Sono favorevole ad un intervento di isolamento sul lato interno quando, per vari motivi, non si può progettare un isolamento a cappotto, ma NON sono favorevole a scegliere una pittura termoisolante perchè ho dei dubbi sulla loro salubrità.
Risolvere il problema delle superfici fredde con un colpo di pennello è una tentazione, però, alla fine del lavoro, pareti e soffitto saranno interamente coperti di pittura termoisolante. E di che pittura si tratta?
pittura idrodiluibile, a base di resine terpoliacriliche gel con microsfere
Ci sono ormai diverse pitture termoisolanti sul mercato – una di cui i lettori mi chiedono spesso è una pittura idrodiluibile, a base di resine terpoliacriliche gel con microsfere ceramizzate termoisolanti.
Naturalmente la magia di ottenere una temperatura superficiale più alta della parete tinteggiata è dovuta a queste microsfere 😉
la traspirabilità
E’ garantita la massima traspirabilità, a parole, in realtà un valore di permeabilità pari a Sd > 1 è tutt’altra cosa che la traspirabilità di una pittura naturale con coefficiente di permeabilità 35 (mezzo millimetro di spessore significa 0,0005 m. * 35 = Sd 0,0175), quindi 60 volte meno traspirante!
Un ambiente con una buona autoregolazione igrometrica è sempre importante e più i materiali sono traspiranti e igroscopici e più facile sarà avere un ambiente sano e confortevole dove i picchi di umidità elevata sono ben gestiti dagli intonaci interni capaci di accumulare e poi ricedere il vapore contenuto nell’ambiente interno.
Diciamo pure che la prestazione termoisolante della pittura è più importante che avere una superficie interna traspirante – ma come la mettiamo con le emissioni di questo tipo di pittura? Sono elevate o contenute?
emissioni: una pittura naturale emette zero VOC?
Sì, alcune pitture naturali garantiscono di non emettere VOC, altre, nella scheda tecnica, indicano valori bassissimi: ad esempio 0,12 grammi / litro.
emissioni 100 volte superiori ad una pittura naturale
Nella scheda tecnica di una pittura termoisolante ho letto VOC 12 grammi / litro (emissioni 100 volte superiori ad una pittura naturale) e VOC categoria A/C 30 grammi / litro (emissioni 300 volte superiori ad una pittura naturale).
Quindi io avrei già scelto: non la userei mai 😉
Un’ altra pittura termoisolante per interni molto comune è una dispersione di poliacrilato, ossido di zinco, titanio, caolino, carbonato di calcio, silicato, etere di glicole, cellulosa e conservanti (come legante ci sono dei polimeri vinilici diluibili e solubili in acqua).
130 volte meno traspirante
Anche in questo caso è garantita la massima traspirabilità! ma in realtà un valore di permeabilità pari a Sd > 2,4 è tutt’altra cosa che la traspirabilità di una pittura naturale con coefficiente di permeabilità 35 (mezzo millimetro di spessore significa 0,0005 m. * 35 = Sd 0,0175), quindi oltre 130 volte meno traspirante!
Quest’altra pittura termoisolante ha emissioni più basse però:
- nella scheda tecnica ho letto VOC < 2 grammi / litro (emissioni 16 volte superiori ad una pittura naturale con bassissime emissioni).
Il fatto che una pittura termoisolante sia anche leggermente tixotropica significa solo che il materiale in quiete è una sostanza rigida paragonabile a quella del gel. Poi mescolando la struttura si frantuma via via poiché diminuisce il numero dei punti di contatto fra le particelle asimmetriche ed esse iniziano ad allinearsi verso la direzione di efflusso fino a che la viscosità diminuisce progressivamente e la pittura inizia a passare dallo stato di gel a quello liquido.
Wellness-Care
Le pitture termoisolanti sbandierano innumerevoli qualità e una di queste anche garanzie Wellness-Care, addirittura scrivono che
- eliminano i ponti termici (già attenuare un ponte termico è una cosa complicata, figuriamoci la sua eliminazione 😉 )
- evitano la formazione di muffe in presenza di condensa (qui dipende ovviamente dalla temperatura di rugiada)
- trattengono l’umidità in eccesso per recederla equilibrando il grado di umidità dell’aria nell’ambiente (sicuramente si intendeva dire “ricederla” – v.tr. Cedere di nuovo – cedere ad altri cosa a noi precedentemente ceduta… e non “recederla” letter. Indietreggiare, tornare indietro, ritirarsi) (come già spiegato, una buona autoregolazione igrometrica è possibile solo se i materiali sono traspiranti e igroscopici 😉 )
i ponti termici
Ma secondo voi, per quel poco o tanto che avete capito di fisica tecnica e della correzione dei ponti termici, è credibile che una mano di pittura elimini una zona di ponte termico? (“- ingegnè… dottò…, non scordi di far pitturare quel balcone! sennò ccè rèsta er pontetermico! “)
isolamento termico maggiore del 100%, no grazie
E’ corretto vantarsi di offrire un isolamento termico maggiore del 100% rispetto ad una normale pittura tradizionale? quando una pittura ha tutte le sue qualità tranne quella di coibentare. E’ facile essere cento volte meglio di zero! se confrontato con zero.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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