Quante ore hanno dedicato gli italiani agli aspetti burocratici delle agevolazioni fiscali? Quante ore sono state dedicate ad informarsi, a cercare di capire, a valutarne la convenienza e poi magari a rinunciare? Quante ore sono state dedicate a capire le differenze tra anno e anno e a cercare chiarimenti specifici? Quante ore sono state addebitate dagli studi professionali, commercialisti compresi, per la voce agevolazioni fiscali?
Voi direte, non è tutto tempo perso… è lavoro! Sì, ma lavoro inutile è ricchezza finta! Paesi più snelli, più chiari e più trasparenti arricchiscono il paese senza lavoro inutile. Che ne pensate?
Nessuno si offenda e si senta preso di mira se parlo di lavoro inutile. Intendo come inutile un impiego remunerato che effettivamente non porta nulla al paese dove si svolge – pensiamo al casellante che incassa i tre euro dopo il tragitto Padova-Vicenza in autostrada, alzare o scendere la sbarra del casello ricevendo lo stipendio dalla società Autostrade: lavoro inutile è ricchezza finta! Se proprio si deve gabellare l’automobilista (in Germania si viaggia gratis, ovunque) può pensarci il Telepass o altro.
Io da anni ripeto, perché non togliere l’iva dai materiali termoisolanti e dalle macchine che si reputano migliorative per il bilancio energetico degli edifici e dunque, in definitiva, del paese. L’Italia ha grande bisogno di riequilibrare la bilancia dei pagamenti. E non dimentichiamo il beneficio per l’ambiente, l’aria delle nostre città e le polveri.
In Gran Bretagna, per incentivare l’efficienza energetica degli edifici, si è deciso con il Green Deal di applicare l’IVA al 5% sui materiali termoisolanti (illegale secondo i giudici comunitari: in Europa, la direttiva Iva stabilisce che l’aliquota Iva ordinaria fissata da ciascun Stato membro non può essere inferiore al 15%).
Esco dal tema un attimo solo: Già che la direttiva ha stabilito il tetto minimo, poteva far del bene a tutti i paesi comunitari e stabilire il tetto massimo! Come mai faranno i paesi più deboli con aliquote IVA altissime a correre insieme ai paesi dalle economie più forti e dalle IVE più basse e convenienti?
Diminuire l’IVA potrebbe anche aiutare le imprese italiane che acquistano materiali edili con IVA al 22% per rivenderli con IVA al 10%…
Ho letto che la Commissione europea sta valutando la possibilità di ridurre le aliquote IVA per favorire l’efficienza energetica degli edifici residenziali europei. Ma chi è questa mente illuminata spuntata da un sogno di mezza estate? E’ Miguel Arias Cañete, commissario europeo per clima ed energia – a domandarsi se l’IVA può essere uno strumento efficace per promuovere gli investimenti in efficienza energetica. Io la smetterei di farmi domande e incentiverei tutti i materiali idonei all’efficienza energetica. Un po’ di lungimiranza non guasta mai
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