Ho letto che una sanzione di 640mila euro è stata irrogata dall’Antitrust al Gruppo G. Power, per le pratiche commerciali adottate nella vendita di impianti per lo sfruttamento dell’energia solare e la produzione di elettricità e calore. Pratiche ingannevoli circa gli effettivi risparmi ottenibili e aggressive perchè limitative del diritto di recesso (penale pari al 25% del valore dell’impianto in caso di recesso).
Tali impianti venivano prospettati come a costo zero: tra i risparmi ottenibili e i ricavi dalla vendita dell’energia in surplus…
- proviamo a ridurre al massimo i nostri consumi di energia prima di fare investimenti poco trasparenti per ottenere nuova energia!
- monitoriamo i nostri consumi facendo autolettura e autocritica (soprattutto)
- leggiamo con attenzione le bollette che riceviamo
- analizziamo attentamente gli importi fatturati
Vi siete mai resi conto del vostro effettivo consumo di energia elettrica?
il totale da pagare in bolletta dice poco nulla dei vostri consumi energetici – gli importi fatturati invece ci dicono qualcosa di più!
leggiamo la mia bolletta da 161,44€ del bimestre giugno-luglio:
- spese per la materia energia 36,17€
- spese per il trasporto e la gestione del contatore 39,34€
- spese per oneri di sistema 49,67€
- altre partite 3,85€
- totale imposte e iva 32,41€
… per il mio consumo effettivo di 36,17€ dovrei farmi finanziare dalla banca un impianto fotovoltaico completo e poi salire sul tetto a farmelo installare?
Ma visto che parliamo di cifre, il costo medio unitario del kWh, qual’è?
- il costo medio unitario del kWh come rapporto tra il totale pagato e i kWh consumati è di ben 0,49 €/kWh (eh sì, avete letto bene: mezzo Euro!)
- il costo medio unitario del kWh come rapporto tra le spese per la sola materia energia e i kWh consumati è invece 0,11 €/kWh
Letto tutto questo si potrebbe reagire dicendo che nemmeno vale la pena sostituire una vecchia lampadina con una nuova a led…
In fondo solo ¼ della bolletta riflette i nostri consumi reali.
Forse l’unico senso del fotovoltaico è installare anche una batteria domestica come quella proposta dalla Tesla: la Powerwall è la batteria domestica che si carica utilizzando l’elettricità generata dal fotovoltaico o quando le tariffe elettriche sono basse. Per la casa è comunque una riserva di energia elettrica di backup.
Powerwall consente di massimizzare l’autoconsumo di energia solare: con 6,4 kWh di capacità di accumulo di energia possiamo sfruttare l’elettricità generata dal fotovoltaico tutte le sere:
- è una batteria agli ioni di litio ricaricabile con controllo termico del liquido garantita 10 anni con 92,5% di efficienza CC in entrata e uscita
- potenza di 3,3 kW e profondità di scarica 100%
- tensione 350 – 450 volt compatibile con reti elettriche monofase o trifase.
- corrente 9,5 Ampere (il convertitore CC/CA non è incluso)
- 97 kg da attaccare al muro
Un po’ di indipendenza non guasta:
Ho sempre detestato il fotovoltaico e il conto energia e i finanziamenti e la burocrazia che li accompagna, ma un impianto fotovoltaico che ricarica la mia batteria e mi rendesse indipendente mi alletta molto:
- usare l’energia solare accumulata mi piace molto di più dell’idea di rivenderla alla rete per fare una mini speculazione.
Qual’è la vostra opinione?
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articolo ideato, scritto e diretto da Marco De Pinto e Federico Sampaoli, impegnati a favore delle persone, del comfort e dell’open information. Marco titolare dello Studio di progettazione degli impianti PH Studio. Federico titolare dello Studio di consulenza tecnica per una migliore efficienza energetica e caporedattore di espertocasaclima.com – blog di formazione e comunicazione online dal 2009.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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