Una volta verificato che la cappa delle falde del tetto non presenti crepe o fori è bene procedere alla svelta con il pacchetto di isolamento. Il bel tempo non dura all’infinito e una pioggia bagnerebbe la struttura nuda non più protetta dal manto di copertura. Meglio partire all’alba e avere tutto il giorno davanti:
Con un braccio di 28 metri è agevole scaricare già metà del materiale direttamente in copertura per essere utilizzato subito. Tutto il resto deve rimanere a terra per poter lavorare agevolmente sul tetto.
Non ho mai conosciuto un autista come Andrea capace di guidare un autoarticolato come fosse una Golf, entrare in un vicolo cieco largo 5metri in retromarcia con rimorchio a seguito senza fare tentativi. Che enorme piacere incontrare chi sa fare bene il proprio mestiere!
Cosa ci serve? ecco il necessario:
- tre persone sono più che sufficienti per tutte le operazioni, ma ci devono essere!
- il materiale isolante dev’essere in cantiere, oppure essere certi che arrivi il giorno stesso se lo spazio per stoccare il materiale è poco.
- i morali di partenza dello strato isolante, che saranno gli stessi interposti nel primo strato di coibentazione
- le viti per il fissaggio meccanico del legno sul cemento
- un trapano e un avvitatore (meglio se potenti e a batteria)
- una sega circolare per legno
- una sega per legno a sciabola con almeno due lame per tagliare i grossi pannelli in fibra di legno
- tempo
- buon umore
I morali in legno che si useranno per primi non sono uguali ai morali per lo strato di ventilazione, e questi, non sono uguali ai listelli portategola che andranno fissati poi ai morali di ventilazione:
- alla consegna, fate scaricare in cantiere tutto il legno in ordine di posa, altrimenti dovrete muoverlo più volte a mano perdendo tempo prezioso. Ecco cosa intendo per ordine di posa:
- dunque, appena le falde del tetto sono pulite, fate salire subito i primi morali (che sono quelli più pesanti) e buona parte dei pannelli in fibra di legno così si può procedere con il lavoro da una linea di gronda. Con legno e fibra già sul tetto si può cominciare:
Da notare sullo sfondo le cupole della Basilica di Santa Giustina (Padova) che a seconda del tempo e della luce appaiono più vicine o più lontane.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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