscaldamento degli ambienti, perchè l’inverno è mite e breve, come scegliere la tipologia del vetro camera?
vi sembra corretto installare un serramento perfetto per il Trentino anche in Sicilia?
Nelle zone calde bisognerebbe ordinare i serramenti con il rivestimento basso emissivo sulla lastra esterna. Cioè bisognerebbe montare il vetro al contrario 😉
In questo schema potete vedere chiaramente:
- la ideale posizione del basso emissivo per un clima caldo (a sinistra)
- la ideale posizione del basso emissivo per un clima freddo (a destra)
invertire il vetro basso emissivo è una soluzione già testata?
Ci sono degli studi sul potenziale beneficio del vetro basso emissivo, ma senza scomodare uno scienziato 🙂 ci si potrebbe arrivare anche da soli con un ragionamento puro:
- se lo strato basso emissivo sul vetro interno mi tiene il caldo all’interno
- lo strato basso emissivo sul lato esterno mi tiene il caldo all’esterno
in estate, blocco il calore prima che entri nel vetrocamera
Il ragionamento fila: per decidere, si deve solo riflettere sul microclima di appartenenza:
- ci sono più mesi caldi o mesi freddi?
L’ideale sarebbe fare con i vetri il cambio stagione, come con i vestiti.
conclusioni:
Per finestre con doppi vetri, in climi caldi (quindi per la priorità di ridurre il calore estivo in casa) il rivestimento basso emissivo deve trovarsi sulla superficie rivolta verso l’interno del vetro esterno (superficie n. 2). Questo strato assorbe la radiazione solare e la riflette all’esterno 😉
In climi freddi, il rivestimento basso emissivo deve trovarsi sulla superficie rivolta verso l’esterno sul vetro interno (superficie n. 3). Questo strato assorbe il calore interno e lo reirradia in casa.
Insomma, un vetro basso emissivo riduce l’apporto solare sia in inverno che in estate: il controllo solare, di fatto, impedisce di sfruttare al massimo gli apporti gratuiti del sole basso invernale, un riscaldamento naturale & gratuito 😐
le mie conclusioni:
In tutti i progetti che ho nel Sud dell’Italia, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna vedo che il committente è veramente disponibile a capire l’importanza dell’isolamento termico se parliamo di murature e di coperture, sia tetti piani che inclinati, e rispetta tutte le mie proposte e gli spessori indispensabili ad ottenere più ore di sfasamento termico estivo possibili 🙂
un triplo vetro se in giardino crescono i fichi d’india
Quello che il committente invece fatica ad accettare 🙁 è il consiglio di installare un triplo vetro – capisco che sembri assurdo avere bisogno di un triplo vetro se in giardino crescono i fichi d’india, eppure, la doppia vetrocamera isola egregiamente anche dal caldo garantendo temperature interne più basse. E non dimentichiamoci che se l’inverno è breve e l’involucro edilizio lo abbiamo ben isolato e progettato con una certa inerzia… il triplo vetro è quasi una promessa di non aver bisogno dell’accensione del riscaldamento 🙂 🙂 🙂
un triplo vetro, sì ma quale?
Ug 0,6 W/m2K, fattore solare g 0,60, LT 0,77 + ombreggiatura mobile o regolabile!
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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