consulenza per efficienza energetica

Edificio pesante o edificio leggero in clima mediterraneo?

2 risposte

Dopo anni di agevolazioni fiscali e targhette di case ad elevato risparmio energetico anche gli ultimi della classe hanno capito che l’isolamento termico è importantissimo.

Resta molta confusione quando si parla delle prestazioni dei materiali per isolamento termico. Molti committenti, ma anche persone del settore, ignorano che vi siano grosse differenze di comportamento.

Invece ci sono materiali idonei a… e materiali idonei a…

Tanti pensano che sia solo lo spessore a decidere tutto e in effetti lui gioca un ruolo fondamentale nelle prestazioni ottenibili. Chi punta a valori di trasmittanza bassissima non vuole altro che spessori elevati – e anche questo ragionamento fila! in parte.

All’orecchio,

  • edificio pesante suona come qualcosa di vecchiotto… mattoni pieni…
  • edificio leggero invece, arriva all’orecchio di chi cerca casa oggi come una soluzione all’avanguardia, materiali innovativi, trasmittanze da premio, agilità progettuale, innovazione insomma!

Leggero o pesante che sia, l’edificio va progettato. Ma cosa cambia in ogni progetto?

E’ il clima che cambia per ogni progetto!

La nostra penisola è un’isola nel Mediterraneo aggrappata alle Alpi, non è la Germania.

Di un progetto di isolamento del Nord Europa non si può fare copia-incolla! Possiamo copiare le tecniche di posa, la cantierizzazione, l’uso specifico e la corretta applicazione dei sistemi per isolamento termico, ma non confondiamo un forte isolamento come la soluzione al problema del clima mediterraneo.

Il clima caldo, almeno nel periodo estivo, impone una doppia progettazione: inutile puntare a contenere le dispersioni invernali senza tenere conto che in maggio l’edificio inizia a surriscaldarsi. E ciò non vale solo per il tetto, la copertura dell’edificio.

Quando leggiamo di strutture leggere, di materiali a bassa densità, di basso peso specifico, di grosso isolamento, di bassissime dispersioni, di bassa inerzia, drizziamo le antenne! I numeri possono ingannarci, può sembrare una stratigrafia da Formula 1, ma è la stratigrafia perfetta per il nostro clima?

Questo vale per un isolamento esterno, ma anche per un isolamento interno (ancora più complicato da maneggiare!).

Sto facendo allarmismo a 360° perchè non si tratta di un’attenzione progettuale solo in caso di edifici in legno o in genere prefabbricati! anche un edificio con struttura in cls e tamponamenti in laterizio forato può essere a rischio, e certamente è a rischio un progetto di coibentazione sul lato interno che esula la massa dall’involucro isolante e trasforma la casa in casa a bassa inerzia con valori deludenti sotto l’aspetto della capacità termica areica del lato interno.

Il surriscaldamento è un fenomeno tanto preoccupante e tanto importante quanto il contenimento delle dispersioni in periodo invernale.

Non sottovalutate mai l’importanza di comprendere a fondo la stratigrafia che vi viene sottoposta. Non evitate di approfondire l’argomento per il fatto che la fisica edile non è il vostro pane:

  • se ben spiegate, le prestazioni di un elemento edile sono comprensibili ad ognuno capace di leggere o ascoltare.

            

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federico_sampaoli_espertocasaclimacom  ipha_member   articolo ideato, scritto e diretto da Federico Sampaoli, impegnato a favore delle persone, del comfort e dell’open information, titolare e caporedattore di espertocasaclima.com – blog di formazione e comunicazione online dal 2009.

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federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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2 risposte a “Edificio pesante o edificio leggero in clima mediterraneo?”

  1. se l’appartamento ha un piano abitato e riscaldato sopra e sotto allora disperderà principalmente dai tre lati verticali e dai serramenti.
    forse la sensazione di casa calda a termosifoni spenti è data dal fatto che l’immobile lo si sta visitando in questa stagione dove siamo ben vestiti e fuori le temperature sono rigide, almeno al mattino.
    la coibentazione interna è una buona occasione visto che si rinnoveranno le vecchie finiture interne.
    per capire le prestazioni dell’intervento, dei materiali, e dei loro spessori si deve calcolare la stratigrafia completa, quindi aggiungendo al nuovo strato anche la muratura esistente.
    si tratterà di una muratura in laterizio per tamponamento in una struttura in cemento armato.
    si dovrà misurare lo spessore e capire il tipo di blocco usato (magari spiando nel foro di areazione della cucina).
    il calcolo serve più che altro a capire la prestazione estiva e ragionare meglio sull’isolante da scegliere. nella stagione invernale, qualsiasi sarà l’intervento, anche sottile, porterà ad una diminuzione di quasi la metà delle dispersioni termiche e offrirà temperature superficiali più confortevoli.
    consiglio, tra le decine di soluzioni, di optare per un isolamento minerale con finitura idonea: quindi parliamo di pannelli in calcio silicato, pannelli in perlite, o pannelli in idrati di silicato di calcio.
    tutte soluzioni molto igroscopiche, con grande assorbenza capillare, e salubri.
    il nodo serramento – davanzale – nicchia radiatore è un altro aspetto da affrontare con attenzione.

  2. Avatar Marcello

    Gentile Sampaoli,
    Sto ristrutturando una casa anni ’60, al penultimo piano di un condominio di 8 piani, in zona climatica E. La casa sembra calda anche d’inverno ( in questo giorni non c è freddo nemmeno con i termosifoni spenti). Sono preoccupato per il caldo che potrebbe esserci d’estate (la casa è esposta su 3 lati verso sud), per questo pensavo ad un cappottino interno(all’esterno non è possibile intervenire ).
    Secondo lei quali materiali possono essere utilizzati? Tenga conto che non posso utilizzare spessori troppo importanti perché ci sono termosifoni e davanzali che richiederebbero lavori eccessivi. Inoltre vorrei capire se c è convenienza economica all’ intervento…
    Grazie per la risposta.