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Edilizia italiana e cattive abitudini – voglio parlare brevissimamente del malcostume di tirare i pagamenti all’infinito.
In qualità di consulente sono molto vicino al committente – si parla, ci si confida, si ascolta. Ma sono anche vicino a chi in cantiere ci lavora. Mi capita spesso di venire a sapere che il committente non ha pagato quello e non ha pagato questo e sta aspettando prima di pagare quest’altro…
Sono tutti importi più o meno grossi che andrebbero a saldare forniture e lavorazioni già svolte da tempo. In piccola parte sono problemi di liquidità del committente, in gran parte sono l’abitudine di tenere in sofferenza il creditore.
In questo secondo caso mi domando sempre quale sia il senso di un comportamento così fastidioso. Non è che i soldini lasciati in banca fruttino il 13% come nei gloriosi anni ’80 – allora perchè non usarli per pagare puntualmente l’artigiano o l’impresa? Pagare puntualmente un lavoro già svolto non solo è elegante, corretto e segno di educazione, è anche un modo per riconoscere che l’opera svolta è stata buona – e un artigiano a cui si riconosce una buona esecuzione è un artigiano  soddisfatto e un artigiano soddisfatto è ben motivato a proseguire, a lavorare bene ed impegnarsi sempre.
Ecco il tuo denaro! hai fatto un buon lavoro!
Questa frase è terribilmente rara, pensateci! Ma un gesto così lascerebbe un segno nel cuore di chi si è impegnato.
Pagare può anche farci sentire bene – chi paga puntuale non è uno stupido, è un uomo giusto.
Le imprese italiane non incontrano spesso uomini giusti e spesso fanno i conti con una grande crisi di liquidità e flussi di cassa, un bel problema per mandare avanti la baracca!
Pagare al momento dell’acquisto, o addirittura prima, piace veramente poco nel settore delle costruzioni: tutto il sistema si basa sul credito a 30, 60, 90, 120, 150, 190 giorni e più.
E poi ci si lamenta dei preventivi alti o dei ritardi?
Quando si chiede un preventivo si dovrebbe comunicare contestualmente se si intende pagare in anticipo, un po’ in anticipo e un po’ alla consegna o se si intende pagare quando se ne avrà voglia. Ecco, 3 listini prezzi diversi! così bisognerebbe fare.
In effetti quasi tutti i pagamenti puntuali vanno semplicemente a pagare i conti di quelli che alle imprese la tirano per le lunghe! I committenti buoni pagano per tutti i committenti cattivi. Un bel sistema! “Sistema Italia” scriverebbero i giornali.
E i committenti non vengano a dirmi che è compito dell’impresa attingere al credito bancario! Sappiamo tutti com’è la situazione del credito… a rating cattivi corrispondono rapporti bancari pessimi. E’ un cane che si morde la coda.
Se il committente vuole un buon lavoro, che tiri fuori i soldi! Le imprese non possono nè rinnovare il sistema del credito italiano con un colpo di bacchetta magica, nè scaricare tutti i problemi finanziari sui magazzini edili.
Qualcuno ha qualcosa da aggiungere?
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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