Tra i materiali per isolamento termico a volte dimentichiamo quelli per insufflaggio che sono perfetti per fare riempimenti.
Anche qui dobbiamo scegliere 😉 non lo spessore dell’intercapedine, che è dato, ma l’isolante! Insufflaggio con lana di vetro?
E subito dopo dobbiamo fare un calcolo termico per capire che risultato abbiamo ottenuto (in via teorica, perchè non dimentichiamoci che l’intercapedine non sarà né perfetta e né omogenea).
cosa significa insufflare
- riempire un’intercapedine vuota con isolante sfuso attraverso un tubo collegato ad una specie di bidone aspirapolvere che lavora al contrario.. così in due parole:
insufflaggio con lana di vetro
Nelle foto assistiamo all’insufflaggio in intercapedine di lana di vetro: è proposta come prodotto isolante innovativo ed eco-sostenibile (infatti è ottenuto da vetro riciclato per il 90% senza leganti) e promette comfort termico e acustico senza toccare le condizioni originali della facciata.
promesse non mantenute
La lana di vetro ha conducibilità termica dichiarata ottima 0,034 W/mK con reazione al fuoco Euroclasse A1 (EN13501).
Chi comincia a ragionare sull’insufflaggio è un proprietario di casa che conosce bene il suo edificio, sa come è costruito e conosce tutti i segreti della costruzione – è certo che tra la parete esterna e la parete interna esiste un’intercapedine vuota: piena d’aria in realtà – l’isolante più antico del mondo, meno raro al mondo e più economico al mondo! L’isolante dei nostri nonni.
Oggi che molti produttori propongono soluzioni con isolanti sfusi è più che naturale farsi tentare dal riempire questa intercapedine con l’insufflaggio di isolante.
i 2 problemi dell’insufflaggio:
- lo spazio è quello che è – non possiamo progettare lo spessore della stratigrafia e ottenere i valori desiderati. Tot centimetri sono l’intercapedine e tot centimetri sarà l’isolamento.
- la coibentazione non sarà omogenea: di fatto si interromperà ogni volta che il vuoto non è vuoto – pensate ai pilastri, solai, scale, residui di cantiere, nicchie dei termosifoni originali, davanzali, architravi e spallette dei fori finestra, camini, cordolo del tetto, angoli della casa – sono tutti ponti termici.
i ponti termici
Quindi andiamoci piano con i sogni di non toccare le facciate e coibentare la casa in intercapedine: il risultato sarà un esercito di ponti termici non attenuati e non un totale comfort termico come cantano le Brochure dei rivenditori.
Ecco perchè se stiamo ragionando sull’insufflaggio delle pareti dobbiamo anche valutare un isolamento interno delle pareti:
- almeno 20-30mm di spessore per evitare i rischi di condensa superficiale (muffa) e aumentare le temperature superficiali interne
la protezione estiva
Se la parete con intercapedine vuota risultava già scarsa come protezione estiva, pur presentando una parete esterna da sacrificare al surriscaldamento veloce e una interna più lenta a salire di temperatura, dobbiamo progettare un insufflaggio con materiale adatto alla protezione dal caldo per aumentare lo sfasamento estivo:
- l’isolante deve avere più densità possibile ed elevato calore specifico.
La lana di vetro non sarà mai un campione di densità (circa 35 kg/mc) e il valore di calore specifico è solo 1030 [J/KgK]. Meno della metà del calore specifico offerto dai fiocchi di cellulosa 😐
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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