Come dare una risposta professionale a questa domanda?
Nel 2008
- ho coibentato la mia abitazione con intonaco termoisolante
- ho fatto installare serramenti adeguati e vetri termici
- ho installato un impianto fotovoltaico per 4,3 kw
- ho installato una caldaia a condensazione, purtroppo con molti problemi.
Nell’estate 2013 ho deciso di cucinare ad induzione ed ora vorrei poter eliminare completamente l’utenza del gas optando per una pompa di calore in grado di gestire riscaldamento e produzione di acqua sanitaria.
Un tecnico consultato mi ha sottoposto costi elevatissimi – circa 19.000 euro – con la necessità di modificare anche l’impianto radiante a pavimento.
Al momento mi sono convinto dell’opportunità di separare produzione acqua sanitaria con apposita pompa di calore, dal riscaldamento e dal raffrescamento per il quale vorrei installare un climatizzatore multisplit ad alta efficienza energetica. Che fare?
La zona climatica è D-E, Umbria.
Dunque,
in linea di massima l’ impianto di riscaldamento a pavimento non deve subire alcuna variante o modifica per ricevere una pompa di calore. Nel caso l’ abitazione presentasse un impianto di riscaldamento con radiatori l’edificio andrebbe coibentato di più e poi si potrebbe installare la pompa di calore.
Ma facciamo un po’ di chiarezza
- un pompa di calore per la sola produzione di acqua calda sanitaria (capacità 300 litri) può costare indicativamente fornita e posata circa 3.300 € escluse opere murarie per predisporre tubazioni di espulsione e presa aria esterna
- una pompa di calore capace di soddisfare la produzione di acqua calda sanitaria, il riscaldamento e il raffrescamento, escluse opere edili, fornita e posata costerà intorno ai 15.000 € + altri 500 € per il nuovo contatore elettrico dedicato. Il tecnico consultato non ha sbagliato ad indicare la cifra di 19.000 €.
La valenza di una pompa di calore, rispetto alla sua attuale caldaia, dipende dal consumo economico attuale di energia.
Predisporre un impianto multisplit con circa 3 terminali può costare fornito e posato circa 4.500 €, opere elettriche comprese, opere edili escluse, quindi la pompa di calore costerebbe, decurtando questa spesa, circa 10.000 € e se si tiene conto anche della pompa di calore per la sola acqua calda sanitaria, la differenza di spesa sarebbe intorno ai 7.000 €.
La scelta deve essere fatta in funzione delle disponibilità economiche, del comfort richiesto (basso comfort con multisplyt), e del calcolo economico del progettista.
Sicuramente se si vuole una pompa di calore per acqua calda sanitaria e multisplyt opterei immediatamente per una pompa di calore generale: una sola manutenzione. Interessante in questo 2014 è la possibilità di accedere al contributo statale 65 % in 10 anni oppure al conto termico. E’ da tenere presente anche la spesa del tecnico ed eventuali domande al comune.
La scelta va fatta con calcoli economici.
Leggete anche Pompe di calore e detrazioni 55-65%, da Enea nuove FAQ
lettura senza banner pubblicitari grazie alla generosità dei lettori – dona anche Tu 😉 e sostieni l’informazione attraverso espertocasaclima.com!
Visita il profilo di Federico su Pinterest.
copywriter, content creator & web editor – Federico Sampaoli consulente tecnico per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
“Qui sotto puoi lasciare un commento” – non devi registrarti e il tuo indirizzo email non sarà mai pubblicato, approfittane! riceverai presto una risposta!
oppure sostieni l’informazione libera e imparziale di espertocasaclima con un un Buono Regalo Amazon digitale (via e-mail o SMS)
Lascia un commento