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I primi passi verso l’isolamento termico della propria casa

9 risposte

Sentiamo il dovere di pensare all’isolamento della nostra casa, ma non sappiamo da dove cominciare?

In effetti non basta avere i soldi oppure un finanziamento accessibile e il miraggio delle agevolazioni fiscali per partire con i lavori.

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Spesso si parte chiamando qualche ditta conosciuta in passato per raccogliere un primo preventivo – da qui la richiesta di un altro preventivo a qualche concorrente e poi il blocco. Cosa fare? cosa decidere? cosa siamo riusciti a capire?

Intanto ci si rende immediatamente conto che esistono alcune spese accessorie (riferite al cantiere) di cui non si conosceva né l’esistenza e né il peso. Utile! E comunque meglio saperle prima che dopo.

Quasi sempre, le offerte che si ricevono per l’isolamento termico sono differenti:

per soluzione, per spessore, per tipo di materiale ecc – inoltre le comparazioni delle stratigrafie contemplano lo stato di fatto standard in modo vago o differente dal nostro esistente. Ecco perchè ogni ulteriore valutazione sulle offerte ricevute è impossibile o inutile.

Ma quale sarebbe il giusto approccio nella fase di indagine sui possibili interventi di isolamento termico?

Io penso che almeno una piccola progettazione di fondo sia doverosa e una prima lista di interventi possiamo farla noi, da proprietari di casa che conosciamo esattamente pregi e difetti dell’edificio:

  • solitamente un isolamento del solaio verso il terreno, in un edificio esistente, non è fattibile, quindi accantoniamo questa voce.
  • il tetto: è sano e magari rifatto qualche annetto fa in occasione della posa di impianti tecnologici come solare termico o fotovoltaico? pensiamo al sottotetto, se c’è.
  • il sottotetto: offre una superficie piana non utilizzata? si può progettare una coibentazione all’estradosso solaio (sul pavimento del sottotetto) – una delle soluzioni più facili e più economiche di tutte: l’importante è ottenere sufficiente protezione dal caldo. concentriamoci sul materiale ed il suo spessore.
  • il tetto da rifare: quale occasione migliore per rivedere tutto il pacchetto tetto fino alla tegola? anche qui la cosa più importante è prevedere un isolamento termico che offra anche la protezione dal caldo. quale materiale e quale spessore?
  • le pareti da fuori non possono essere toccate: ecco che si è costretti a progettare una coibentazione dall’interno, per alcuni versi più facile, per alcuni più difficile. quale materiale e quale spessore? già tre quattro centimetri possono cambiare il comportamento termico dei nostri ambienti in modo netto.
  • il sistema a cappotto esterno: è l’isolamento termico migliore in assoluto perchè garantisce all’interno tutta la massa dell’edificio. Esige un ponteggio in facciata. Anche in questo caso scegliere bene quale materiale isolante e quale spessore.
  • i serramenti nuovi: che si tratti di coibentazione interna o si tratti di coibentazione esterna la posa dei serramenti deve essere progettata a braccetto con le altre scelte in modo che la posizione delle nuove finestre sia termicamente la migliore rispetto all’isolamento delle pareti. Quale posizione e quali sigillature?
  • i soli serramenti nuovi: se le finanze non permettono tutti gli interventi necessari è bene valutare quello che non è più rimandabile. Le vecchie finestre hanno troppi spifferi e portano troppi rumori in casa? Cominciamo a progettare il nuovo serramento con la posa più idonea  cercando già di prevedere un imbotte caldo e un davanzale con taglio termico in vista di un isolamento termico futuro…

Ecco, fatta un po’ di progettazione è ora di aprire le danze dei preventivi! Ma con quale criterio?

I preventivi vanno richiesti per gruppi omogenei, per cose simili! Facciamo qualche esempio:

  • se voglio 10 finestre nuove devo chiedere 3 preventivi con precise caratteristiche e non 1 preventivo in legno doppio vetro e zanzariera, 1 preventivo in pvc doppia camera,  1 preventivo in alluminio con taglio termico e oscurante nel vetrocamera. Sarebbe un confronto impossibile (pere con mele con pesche).
  • quindi vado da 3 serramentisti e chiedo 3 preventivi per 10 finestre in legno con doppia vetrocamera e zanzariera.
  • a tutti chiedo la stessa cosa! Poi confronterò il prezzo delle mele di ognuno!

isolamento casa nozioni - I primi passi verso l'isolamento termico della propria casa 1

Forse non sarai in grado di confrontare tutti i dati tecnici riferiti alle voci del preventivo, ma ricorda che in alto a destra c’è il tasto CERCA che ti aiuterà per ogni cosa che non conosci, per esempio se non sai valutare la trasmittanza termica del vetro (Ug) che è riportata nel preventivo dei serramenti digita lì:

isolamento casa nozioni - I primi passi verso l'isolamento termico della propria casa 2 che ti restituirà una videata del genere:


isolamento casa nozioni - I primi passi verso l'isolamento termico della propria casa 3


qui puoi leggere per ore e ore senza annoiarti mai – ma non solo! In basso, sotto ogni articolo, c’è una finestra dove potrai scrivere qualsiasi domanda! Fanne buon uso.

Idem per l’isolamento termico ovviamente!

Decidere gli spessori della coibentazione fa parte della progettazione, ci sono spessori minimi da rispettare in base alla zona climatica di appartenenza per godere delle agevolazioni fiscali per risparmio energetico.

Naturalmente per una coibentazione dall’interno consiglio la moderazione e non uno spessore esagerato.

Se non vi fidate di nessuno e preferite saperne voi una più di Bertoldo sulle cose di casa prendetevi un po’ di tempo per studiare tutti  questi argomenti! Le vostre conoscenze sui vari temi saranno veramente all’avanguardia e potrete partecipare attivamente alla progettazione e alla realizzazione dei vari interventi di isolamento termico.

Per tutto il resto… ci sono sempre io.



federico sampaoli espertocasaclima

copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli  consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio

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9 risposte a “I primi passi verso l’isolamento termico della propria casa”

  1. nel suo caso è consigliabile presentare una pratica edilizia con la descrizione di tutte le opere di manutenzione e rientrare nel bonus ristrutturazione.
    per contenere minimamente le dispersioni verso il basso del suo solaio senza alzare troppo la quota (che la costringerebbero ad uno scalino in entrata) potrà posare un materassino isolante in FIBTEC XS3 che le ruberà 3mm di spessore garantendo una resistenza termica pari a Rt = 0,086 m2K/W

  2. Avatar Barbara Boccagni
    Barbara Boccagni

    Buongiorno,
    Voglio isolare il pavimento di un piano terra (sotto ci sono cantine e garage) perché lo trasformo da ufficio ad abitazione.
    L’intenzione è di posare un parquet senza demolire il pavimento esistente ma mettendo un materassino molto isolante visto che h interna è 3,15m. Cosa posso mettere x rientrare nell’ecobonus? Siamo in zona E.
    Grazie mille.

  3. Avatar Antonio Barbieri
    Antonio Barbieri

    Ora mi è più chiaro.
    grazie

  4. alla domanda
    “dovendo farsi progettare una casa con sottotetto non abitabile potrebbe avere senso isolare il solaio e usare il sottotetto come una specie di camera d’aria isolante ?”

    risposi
    “dev essere solamente debolmente ventilato.”

    nel senso che altrimenti cambiano le Resistenze termiche [mqK/W] che si devono inserire nel calcolo della stratigrafia.

    esempio:
    nel caso di flusso termico ascendente
    la Resistenza superficiale esterna Rse, nel caso di un sottotetto, si potrebbe inserire con valore 0,24 mqK/W
    ma se
    la Resistenza superficiale esterna Rse, nel caso di un sottotetto fortemente ventilato, si dovrebbe inserire con valore 0,10 mqK/W, pari a quello della Resistenza superficiale interna Rsi.

    lei invece sta parlando di ventilare per buttare fuori il caldo. io le suggerisco di farlo solo nella notte, ventilazione notturna

  5. Avatar Antonio barbieri
    Antonio barbieri

    Buonasera Dott. Federico ; sto leggendo alcune risposte e quesiti ;
    quello che chiede il Sig Luca qui sotto è un pò anche la mia situazione ;
    Le chiedo solo questo : qual’ è il motivo per cui afferma ” l’arieggiare il sottotetto è importante ma
    deve essere solamente debolmente ventilato “….
    invece io pensere di aumetare di molto la velocità dell’ aria per far portare via piu’ calore possibile dal sottotetto , magari forzandola con 2 ventilatori centrali e fare due aperture basse alle estremità opposte … dove puo’ essere il mio errore ?
    Grazie della rissposta.
    Barbieri Antonio

  6. l’occasione dei lavori è senz’altro anche l’occasione per pensare all’isolamento.
    immagino che nella sua zona climatica ma soprattutto nel caso di un piano alto sia importantissimo pensare alla protezione dal surriscaldamento estivo.

    è naturale che io le suggerisca di prevedere un isolamento interno, di prevedere nuovi serramenti nella posizione più corretta nel caso di un isolamento interno, di prevedere una corretta ombreggiatura e di valutare un’impianto di vmc almeno per servire le camere e i bagni.

    l’argomento è vastissimo ma lei deve affrontarlo per organizzare senza errori l’intervento generale.

    l’alternativa quale sarebbe? vivere nella situazione degli anni 60 con nuovi serramenti?

  7. Buongiorno,
    ho appena acquistato un appartamento al 7° piano in provincia di Arezzo.
    devo fare una ristrutturazione importante, pavimenti, impianti, infissi, ecc.

    mi hanno consigliato di mettere il cappotto e oltre ad essere una spesa importante non riesco a capire se sia veramente indispensabile e nel caso quali siano i migliori materiali, non so se sia questa la sezione dove porre questa domanda ma ci provo:

    l’appartamento è stato costruito negli anni ’60 i muri perimetrali sono in laterizio di 25 cm + intonaco e finiture.
    sono circa 160 mq ed ha un perimetro di muri esposti all’esterno di circa 52 mq
    l’immobile è un attico quindi nel soffitto c’è per una terrazza e per una parte marginale un altro appartamento.

    ha senso fare il cappotto interno?
    quali materiali utilizzare?
    è necessario introdurre una VMC e semmai di che tipologia?

    grazie mille comunque,
    saluti, Paolo.

  8. coibentare l’estradosso del solaio del sottotetto è molto efficace e molto economico!
    i materiali più adatti alla protezione dal caldo e allo stesso tempo economici sono di tipo sfuso come i fiocchi di cellulosa: certo bisogna progettare la zona dove si vuole passare e calpestare.

    se a livello termico tutto è perfetto, la soluzione dei ponti termici perimetrali devono invece essere analizzati e corretti.

    l’arieggiare il sottotetto è importante ma dev essere solamente debolmente ventilato.

    la tenuta all’aria del sottotetto rispetto all’ambiente riscaldato deve essere garantita.

  9. Buongiorno,
    abito a Reggio Emilia città dove (a mio parere) gli inverni sono sopportabili me le estati no …

    La mia domanda è : dovendo farsi progettare una casa con sottotetto non abitabile potrebbe avere senso isolare il solaio (isolamento calpestabile) e usare il sottotetto come una specie di camera d’aria isolante ?

    Se si mi piacerebbe prevedere delle aperture automatizzate da tenere sempre chiuse d’invero e invece d’estate aprirle con un timer solo di notte per raffrescare la camera d’aria esiste qualcosa del genere in commercio ?

    Saluti
    Luca