L’analisi del rischio condensa superficiale e interstiziale è obbligatoria per tutti gli interventi sull’involucro. Di solito le verifiche statiche basate sul diagramma di Glaser (norma UNI EN ISO 13788) forniscono una sovrastima del fenomeno.
La norma UNI EN 15026 propone un metodo sofisticato basato su un’analisi dinamica della migrazione del vapore attraverso gli strati di una struttura, e in effetti si avvicina di più al fenomeno nella realtà: la valutazione in regime variabile tiene conto delle variazioni orarie ambientali interne ed esterne e anche delle caratteristiche di igroscopicità dei materiali ( i “buoni” materiali).
Per non andare in cerca di guai, iniziamo subito con una corretta progettazione igrotermica dettata dal buon senso e da una certa sensibilità per i “buoni” materiali! Poi decidiamo se verificare il lavoro con il metodo tradizionale (Glaser) o con metodi più avanzati (analisi dinamiche).
La verifica dinamica serve proprio per capire e valutare la bontà di un progetto di isolamento dall’interno.
Quindi è possibili prevedere il rischio di condensa? Certo – con uno dei metodi sopra descritti!
Ma se voglio fare pochi errori ed evitare calcoli che non sono capace di fare, quanto mi devo preoccupare della condensa?
Dipende.
Se mi metto a coibentare dall’interno con materiali isolanti poco adatti protetti da barriere al vapore, sicuramente sto preparando una stratigrafia rischiosa (se il palloncino si buca, scoppia!).
Se invece sono stato molto attento alla scelta iniziale dei materiali e sono stato in grado di trovarne con buona conducibilità capillare, con ottime proprietà igroscopiche che permettono il normale e diffuso trasporto del vapore nei due sensi a seconda della stagione (verso l’esterno in periodo di riscaldamento e verso l’interno in periodo estivo), allora posso stare molto più tranquillo sul problema della condensa.
Il vapore entra nel pacchetto isolante per tutto il periodo invernale, ma sarà libero di asciugare nel periodo estivo: è una cosa completamente naturale e non dannosa e soprattutto non insidiosa.
Impieghiamo più tempo nella scelta dei materiali piuttosto che ai mezzi per fermare il vapore: il risultato sarà qualitativamente migliore.
Una delle criticità del modello di verifica di Glaser è proprio la sua sottovalutazione delle buone caratteristiche dei buoni materiali.
articolo ideato, scritto e diretto da Federico Sampaoli, impegnato a favore delle persone, del comfort e dell’open information, titolare e caporedattore di espertocasaclima.com – blog di formazione e comunicazione online dal 2009.
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copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
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